Usa, bandiera americana sventola in onore dei praticanti del Falun Gong

Di Eva Fu

Il 13 maggio, per celebrare la disciplina spirituale del Falun Gong, un parlamentare statunitense ha fatto sventolare due bandiere americane sul Campidoglio di Washington.

La data ha segnato il 28esimo anniversario dall’introduzione al pubblico della pratica nella Cina settentrionale, avvenuta il 13 maggio del 1992. Da allora il Falun Gong si è diffuso in oltre 90 Paesi, e si stima che tra 70 e 100 milioni di persone lo stiano praticando. La disciplina, conosciuta anche come Falun Dafa, è nota per i suoi esercizi di meditazione e per gli insegnamenti morali basati sui principi universali di verità, compassione e tolleranza.

I praticanti del Falun Gong e i suoi simpatizzanti considerano il 13 maggio – che è anche il giorno in cui è nato il fondatore della pratica Li Hongzhi – come la Giornata Mondiale della Falun Dafa.

Il senatore repubblicano Brian Fitzpatrick ha richiesto di issare due bandiere per l’occasione: una per celebrare la ricorrenza e l’altra in onore del Maestro Li – che ha peraltro ricevuto ben 5 nomine al premio Nobel per la Pace – per aver introdotto la pratica nel mondo.

Attestati ufficiali delle due bandiere americane
Attestati ufficiali delle due bandiere americane fatte sventolare sul Campidoglio degli Stati Uniti in onore della Giornata mondiale della Falun Dafa il 13 maggio 2020 (Per gentile concessione di Jennie Sheeks)

Sull’attestato ufficiale della bandiera issata in onore del Maestro Li c’è scritto: «Il suo lascito continuerà a toccare e infondere fiducia nella futura generazione dei governanti di tutto il mondo».

In seguito le due bandiere sono state rispedite da Washington a Bucks County, Philadelphia. Jennie Sheeks, la praticante locale del Falun Gong che ha ricevuto le bandiere il 15 maggio, ha dichiarato che queste onorificenze hanno un significato speciale per i praticanti, data la persecuzione che è ancora in atto in Cina contro la loro fede.

A partire dal 1999, i praticanti hanno subito continue vessazioni, arresti e condanne ai lavori forzati, in una brutale campagna di persecuzione mirata a sradicare questo pacifico gruppo spirituale dalla Cina. Il regime ha avviato una pervasiva propaganda di odio servendosi di tutte le radio, televisioni e dei giornali statali; il solo parlare con altri della pratica o avere con sé del materiale informativo sull’argomento può tuttora portare all’arresto e alle torture.

Durante un’intervista, la Sheeks ha dichiarato: «Dal momento che in Cina non si può accedere alla stampa libera, e che c’è così tanta propaganda terribile contro la Falun Dafa, può essere veramente difficile essere un praticante della Falun Dafa», aggiungendo che questo gesto simbolico da parte del Campidoglio statunitense incoraggerà i praticanti in Cina mentre «continuano a sopportare le sofferenze che stanno attraversando».

Inoltre, per i molti cinesi che a causa dell’indottrinamento del Partito Comunista Cinese hanno idee distorte sulla pratica, vedere la bandiera americana che sventola sul Campidoglio in sostegno e onore della Falun Dafa può «far realizzare che la persecuzione della Falun Dafa è sbagliata e che è giunto il momento di porre fine a questa persecuzione durata 20 anni».

Mingui.org, un sito web che raccoglie sin dal 1999 le testimonianze dirette dei perseguitati in Cina, ha documentato ad oggi circa 4 mila 500 morti causate dalla campagna di persecuzione e oltre 113 mila casi di tortura. Tuttavia, a fronte del pesante controllo delle informazioni in Cina, è attualmente impossibile accertare il reale numero delle persone che hanno perso la vita, o che hanno subito torture, nell’ambito della campagna organizzata dal Pcc per sradicare il Falun Gong.

Una delle amiche di Sheeks, fuggita dalla Cina a causa della persecuzione, ha raccontato che in prigionia la costringevano a lavorare come una schiava per gran parte della giornata: le facevano sbucciare aglio finché le dita si gonfiavano e bruciavano dall’irritazione. Durante quel periodo è stata anche privata del sonno per 20 giorni. Un altro suo amico, un dottorando della prestigiosa università di Tsinghua, è stato detenuto per cinque anni e torturato con 10 manganelli elettrici contemporaneamente per aver rifiutato di rinunciare alla sua fede nel Falun Gong.

La signora Sheeks si augura anche che il riconoscimento alla Falun Dafa possa ispirare i suoi tre figli (il più piccolo ha dieci anni mentre il più grande 13), che in questo momento sono bloccati in casa dal lockdown, a continuare a seguire i principi di verità, compassione e tolleranza nelle proprie vite.

«Se i giovani d’oggi riescono a comprendere questi principi e come migliorare il proprio cuore e la propria mente… questo creerà un mondo migliore per tutti».

 

Articolo in inglese: Flags Raised on US Capitol in Honor of World Falun Dafa Day

 
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