Trump sorprende il leader di Black Lives Matter con una telefonata di ringraziamento

Mark Fisher, il cui recente appoggio all’ex presidente Donald Trump sta facendo scalpore, ha risposto con esitazione a una telefonata da un numero che non ha riconosciuto ed è rimasto sorpreso quando ha sentito il chiamante annunciare: «Sono Donald Trump».

Durante la breve telefonata del 28 novembre, l’ex presidente ha ringraziato il signor Fisher per il suo sostegno e gli ha chiesto se avesse ricevuto delle critiche per questo.

«Gli ho risposto che sono io a creare la mia narrazione, quindi non mi dà fastidio», ha dichiarato Fisher all’Epoch Times il 29 novembre, poco dopo che il presidente Trump aveva menzionato la conversazione in un post su Truth Social.

L’appoggio di Fisher è stato considerato una sorpresa, soprattutto perché è un sostenitore di Black Lives Matter (Blm), un gruppo che ha avuto un rapporto conflittuale con il presidente Trump.

Il presidente Trump ha denunciato alcune tattiche del Blm in seguito alle proteste per la giustizia razziale e la brutalità della polizia che sono diventate violente e distruttive nel 2020; a sua volta, Blm ha chiesto che gli venga impedito di ricoprire cariche future e che venga bandito permanentemente da «tutte le piattaforme mediatiche digitali».

Fisher ha contribuito a fondare il gruppo Blm del Rhode Island e ha fondato Blm Inc, un gruppo del Maryland che non ha legami con nessun altro movimento Blm, secondo quanto i legge sul suo sito web.

Eppure, Fisher e Trump hanno trovato un terreno comune.

Fisher ha elogiato l’ex presidente per aver intrapreso azioni a sostegno dei college e delle università nere, degli imprenditori neri e dei criminali non violenti neri.

Fisher apprezza anche la franchezza del presidente Trump.

«È così reale», ha dichiarato.

Anche se la sua chiacchierata con il presidente Trump è durata solo quattro minuti, questa qualità è stata evidente durante tutta la conversazione.

«Gli ho espresso tutta la mia umiltà per il fatto che mi abbia chiamato, che abbia preso del tempo dalla sua agenda», ha affermato il signor Fisher.

Fisher ha raccontato a Epoch Times di essere rimasto incredulo e di aver pensato momentaneamente di ascoltare una dichiarazione registrata dopo aver risposto alla chiamata intorno alle 13.00 del 28 novembre.

Ma poi ha riconosciuto la voce del presidente Trump. «Mi ha risposto: “Mark, sei la storia più importante del pianeta!”».

Mark Fisher, attivista di Black Lives Matter nel Maryland, ex Rhode Island, ha appoggiato la candidatura dell'ex presidente Donald Trump per la rielezione del 2024. (Per gentile concessione di Mark Fisher)
Mark Fisher, attivista di Black Lives Matter nel Maryland, ex Rhode Island, ha appoggiato la candidatura dell’ex presidente Donald Trump per la rielezione del 2024. (Per gentile concessione di Mark Fisher)

L’appoggio del signor Fisher all’ex presidente ha attirato i titoli dei giornali, ha suscitato discussioni online e ha persino «indignato» alcuni leader della Blm, come ha riferito un’emittente televisiva del Rhode Island, la Wpri.

Tuttavia, continua Fisher, «mi fa sentire benissimo» sentire il presidente Trump.

Fisher ha aggiunto che la telefonata si è conclusa con l’augurio da parte di entrambi di incontrarsi un giorno.

L’ex presidente lo ha invitato a incontrarsi a cena se Fisher si trovasse in Florida, vicino alla casa del presidente Trump, ha raccontato l’attivista.

In realtà, ci sono volute settimane prima che il sostegno del signor Fisher ottenesse un’attenzione sostanziale. Epoch Times ha riportato la notizia per la prima volta il 20 ottobre. Poi, l’8 novembre, Epoch Times ha riferito che il signor Fisher aveva rinnovato il suo sostegno all’ex presidente nel podcast di Kim Iversen, pubblicato su YouTube il 6 novembre.

La notizia dell’appoggio si è diffusa e poi accelerata dopo che Lawrence Jones di Fox News ha invitato Fisher a parlarne durante una trasmissione del 28 novembre.

Il post di Truth Social del presidente Trump include un video che incorpora riprese del podcast della signora Iversen, insieme all’intervista che il signor Jones ha condotto con il signor Fisher.

Nel video, Fisher afferma che il Partito Democratico ha «usato e abusato» dei neri per troppo tempo.

«Non danno valore al nostro voto», ha dichiarato, aggiungendo: «Le loro politiche sono fondamentalmente politiche razziste. E credo che sia un partito razzista».

Il presidente Trump è «esattamente l’opposto», ha affermato Fisher alla signora Iversen. «Vi dirà come stanno le cose, ve le darà chiare».

Inoltre, ha proseguito Fisher, «Trump ha fatto per la comunità nera più di qualsiasi altro presidente che mi venga in mente nella mia vita».

Ha affermato che i neri sono stati «ingannati» nel votare per i Democratici che non hanno fatto nulla per loro. Ma ora altri neri stanno iniziando ad allontanarsi dai Democratici e dal presidente democratico in carica Joe Biden; li vede spostarsi verso i Repubblicani e il presidente Trump, che sta cercando di diventare il candidato presidenziale del Partito Repubblicano per la terza volta.

Recenti sondaggi d’opinione mostrano che il sostegno del presidente Biden tra le minoranze è andato svanendo. Gli indici di gradimento di Biden sono complessivamente crollati, poiché i cittadini continuano a esprimere preoccupazione per le sue politiche economiche e per la sua risposta alla guerra tra Israele e Hamas.

 

Articolo inglese: Trump Surprises BLM Leader With Thank-You Phone Call

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