La riforma costituzionale della giustizia ha ottenuto l’approvazione in prima lettura di Camera e Senato, un successo per il ministro Carlo Nordio. «Sono molto contento», ha dichiarato in un’intervista a Il Giornale, ricordando di aver sostenuto la separazione delle carriere già 30 anni fa. «Nel ’95 dissi che servivano riforme radicali e da allora non ho cambiato idea». La riforma, attesa al secondo passaggio parlamentare da ottobre, dovrebbe garantire maggiore imparzialità al giudice, senza intaccare l’indipendenza dei Pm. Nordio ha annunciato ulteriori interventi, in particolare sulla carcerazione preventiva, la responsabilità di forze dell’ordine e medici, e la tutela della privacy. Per quanto riguarda la possibilità di appellare le sentenze di assoluzione in primo grado, Nordio, pur ribadendo la legittimità del ricorso, ha evidnziato che «quando una persona viene assolta con formula piena, l’unico motivo di impugnazione può essere una evidente violazione di legge. Ma allora bisogna rifare ex novo il dibattimento. Non si può giudicare sulla base di un processo che si ritiene viziato».

Carlo nordio in una immagine di repertorio. Foto: REUTERS/Guglielmo Mangiapane/Foto d'archivio
Riforma della giustizia con doppio sì di Camera e Senato
24 Luglio 2025 14:38 Aggiornato: 24 Luglio 2025 14:39