Trump parla con Putin

di Redazione ETI
3 Luglio 2025 18:59 Aggiornato: 3 Luglio 2025 19:58

Donald Trump ha annunciato il 3 luglio che terrà presto un colloquio con il presidente russo Vladimir Putin. «Parlerò con il presidente Putin della Russia alle 10», ha scritto sul suo social media alle 9:39 ora della costa orientale degli Stati Uniti.

Da mesi, Trump sta esortando Russia e Ucraina a porre fine a un conflitto che si protrae da anni. Durante il vertice Nato, il presidente americano ha manifestato l’intenzione di confrontarsi con Putin per esplorare possibilità di mediazione per un cessate il fuoco.

In un incontro alla Casa Bianca il 5 giugno con il cancelliere tedesco Friedrich Merz, Trump ha dichiarato che, in assenza di un accordo di pace tra Russia e Ucraina, adotterà un approccio «molto duro» verso entrambi i Paesi.
Il 27 maggio, Trump aveva avvertito Putin che stava «giocando col fuoco», mentre i suoi sforzi per raggiungere un accordo di pace in Ucraina ristagnavano. Aveva inoltre prospettato nuove sanzioni contro Mosca in risposta a un massiccio attacco aereo su Kiev.

Trump non ha chiarito se stia ancora valutando l’ipotesi di imporre nuove sanzioni alla Russia, ma pochi giorni fa il senatore repubblicano Lindsey Graham ha dichiarato che Trump sostiene la sua proposta di legge sulle sanzioni alla Russia. La legge sulle sanzioni alla Russia del 2025 prevede misure primarie e secondarie contro Mosca, oltre a un dazio del 500% sui beni importati dai Paesi che acquistano petrolio e gas russi.

Negli ultimi mesi, Trump aveva lasciato intendere una linea più rigida nei confronti del Cremlino. Tuttavia, durante il vertice G7 in Canada, il 16 giugno, è sembrato fare un passo indietro, osservando che «le sanzioni costano molto denaro», e ha anche criticato i leader del G7 per aver espulso la Russia dal gruppo, originariamente G8, nel 2014: «È stato un grave errore», ha detto al primo ministro canadese Mark Carney durante il summit, «ora non ci sarebbe questa guerra È meglio avere il tuo nemico al tavolo». Dichiarazioni rilasciate, secondo quanto poi dichiarato da altri componenti dell’amministrazione Trump, per mantenere aperto il canale di comunicazione col Cremlino. Ma Donald Trump ormai ha abituato a repentini cambi di posizione e prospettiva: l’imprevedibilità sembra essere il tratto distintivo del suo secondo mandato alla Casa Bianca.

Poi, il 25 giugno, il presidente americano ha incontrato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky a margine del vertice Nato all’Aja, e interpellato su un possibile cessate il fuoco ha risposto ai giornalisti: «volevo solo sapere come sta […] Abbiamo avuto momenti difficili». Il comunicato del vertice Nato di quest’anno ha rivelato un cambiamento nel linguaggio riguardo a Ucraina e Russia. Se nel 2024 si dichiarava che «il futuro dell’Ucraina è nella Nato», quest’anno la formulazione è stata sostituita con: «Gli alleati riaffermano il loro impegno sovrano e duraturo a fornire supporto all’Ucraina, la cui sicurezza contribuisce alla nostra». Anche questo, perché ora alla Casa Bianca c’è Donald Trump.

 


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