YouTube blocca la visione dei video agli utenti con gli adblock attivi

Di Naveen Athrappully

A maggio, YouTube ha iniziato a chiedere agli utenti di disattivare gli strumenti di blocco degli annunci pubblicitari per poter visualizzare i video sulla piattaforma, e il mese scorso ha ampliato la repressione degli adblock, portando centinaia di migliaia di utenti a disinstallarli.

Oltre alle disinstallazioni, anche il numero di installazioni ha raggiunto un record poiché le persone installano più adblock nel tentativo di trovare un software che ignori il rilevamento di YouTube.

Ghostery, un servizio di blocco degli annunci tedesco, ha visto salire da tre a cinque volte il numero normale di installazioni e disinstallazioni giornaliere per gran parte di ottobre, ha spiegato a Wired Krzysztof Modras, direttore del prodotto e dell’ingegneria dell’azienda. Un sondaggio Ghostery sugli utenti mostra che il 90% ha disinstallato lo strumento perché non funzionava su YouTube.

Un dirigente del servizio di blocco degli annunci AdGuard, che di solito registra circa seimila disinstallazioni al giorno su Chrome, ha spiegato che il 18 ottobre ce ne sono state 52 mila.

Tra il 9 ottobre e la fine del mese, il numero di disinstallazioni ha superato le 11 mila al giorno, ma anche le installazioni sono aumentate, raggiungendo circa 60 mila il 18 e il 27 ottobre.

AdLock, un altro software per bloccare gli annunci, ha registrato un aumento delle installazioni/disinstallazioni giornaliere di circa il 30% in ottobre.

Gli annunci «supportano» i creatori di contenuti

YouTube ha affermato che gli ad-blocker sono dannosi per l’azienda: «Gli annunci su YouTube aiutano a supportare i creatori che ami e consentono a miliardi di persone in tutto il mondo di utilizzare il servizio di streaming. Quando blocchi gli annunci di YouTube, violi i Termini di servizio di YouTube. Se utilizzi gli adblock, ti chiederemo di consentire gli annunci su YouTube o di iscriverti a YouTube Premium. Se continui a utilizzare i blocchi degli annunci, potremmo bloccare la riproduzione del tuo video. Per evitare l’interruzione, consenti la pubblicità su YouTube o iscriviti a YouTube Premium».

Dopo che a inizio anno YouTube ha iniziato a fare di più per prevenire l’uso degli adblock, ha inizialmente inviato pop-up agli utenti, avvertendoli che l’uso dei adblock è contrario ai termini di utilizzo. Ha quindi inserito un timer sulle notifiche per assicurarsi che le persone le leggessero.

A giugno, YouTube è diventato più aggressivo, avvertendo le persone che utilizzano gli ad-blocker che non sarebbero state in grado di riprodurre più di tre video a meno che non avessero disabilitato questi strumenti.

A Engadget, un portavoce di YouTube ha confermato che l’azienda ha avviato uno «sforzo globale» contro l’uso degli adblock.

YouTube Premium costa 14 dollari al mese negli Stati Uniti e consente alle persone di guardare i video di YouTube senza pubblicità.

YouTube aveva in piano un’opzione «Premium Lite» più economica in alcune parti d’Europa al costo di 7,50 dollari al mese, ma non l’ha mai implementata a livello globale e recentemente l’ha rimossa completamente.

Violazione della privacy

I Termini di servizio di YouTube non affermano esplicitamente che l’utilizzo del blocco degli annunci è vietato. Invece, affermano che gli utenti non dovrebbero «eludere, disabilitare, interagire in modo fraudolento o interferire in altro modo con qualsiasi parte del Servizio (o tentare di fare una qualsiasi di queste cose)». Questo perché vietare esplicitamente il blocco degli annunci nei suoi Termini di servizio potrebbe diventare una questione legale.

Il mese scorso, il difensore della privacy Alexander Hanff ha presentato un reclamo alla Commissione irlandese per la protezione dei dati (Dpc) contro YouTube per aver implementato un codice per rilevare gli ad-blocker da parte degli utenti.

In un’intervista con The Register, Hanff ha affermato che YouTube ha violato la Direttiva ePrivacy dell’Unione Europea implementando il codice, poiché non ha chiesto il consenso dell’utente prima di farlo.

Nel 2016, Hanff ha scritto alla Commissione Europea, chiedendo un chiarimento formale sulla necessità che i siti web ricevano prima il consenso dell’utente «per qualsiasi accesso o archiviazione di informazioni sul dispositivo di un utente finale, che non fosse strettamente necessario».

«In particolare, se l’implementazione di script o altre tecnologie per rilevare un blocco degli annunci richiederebbe il consenso (poiché non è strettamente necessario per la fornitura del servizio richiesto ed è puramente nell’interesse dell’editore)». In merito, riferisce Hanff, «la Commissione europea mi ha inviato una risposta scritta formale concordando con la mia posizione secondo cui tali attività richiederebbero il consenso».

Ora che YouTube ha implementato il codice di rilevamento del blocco degli annunci, Hanff si è rivolto al Dpc irlandese per intraprendere un’azione contro la piattaforma: «[L’agenzia, ndr] non è stata in disaccordo con la mia analisi e ha accettato di contattare YouTube».

YouTube ha già affrontato un controllo sulle sue pratiche pubblicitarie. Ad agosto, un gruppo bipartisan di senatori ha scritto una lettera alla Federal Trade Commission (Ftc) degli Stati Uniti, chiedendo un’indagine sulla presunta raccolta e utilizzo dei dati dei bambini tramite annunci pubblicitari da parte di YouTube.

YouTube potrebbe aver violato il suo «decreto di consenso» del 2019 con la Ftc mostrando annunci mirati su video rivolti ai bambini, secondo quanto afferma la lettera.

I video diretti ai minori su YouTube «sono inondati di pubblicità che, quando cliccate, raccolgono dati che vengono immediatamente condivisi con un numero imprecisato di intermediari di dati e società, il tutto senza il consenso dei genitori», hanno scritto i senatori.

 

Articolo in inglese: Thousands Uninstall Ad Blockers After YouTube Blocks Access to Videos

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