Ubiter, il portale social della conoscenza

«Insegna ciò che ami. Impara tutto il resto», questo il motto di Ubiter, un social network che permette a chiunque voglia di condividere la propria conoscenza e imparare dagli altri ciò che non sa.

«Il suo scopo è quello di aggregare una serie di strumenti che permettano a qualunque utente di pubblicare un corso, gratuitamente o a pagamento, senza avere barriere tecnologiche» ha spiegato Massimo Lepore, fondatore di Ubiter insieme a Giovanni Cialella, a Epoch Times.

In questo modo le persone con conoscenze che però hanno difficoltà a diffonderle attraverso la rete possono «pubblicare i propri contenuti sia per passione sia per lavoro, nel momento in cui c’è una situazione di precarietà, di impossibilità di lavorare sul territorio, allora ci si reinventa come coach o tutor per lo stesso Paese o per Paesi esterni», precisa Lepore.

PERCHÉ SCEGLIERE UBITER

Il punto forte di Ubiter è quello di creare «tutta una serie di viralità e di logiche sociali che mancano sugli altri portali quindi [su Ubiter] si è in grado non solo di pubblicare la propria formazione, ma anche di entrare in delle reti o cerchie di persone, amici, colleghi, studenti o docenti», spiega Lepore. È proprio tramite i contatti che si può far rimbalzare il proprio curriculum, «che si viene a creare attraverso la propria attività sul sito, nei confronti di altra base utenza e ciò va ad aumentare quindi la visibilità della propria persona o dei propri contenuti didattici».

L’intuizione che ha portato alla nascita di Ubiter parte dall’aver notato come il 24 per cento degli utenti che cerca lavoro sui grandi portali online successivamente cerca un corso di formazione per «identificare quali sono le necessità del mercato e delle aziende», e assicurarsi il posto, piuttosto che lasciarlo a qualcun altro più competente.

COME VIAGGIANO I CONTENUTI

Il nome – Ubiter è la crasi di due parole latine, ubique e iter, dal significato di «viaggiare ovunque» – ben esemplifica le due logiche del social network. «La prima è permettere a tutti di creare un contenuto; la seconda è che ci sono strumenti di rating e ranking interni che provengono […] sia dall’esperienza dell’utente [tramite i corsi che ha frequentato] sia da recensioni, voti, like». Vi è anche la possibilità di segnalare un utente per un comportamente inappropriato o negligente «nei confronti sia della piattaforma sia degli altri utenti».

«Oltre al sistema di rating interno (fatto dall’utenza) – ha continuato Lepore – abbiamo anche il sistema che permette a vip o aziende, ovvero intendo dei super-utenti da noi certificati come l’azienda di settore o l’opinion-leader, di patrocinare e sponsorizzare dei corsi».

L’obiettivo di avere questi ‘utenti speciali’ è di viaggiare verso la strada dell’eccellenza e dell’affidabilità. I portali partner di Ubiter mostrano offerte di lavoro di aziende che fanno parte di entrambi, quindi, sapendo che «quel corso è stato patrocinato da quell’azienda per la quale io candidato vorrei lavorare si ha un picco ovviamente di fidelizzazione e di eccellenza nei confronti del candidato.

Come nel viaggio mitologico di Ulisse il team di Ubiter ha lo scopo di andare ovunque «permettere alle persone di andare ovunque» grazie alla formazione personale, e questo «avviene attraverso un portale che permette di condividere la conoscenza a livello globale, sociale e tecnologico».

 
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