Riprende a crescere la produzione agricola in Ucraina

di redazione eti/Reuters
5 Agosto 2025 10:44 Aggiornato: 5 Agosto 2025 20:14

La guerra in Ucraina continua a segnare profondamente l’economia del Paese, ma nel settore agricolo si intravedono segnali di una lenta ma significativa ripresa. Il raccolto di cereali del 2025, in particolare per frumento e mais, potrebbe infatti superare le previsioni iniziali, qualora le condizioni climatiche si rivelassero favorevoli. A indicarlo è il ministero dell’Economia di Kiev, che nei giorni scorsi ha diffuso una prima revisione al rialzo delle stime produttive.

La produzione agricola del Paese ha subito un forte ridimensionamento a partire dal 2022, dopo la perdita di circa un quinto del territorio a causa dell’invasione russa. Ciononostante, l’Ucraina resta uno dei maggiori esportatori mondiali di cereali. Secondo Taras Vysotskiy, vice ministro dell’Economia, la produzione di frumento potrebbe raggiungere i 22 milioni di tonnellate, contro i 21,2 milioni previsti inizialmente. Per il mais, si stima un possibile incremento fino a 28 milioni di tonnellate, rispetto ai 26,5 milioni precedenti. Si tratterebbe di volumi paragonabili a quelli del 2024, quando il raccolto complessivo si è attestato su 56 milioni di tonnellate.
Nel 2021, prima dell’inizio del conflitto, la produzione si era attestata su 84 milioni di tonnellate.  Naturalmente, i numeri restano soggetti a numerose incognite. Le condizioni meteorologiche, la sicurezza dei corridoi commerciali e l’andamento del conflitto restano fattori determinanti. Ma se le previsioni fossero confermate, l’Ucraina potrebbe tornare a esportare fino a 40 milioni di tonnellate di cereali nella prossima stagione commerciale (luglio 2025 – giugno 2026).

Le esportazioni potrebbero comprendere tra i 15 e i 16 milioni di tonnellate di frumento, anche se una parte sarà destinata ad altri mercati in seguito ai limiti imposti da Bruxelles sulle importazioni di grano ucraino, per tutelare gli agricoltori europei. La misura ha ridotto le forniture da 4 a 1 milione di tonnellate. Da Kiev, tuttavia, si ritiene che i tre milioni di tonnellate esclusi dalle quote europee possano essere agevolmente destinati ad altri mercati come Nordafrica, Medio Oriente e Sud-est asiatico.

Un ulteriore segnale incoraggiante giunge dal fronte delle semine. Nel 2026, la superficie coltivata a frumento invernale potrebbe aumentare del 6,4%, raggiungendo i 5 milioni di ettari. A favorire questa crescita contribuirebbero l’elevata domanda esterna e una prevista riduzione delle coltivazioni di soia. Il frumento invernale rappresenta oltre il 95% della produzione nazionale di grano. Quasi due terzi del raccolto vengono esportati, e prima del conflitto l’Ucraina occupava la quinta posizione tra i principali esportatori mondiali. Per i mesi di luglio e agosto, sono già stati contrattualizzati 3,45 milioni di tonnellate di frumento destinati all’export.


Iscriviti alla nostra newsletter - The Epoch Times