Rubato anche un computer di Nancy Pelosi durante l’irruzione al Campidoglio

Di Jack Phillips

Un portavoce della presidente della Camera Nancy Pelosi ha confermato che il 6 gennaio è stato rubato un computer portatile di proprietà dell’ufficio della Pelosi.

Il 10 gennaio Drew Hammill, portavoce della Pelosi, ha scritto in un comunicato: «Un computer portatile è stato rubato da una sala conferenze. Era un portatile utilizzato solo per le presentazioni».

La dichiarazione è arrivata dopo che un assistente parlamentare aveva confermato che il dispositivo in questione era stato rubato durante il caos scoppiato mercoledì scorso all’interno del Campidoglio degli Stati Uniti, quando le proteste sono diventate violente e alcuni gruppi di manifestanti hanno fatto irruzione nell’edificio, costringendo i parlamentari a evacuare le aule del Senato e della Camera.

Anche il senatore Jeff Merkley (Dem-Ore.) ha scritto su Twitter che un portatile è stato sottratto dal suo ufficio durante l’irruzione

Mentre Michael Sherwin, il procuratore di Washington D.C., ha dichiarato al quotidiano Politico che probabilmente ci vorranno «diversi giorni per capire esattamente cosa è successo, cosa è stato rubato, cosa non lo è stato». Sherwin ha anche osservato che «sono stati rubati oggetti, oggetti elettronici dagli uffici dei senatori, sono stati rubati documenti e materiali, e dobbiamo identificare cosa sia stato sottratto per mitigare questi [danni]».

Anche il deputato Ruben Gallego (D-Ariz.) ha commentato l’accaduto a Politico, affermando: «Dobbiamo fare una rassegna completa di ciò che è stato preso, o copiato, o anche lasciato, in termini di microspie, dispositivi di ascolto, o altro».

Il capo dell’ufficio amministrativo della Camera ha dichiarato che «in questo momento, nulla indica che la rete della Camera sia stata compromessa» e ha affermato che il suo ufficio ha dato l’ordine di bloccare i laptop e i computer e di chiudere l’accesso alla rete cablata.

Membri repubblicani e democratici del Congresso hanno accusato il presidente Donald Trump di aver incitato alla violenza e al caos, che hanno causato la morte di almeno quattro persone, tra cui un veterano dell’aviazione militare statunitense e un agente della polizia del Campidoglio. Tre persone sono invece morte a seguito di complicanze mediche, secondo quanto dichiarato dalla polizia di Washington.

Prima che i manifestanti facessero irruzione in Campidoglio, Trump ha tenuto un discorso nel quale ha ribadito le accuse di brogli e irregolarità elettorali, ma non ha invitato i manifestanti a fare irruzione in Campidoglio o a commettere atti di violenza.

Negli ultimi giorni invece il presidente ha decisamente cambiato tono, in seguito alla certificazione del Congresso e ai disordini, affermando: «Una nuova amministrazione verrà inaugurata il 20 gennaio […] La mia attenzione ora si rivolge a garantire una transizione del potere fluida e ordinata. Questo è un momento che richiede guarigione e riconciliazione».

Qualche ora dopo, prima di essere bandito da Twitter, Trump ha scritto che i suoi 75 milioni di sostenitori «non saranno trattati irrispettosamente o ingiustamente in alcun modo e in nessuna forma», descrivendoli come «patrioti».

Dal canto loro, i manifestanti che hanno fatto irruzione in Campidoglio hanno addirittura pubblicato diverse fotografie di loro stessi utilizzando telefoni del Congresso e vari altri dispositivi. Un giornalista di The Blaze ha postato una fotografia di quello che supponeva essere un computer dell’ufficio della Pelosi con e-mail «ancora sullo schermo».

Non si sa ancora cos’altro possa essere successo durante il caos. Alcuni esperti di informatica temono che gli intrusi possano aver piazzato software maligni sui computer, sebbene non sia chiaro se i dispositivi siano stati oggetto di particolari attenzioni.

Nel frattempo, un uomo fotografato mentre era seduto sulla poltrona della Pelosi è stato arrestato, secondo quanto riferito dalla polizia.

Articolo in inglese: Pelosi Spokesman Confirms Laptop Was Stolen

 
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