Matteo Renzi ha commentato i recenti attacchi statunitensi ai siti nucleari iraniani, definendoli «un altro tassello di questo nuovo disordine globale» che, a partire dal 2022, sta ridefinendo gli equilibri tra le grandi potenze mondiali, inclusa la Cina, apparentemente meno coinvolta in questa fase. In un post su X, Renzi ha invitato a diffidare da «frasi fatte, commenti banali, slogan insulsi». Secondo Renzi, il mondo sta assistendo a un nuovo mondo «post Yalta», con un rimescolamento delle dinamiche geopolitiche che non si risolverà a breve. In questo scenario, l’Europa fatica a giocare un ruolo rilevante, ostacolata da un eccesso di burocrazia e da una carenza di leadership: «Bruxelles ha troppi burocrati e pochi leader», ha scritto l’ex segretario del Pd, criticando l’incapacità dell’Unione Europea di affermare una linea diplomatica unitaria.
Renzi ha riservato parole dure anche per il governo italiano, accusando Giorgia Meloni e il ministro degli Esteri Antonio Tajani di essere «totalmente in balia degli eventi» e privi di una strategia di politica estera. «Abbiamo leader insignificanti, più inutili che dannosi», ha affermato, sottolineando l’irrilevanza dell’Italia nello scacchiere internazionale.