Usa, Corte Suprema rifiuta i ricorsi elettorali di Sidney Powell per Wisconsin e Arizona

Di Jack Phillips

Il primo marzo la Corte Suprema ha formalmente rifiutato due ricorsi di Sidney Powell che contestavano i risultati delle elezioni presidenziali americane del 3 novembre.

La Corte non ha rilasciato alcun commento sull’archiviazione delle due cause, una avviata in Wisconsin e l’altra in Arizona.

Un giorno prima dell’inaugurazione del presidente Joe Biden del 20 gennaio, la Powell ha inoltre ritirato un’altra causa presso la Corte Suprema che contestava i risultati elettorali della Georgia.

Nello stesso mese, però, l’avvocato ha annunciato di aver lanciato un super Pac (comitato d’azione politica) dedicato alla libertà di parola, ai diritti costituzionali e al «sacro diritto di elezioni libere ed eque».

A fine gennaio la Powell ha infatti dichiarato di aver creato il Restore the Republic Super Pac, che è un comitato di azione politica a spesa indipendente che può ricevere contributi illimitati e può impegnarsi in spese politiche illimitate per iniziative, purché non si coordini direttamente con campagne o candidati.

In quell’occasione ha dichiarato: «Il popolo americano merita una voce che smascheri e rifiuti l’interesse personale dei partiti politici, il controllo dei giganti della tecnologia e le bugie delle fake news».

Nel frattempo, dopo l’irruzione in Campidoglio del 6 gennaio, Twitter ha sospeso gli account appartenenti a un certo numero di conservatori, tra cui la Powell. In una dichiarazione a Epoch Times, l’avvocato ha dichiarato che «non c’è stato alcun avvertimento» sulla cancellazione del suo account Twitter, aggiungendo che si tratta di una cosa «sconcertante».

In una mail di gennaio, la Powell ha scritto: «Le azioni di Twitter e quelle delle banche che chiudono gli account delle persone che sono andate a Washington sono fascismo nella sua forma più pura. […] È un colpo di Stato comunista che è stato lungo e ben pianificato».

La Powell, che ha difeso con successo il tenente generale dell’esercito americano in pensione Michael Flynn, è stata introdotta nel team legale di Trump nel novembre 2020, anche se il team ha poi preso le distanze da lei e ha dichiarato che la donna stava lavorando in modo indipendente.

Separatamente, Dominion Voting Systems ha presentato una causa da 1,3 miliardi di dollari contro la Powell, avviando cause simili anche contro Rudy Giuliani e Mike Lindell. L’avvocato della Powell, Lin Wood, ha lasciato intendere nelle dichiarazioni del mese scorso che la sua assistita non ha fatto nulla di male.

«Sidney e io non ci faremo intimidire», ha dichiarato Wood, aggiungendo che lui e la Powell non spariranno «tranquillamente nella notte».

 

Articolo in inglese: Supreme Court Rejects Sidney Powell’s Lawsuits Challenging Election Results in Wisconsin, Arizona

 
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