Stato maggiore: cooperazione sulla difesa e il coordinamento sulla crisi di Gaza

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La cooperazione nel settore della difesa e il coordinamento sulla crisi di Gaza sono stati al centro della visita istituzionale del capo di Stato maggiore della Difesa, generale Luciano Portolano, in Giordania il 2 e 3 dicembre. Secondo una nota dello Stato maggiore, il generale è stato accolto dall’ambasciatore d’Italia ad Amman, Luciano Pezzotti, e ha avuto colloqui con il comandante delle Forze armate giordane, generale Yousef Al Hnaity, e con il re Abdullah II. Alla missione ha preso parte anche il sottosegretario alla Difesa Matteo Perego di Cremnago, ricevuto insieme a Portolano dal sovrano hascemita per un confronto sulle prospettive di ampliamento della cooperazione bilaterale. La visita si inserisce nel quadro dell’approccio integrato italiano – istituzionale, diplomatico e militare – volto a sostenere la gestione delle emergenze umanitarie e il percorso di stabilizzazione di Gaza. Fin dall’inizio delle ostilità, afferma lo Stato maggiore, l’Italia ha mobilitato capacità mediche e logistiche: la nave Vulcano, con ospedale di bordo, e velivoli dell’Aeronautica militare impiegati per il trasferimento di pazienti e aiuti umanitari. Parallelamente, Roma lavora sul piano della formazione delle forze di sicurezza palestinesi, un impegno sviluppato sia in ambito bilaterale sia multilaterale. Durante il colloquio con il generale Portolano e il sottosegretario Perego, prosegue il comunicato, il re Abdullah ha espresso apprezzamento per le relazioni eccellenti con l’Italia e per l’attenzione mostrata da Roma alla causa palestinese. La conversazione ha riguardato la situazione nella Striscia di Gaza, il deterioramento della sicurezza in Cisgiordania e le ricadute regionali della crisi. Il sovrano ha sottolineato la vulnerabilità del Regno di fronte al peggioramento del quadro umanitario e al perdurante impatto della crisi siriana, che continua a esercitare pressioni sulla gestione dei rifugiati e sul controllo dei confini. Anche l’incontro tra Portolano e il generale Al Hnaity si è concentrato sulle conseguenze regionali del conflitto a Gaza, considerate dalla leadership giordana la principale minaccia alla stabilità interna. Le due parti hanno inoltre scambiato valutazioni sulla situazione in Libano e sul ruolo della comunità internazionale a sostegno delle Forze armate libanesi, ritenute essenziali per la tenuta istituzionale del Paese. Non è mancato un approfondimento sul capitolo industriale. L’Italia ha confermato la propria disponibilità a collaborare ai programmi di modernizzazione delle Forze armate giordane in settori considerati prioritari da Amman: sorveglianza e controllo dei confini, difesa aerea, capacità anti–Uas, architetture integrate di comando e controllo. È stato evidenziato inoltre l’ottimo livello di cooperazione già esistente fra le forze speciali dei due Paesi, frutto di anni di addestramento congiunto e scambi tecnici. La visita – riferisce anche il quotidiano «Jordan Times» citando una nota della corte reale – ha confermato l’interesse reciproco a rafforzare un partenariato considerato strategico per la sicurezza del Mediterraneo allargato e del Medio Oriente. Il sovrano ha discusso con Portolano e Perego degli sviluppi regionali e delle forme di collaborazione da ampliare nei prossimi mesi, alla presenza del generale Huneiti, del direttore dell’Ufficio reale Alaa Batayneh e dell’ambasciatore Pezzotti.
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