«Un asteroide colpirà la Terra». Ma la Nasa smentisce

Settembre sarà un mese pessimo. No, non è colpa della fine dell’estate. Ma di un asteroide gigantesco, che secondo alcuni teorici della cospirazione, si scontrerà con la terra tra il 22 e il 28 settembre 2015. L’impatto causerà forti piogge torrenziali, alluvioni e maremoti. Di conseguenza questo caos climatico potrebbe portare all’estinzione dell’umanità.

Nonostante la mancanza di prove evidenti, la grande popolarità della notizia ha portato la Nasa a rompere il silenzio con una dichiarazione del portavoce, come riporta il Daily Mail: «al momento non esiste alcun asteroide o cometa in rotta di collisione con la Terra, la probabilità di una grande collisione è piuttosto piccola».

Secondo l’Inquisitr il profeta sudamericano Rev Efrain Rodriguez ha predetto quanto accadrà dopo aver ricevuto un messaggio da Dio. Per il profeta la collisione dell’asteroide dovrebbe capitare sopra Puerto Rico, scatenando maremoti e tsunami. Questo porterebbe alla totale devastazione degli Stati Uniti e del Sud America. Rodriguez ha poi detto che la Nasa avrebbe dovuto emettere un avviso «in modo tale che la gente avrebbe potuto andarsene da quelle aree che verranno colpite». Secondo il teorico, i governi di tutto il mondo sono già al corrente di quanto accadrà. Evitare la fuoriuscita della notizia servirebbe ad evitare il panico di massa e a permettere ai più ricchi di mettersi al riparo in qualche modo.

Mentre la notizia fa il giro del web, ad aprile di quest’anno la Nasa ha organizzato a Frascati, in Italia, la Conferenza per la Difesa Planetaria 2015, nella quale sono state discusse le possibili procedure di risposta ad un imminente impatto con un asteroide. La Nasa, nei rapporti pubblicati sul sito, sottolinea il fatto che la minaccia presa in considerazione sia simulata, e semplice oggetto di studi.

Nei rapporti della simulazione si legge come – dopo aver scoperto la presenza dell’asteroide e dopo averlo monitorato per due mesi dal primo avvistamento –  la probabilità calcolata dell’impatto con la Terra sarebbe aumentata, raggiungendo circa l’1 per cento (1 caso su 100). I partecipanti alla conferenza hanno poi valutato le possibili risposte alla minaccia simulata, tra le quali la deviazione dell’oggetto in rotta di collisione con la Terra e la gestione sulla Terra per fronteggiare i possibili effetti della collisione qualora la deflessione non avrebbe avuto successo.

 

 
Articoli correlati