Trump condanna le violenze e invita alla «riconciliazione»

Il presidente ha ricordato che gli Stati Uniti devono essere per sempre una nazione di legge e ordine

Di Janita Kan

Giovedì il presidente Donald Trump ha invitato il Paese a riconciliarsi e ritrovare la fiducia dopo i recenti disordini civili che hanno sconvolto il Campidoglio statunitense.

In un breve video messaggio pubblicato giovedì sera, Trump ha informato gli americani che sta ora rivolgendo la sua attenzione a garantire una «transizione del potere fluida e ordinata» verso la nuova amministrazione che verrà inaugurata il 20 gennaio.

Il messaggio è arrivato alcune ore dopo che il Congresso ha certificato i voti del Collegio Elettorale, decretando così la vittoria dell’ex vicepresidente Joe Biden in una sessione congiunta a dir poco tumultuosa. Infatti, a circa un ora e mezza dall’inizio della sessione, un gruppo di manifestanti ha fatto irruzione nell’edificio del Campidoglio sventolando bandiere americane e pro-Trump. Il caos ha causato almeno quattro morti e decine di agenti di polizia feriti, secondo quanto riferito dalla polizia di Washington.

«Questo momento richiede guarigione e riconciliazione – ha affermato Trump nel suo messaggio – Il 2020 è stato un periodo difficile per la nostra gente, una minacciosa pandemia ha sconvolto la vita dei nostri cittadini, ha isolato milioni di persone nelle loro case, ha danneggiato la nostra economia e ha causato innumerevoli vittime. Sconfiggere questa pandemia e ricostruire la più grande economia della terra richiederà la collaborazione di tutti noi. Richiederà una rinnovata enfasi sui valori civici del patriottismo, della fede, della carità, della comunità e della famiglia. Dobbiamo rivitalizzare i sacri legami di amore e di lealtà che ci legano come un’unica famiglia nazionale».

Il presidente ha anche condannato gli atti di violenza che si sono verificati durante le proteste che hanno interrotto la sessione congiunta del Congresso. I parlamentari sono stati costretti a sospendere le loro sedute e a rifugiarsi al sicuro mentre la polizia e le forze di sicurezza cercavano di riprendere in mano la situazione.

«Come tutti gli americani, sono indignato dalla violenza, dall’illegalità e dal caos – ha sottolineato Trump – Ho immediatamente dispiegato la Guardia Nazionale e le forze dell’ordine federali per mettere in sicurezza l’edificio ed espellere gli intrusi […] L’America è e deve sempre essere una nazione di legge e ordine. I manifestanti che si sono infiltrati nel Campidoglio hanno profanato la sede della democrazia americana».

Il presidente ha anche dichiarato che le persone che hanno infranto la legge dovranno «pagare», aggiungendo che coloro che hanno commesso violenze e distruzioni «non rappresentano il nostro Paese».

Infine Trump ha dichiarato: «Abbiamo appena vissuto un’elezione intensa e le emozioni sono forti. Ma ora bisogna raffreddare gli animi e ripristinare la calma».

È stata colpa di Trump?

Alcuni media, parlamentari, ex funzionari e altri critici hanno dato la colpa a Trump per l’incidente di mercoledì. Questo perché prima che iniziasse la seduta del Congresso, il presidente ha tenuto un discorso davanti ai manifestanti radunati a Washington D.C., duranti il quale ha ribadito le sue accuse di irregolarità e brogli elettorali e la sua insoddisfazione per il comportamento della stampa e di molti parlamentari.

Quando i manifestanti hanno iniziato a spostarsi verso il Campidoglio, però, Trump ha scritto diversi post su Twitter esortando i suoi sostenitori a rimanere pacifici. E in seguito ha pubblicato un video, che è stato poi rimosso da Twitter, dove invitava i suoi sostenitori a «andare a casa adesso».

Il portavoce della Casa Bianca, Kayleigh McEnany, ha dichiarato nella serata di mercoledì che il Presidente aveva autorizzato l’intervento della Guardia Nazionale per far rientrare i disordini al Campidoglio degli Stati Uniti.

Ad ogni modo, il leader della maggioranza al Senato Mitch McConnell (R-Ky.) ha annunciato che gli eventi di mercoledì hanno innescato un riesame dei protocolli di sicurezza del Campidoglio che hanno consentito l’irruzione: «La giornata di ieri ha rappresentato un massiccio fallimento delle istituzioni, dei protocolli e della pianificazione che dovrebbero proteggere il primo organo del nostro governo federale. Ora si deve svolgere un’indagine minuziosa e una revisione approfondita e devono seguire cambiamenti significativi». Nel suo comunicato, Mc Connell ha anche precisato che sono già iniziate delle discussioni bipartisan nelle commissioni di supervisione e di leadership del Congresso.

Secondo Michael Sherwin, procuratore distrettuale di Washington D.C., nel giro di 36 ore sono state incriminate 55 persone, per lo più in relazione all’irruzione nel Campidoglio degli Stati Uniti.

 

Articolo in inglese: Trump Calls for ‘Healing and Reconciliation’ Following Unrest at US Capitol

 
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