Trump: nessuna prosperità senza legge e ordine

Donald Trump accetta la nomination repubblicana con un discorso di 75 minuti che tocca e lega insieme tutti i temi della Convention nazionale repubblicana del 2016 a Cleveland, in Ohio. 

Trump dipinge un quadro di un mondo finito nell’illegalità e in pieno declino economico sotto la presidenza Obama, enfatizzando un collegamento tra prosperità economico-culturale e ripristino di legge e ordine: «Non ci può essere prosperità senza legge e ordine», afferma in un chiaro richiamo alla campagna ‘legge e ordine’ di Richard Nixon del 1968, giurando di essere l’unico in grado di risolvere il problema.

PROSPERITÀ

Tre punti definiscono la visione di prosperità secondo Trump: più lavoro, riduzione dei reati, distruzione del terrorismo. E li collega alle politiche fallimentari delle amministrazioni precedenti, che continuerebbero sotto Hillary Clinton: «Decenni di immigrazione record hanno prodotto salari più bassi e maggior disoccupazione per i nostri cittadini, in particolare per i lavoratori afroamericani e latini», sostiene. «Avremo un sistema di immigrazione che funziona, sì: ma che funziona per il popolo americano!».
Trump vuole un blocco dell’«immigrazione da ogni nazione compromessa dal terrorismo» – ritornano quindi le sue proposte di blocco temporaneo per i musulmani e di costruzione di un muro sul confine Stati Uniti-Messico: «Nel nostro Paese voglio solo ammettere individui che sostengono i nostri valori e che hanno amano il nostro popolo».

Legato alla promessa di regole più stringenti sull’immigrazione, c’è l’allarme aumento di violenza proveniente dagli immigrati. Trump durante il suo discorso fa riferimento a tre oratori del lunedì, i genitori di persone uccise da immigrati, Mary Ann Mendoza, Sabine Durden e Jamiel Shaw: «Niente mi ha colpito – dice – più profondamente quanto il tempo che ho trascorso con le madri e i padri che hanno perso i loro figli a causa della violenza permeata attraverso il nostro confine».
La sua riflessione sulla violenza è che le leggi permissive sull’immigrazione approvate da Obama – che continuerebbero sotto una presidenza Clinton – toglierebbero posti di lavoro e porterebbero violenza e terrorismo nel Paese.

Trump ha poi collegato la carenza di posti di lavoro a Obama e alla Clinton anche per via degli accordi commerciali come il Trans-Pacific Partnership (Tpp), sottoscritto da Obama nel mese di febbraio, ma che prima di poter entrare in vigore richiede la ratifica del Senato: «Il Tpp non solo distrugge la nostra industria manufatturiera, ma renderà l’America soggetta alle decisioni di governi stranieri», ha dichiarato Trump, con la promessa di non accettare in «accordi massivi» e di «punire tutte le violazioni delle normative sul commercio».

Le posizioni di Trump in materia di immigrazione e commercio sono parte di una più ampia reazione contro la filosofia e le politiche globalistiche sostenute da Obama e la Clinton che, secondo Trump, minacciano l’americano medio.

Trump garantisce di essere il solo in grado di risolvere questi problemi, e sostiene che la perdita di prosperità rappresentata nel suo discorso può essere recuperata solo attraverso un ripristino senza compromessi dei valori di ‘legge e ordine’, che si impegna realizzare se eletto.

LEGGE E ORDINE

«Quando assumerò l’incarico il prossimo anno, ristabilirò legge e ordine nel nostro Paese», dice Trump, che puntualizza: «In questa gara per la Casa Bianca, io sono il Candidato Legge e Ordine».

Trump punta l’attenzione sull’applicazione della legge in relazione ai recenti attentati e alle violenze contro gli agenti di polizia nelle città di tutti gli Stati Uniti: «Il primo compito della nostra nuova amministrazione sarà quello di liberare i nostri cittadini da criminalità, terrorismo e illegalità».

Ha poi fatto riferimento alla sparatoria di Dallas dell’8 luglio, quando cinque poliziotti sono stati uccisi da Xavier Johnson, elencando poi tutti i luoghi dove la polizia ha subito violenza dopo quell’evento: «L’America è rimasta colpita nel cuore quando i nostri agenti di polizia a Dallas sono stati assassinati in modo tanto brutale» ha detto, «Subito dopo Dallas, abbiamo visto continue minacce e violenze contro le nostre forze dell’ordine. Nei giorni scorsi in Georgia, Missouri, Wisconsin, Kansas, Michigan e Tennessee diversi nostri agenti sono stati feriti o uccisi».

Trump ha poi collegato l’illegalità e il caos agli attacchi terroristici che stanno ripetutamente colpendo l’Occidente, in particolare a Parigi e Nizza, San Bernardino in California, Orlando in Florida, e diversi altri.
Per combattere la minaccia del terrorismo, punta sull’intelligence: «abbandonare la politica fallimentare di ‘ri-costruzione’ della nazione » di Obama e della Clinton, e lavorare con gli alleati per sconfiggere l’Isis.

In conclusione, ha promosso la sua ‘Campagna legge e ordine’ in contrapposizione all’anarchismo della Clinton, sia sul piano personale che professionale, facendo riferimento all’indagine dell’Fbi sui server delle sue e-mail, e denunciandola come emblematica della corruzione sistemica dall’alto che caratterizza anche i comuni cittadini: «Quando ci sono persone oneste che soffrono a causa della mancanza di volontà, o di coraggio (o di elementare decenza), del nostro sistema politico di applicare le nostre leggi (o, molto peggio, qualcuno ha svenduto la nostra Legge a qualche lobbista) io non sono capace di guardare dall’altra parte!». Per Donald Trump le istituzioni non stanno applicando la legge in modo efficace. E per questo esiste solo un rimedio: legge e ordine devono essere ristabiliti. 

Articolo in inglese: Trump: ‘There Can Be No Prosperity Without Law and Order’

 
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