«Dopo l’attacco del 7 ottobre, la reazione di Israele era comprensibile, ma doveva restare proporzionata a un’aggressione orribile che ha causato quasi 3.000 morti. Ora, dopo aver sconfitto Hamas, credo sia arrivato il momento di chiudere la stagione della guerra a Gaza». Lo ha affermato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani in un’intervista a Zona Bianca su Rete 4. Tajani ha detto di aver lanciato un appello diretto ai vertici israeliani: «Lo ho detto al presidente Herzog e al ministro degli Esteri israeliano: è il momento di un cessate il fuoco. La popolazione palestinese è vittima innocente della criminalità di Hamas. Il problema è Hamas, non il popolo palestinese».
Quanto all’attacco contro l’Iran, Tajani ha spiegato che «fa parte di una reazione verso un Paese che, secondo informazioni in possesso di Israele, stava lavorando alla bomba atomica, forse per colpire Israele».
«Non dimentichiamo – ha aggiunto – le dichiarazioni in cui si auspicava che Israele venisse cancellato dalla carta geografica. Israele ha reagito per impedire l’uso di un’arma atomica contro se stesso». Secondo Tajani, le informazioni su cui si è basato Israele indicavano che «nel giro di pochi mesi l’Iran avrebbe potuto avere pronte 20 bombe atomiche». Da qui, l’azione militare: «Ora che l’attacco è stato compiuto e alcune centrali sono state colpite, bisogna lavorare per la de-escalation, per chiudere la fase militare e fare di tutto per impedire che l’Iran arrivi a dotarsi dell’arma nucleare».
