Samsung reagisce ai furti di tecnologia cinesi

In un clima di crescente tensione tra la Corea del Sud e la Cina, Samsung ha attirato l’attenzione ritirandosi dal Mobile World Congress di Shanghai per la prima volta in sei anni e avviando la sua prima causa per brevetti contro la società cinese Boe. Le mosse arrivano sulla scia delle ripetute accuse di furto di tecnologia da parte della Cina nei confronti della tecnologia di Samsung.

Il 26 giugno Samsung Display ha compiuto un passo decisivo, avviando una causa per violazione di brevetto contro BOE Technology Group Co., Ltd. (Boe), principale azienda cinese di display. L’azione legale, depositata presso il Tribunale del Distretto Orientale del Texas, afferma che Boe si è appropriata illegalmente di quattro tecnologie brevettate di Samsung per i display a diodi a emissione di luce organica (Oled), presenti nell’iPhone 12.

Questa azione legale segna la prima causa di Samsung contro Boe in materia di brevetti, dopo i ripetuti avvertimenti contro l’appropriazione non autorizzata della tecnologia di Samsung.

Boe è una società pubblica con sede nella zona di sviluppo economico e tecnologico Yizhuang di Pechino e il suo impero commerciale comprende display, sensori, sistemi intelligenti e servizi sanitari.

Nella causa, Samsung Display ha esposto le proprie rimostranze, affermando che Boe ha violato i diritti di brevetto dell’azienda vendendo pannelli identici a quelli che Samsung Display ha utilizzato per l’iPhone 12 nel mercato statunitense.

Questo contenzioso estende la faida legale in corso tra Samsung Display e Boe, emersa lo scorso anno.

Nel maggio 2022, Samsung Display aveva inviato a Boe un avviso di violazione di brevetto, seguito da una denuncia presso la Commissione internazionale per il commercio (Itc) contro 17 grossisti di componenti statunitensi nel dicembre dello stesso anno.

Samsung ha cercato di vietare l’uso di componenti e pannelli display contraffatti presumibilmente basati sui suoi sofisticati brevetti Oled, tra cui quello sulla tecnologia ‘Diamond Pixel’.

Il provvedimento è stato motivato dal fatto che i negozi di riparazione di smartphone statunitensi hanno utilizzato sia pannelli Samsung Display originali sia prodotti cinesi contraffatti per sostituire i pannelli Oled dell’iPhone 12. La società ha chiesto al tribunale statunitense di vietare l’uso di componenti e pannelli di visualizzazione contraffatti. L’azienda ha inoltre chiesto al tribunale statunitense di vietare a 17 grossisti statunitensi di componenti per smartphone di importare negli Stati Uniti i componenti e pannelli contraffatti che utilizzano la tecnologia brevettata da Samsung.

Di fronte a questa situazione sfavorevole, nel maggio di quest’anno Boe ha risposto presentando una contro-denuncia contro l’ente legale cinese di Samsung Display e Samsung Electronics. La causa, depositata presso un tribunale di Chongqing, in Cina, ha accusato Samsung Display di aver plagiato la sua tecnologia per i pannelli di visualizzazione Oled.

L’opinione pubblica sudcoreana suggerisce che Samsung Display, stanca dei presunti atti di furto del Pcc, abbia deciso di vendicarsi con una controdenuncia.

Una donna guarda gli accessori del Samsung Galaxy Z Flip4 esposti su una parete durante un evento di anteprima per i media del nuovo negozio principale di Samsung Electronics nel distretto di Gangnam a Seoul il 28 giugno 2023. (Jung Yeon-je/AFP via Getty Images)
Una donna guarda gli accessori del Samsung Galaxy Z Flip4 esposti su una parete durante un evento di anteprima per i media del nuovo negozio principale di Samsung Electronics nel distretto di Gangnam a Seoul il 28 giugno 2023. (Jung Yeon-je/AFP via Getty Images)

Perdite significative

La presunta operazione di furto globale di tecnologia da parte di Pechino sta creando scompiglio in tutto il mondo e la Corea del Sud, una potenza dell’industria elettronica, sta sopportando il peso del suo assalto. Samsung Electronics, leader mondiale nei semiconduttori e nei pannelli di visualizzazione Oled, si sta quindi sforzando di proteggere la propria tecnologia.

Un recente furto di tecnologia su larga scala da parte di Pechino, che si è rivelato di notevole danno per la Corea del Sud, esemplifica la gravità della situazione: a metà giugno, l’ufficio del procuratore distrettuale di Suwon della Corea del Sud ha intentato una causa contro un ex dirigente di Samsung Electronics, di nome Choi, per aver presumibilmente rubato i dati di progettazione di una fabbrica di semiconduttori di Samsung Electronics e aver tentato di costruire una replica in Cina. Choi, 65 anni, veterano dell’industria tecnologica sudcoreana, avrebbe ricevuto circa 360 milioni di dollari dal governo di Chengdu per fondare una società di semiconduttori in Cina, assumendo oltre 200 persone chiave da Samsung Electronics e SK Hynix.

In passato Choi era stato elogiato con titoli per la sua innovazione, il suo approccio pratico e la sua dedizione 24 ore su 24. Questa volta, però, il governo che lo ha onorato come eroe tecnologico nazionale lo accusa di spionaggio industriale su larga scala.

I procuratori hanno descritto l’imputato in un comunicato come «un indiscusso massimo esperto nazionale nella produzione di semiconduttori».

«I dati, che Samsung Electronics ha ottenuto in oltre 30 anni di ricerca e sviluppo, hanno un valore che va dai 300 miliardi ai trilioni di won (tra i 200 milioni, e i miliardi di euro). Non si tratta solo di un segreto commerciale dell’azienda, ma anche di una tecnologia centrale nazionale», hanno dichiarato i procuratori.

Secondo il Servizio di Intelligence Nazionale della Corea del Sud, l’entità stimata delle perdite dovute alle fughe all’estero di tecnologia industriale rivelate dal 2018 al 2022 è di circa 25 mila miliardi di won (17 miliardi e 600 milioni di euro).

In un altro incidente di alto profilo del 2018, l’ufficio del procuratore distrettuale di Suwon ha intentato una causa contro 11 dipendenti del fornitore Samsung, Toptec, per aver presumibilmente creato società prestanome per vendere la tecnologia degli schermi pieghevoli Oled di Samsung a quattro società cinesi, tra cui Boe. La tecnologia sarebbe stata il culmine di sei anni di ricerca da parte di Samsung con un investimento di oltre 150 miliardi di won (circa 117 milioni di euro)

Secondo un articolo di Nikkei Aisa del 2021, il produttore cinese di pannelli Boe aveva circa 120 sudcoreani che lavoravano nei suoi stabilimenti e laboratori, tra cui oltre 50 ex ingegneri Samsung che guidavano lo sviluppo di pannelli Oled per Apple. Boe avrebbe acquisito molti ingegneri di Samsung tra il 2015 e il 2016, quando l’azienda sudcoreana ha sofferto di scarsi guadagni.

I rapporti presentati dal National Intelligence Service (Nis) alla National Assembly indicano che, nei cinque anni precedenti fino al 2019, il 67% delle fughe di tecnologia intercettate dalla Corea del Sud sono state ricondotte alla Cina, e molte di esse hanno riguardato semiconduttori, display, ingegneria navale e altri settori vantaggiosi delle imprese sudcoreane, secondo quanto ha riferito Global Biz.

Boicottaggio del Mobile World Congress di Shanghai

Mentre Samsung Display intenta una causa per violazione di brevetto contro Boe negli Stati Uniti, il regime cinese ospita la World Mobile Communications Exhibition di Shanghai (Mwc Shanghai 2023). Nonostante la coincidenza con il 10° anniversario dell’evento, che si tiene dal 28 al 30 giugno, diverse importanti multinazionali, tra cui Samsung, Nokia, Ericsson, Qualcomm e Intel, si sono astenute dal partecipare.

Il South China Morning Post ha riportato che Samsung, un partecipante regolare dal 2017, si è astenuta quest’anno per motivi sconosciuti. È interessante notare che Samsung ha mantenuto uno stand all’esposizione Mwc di Shanghai nel 2021, nonostante la pandemia Covid-19. All’inizio di quest’anno, Samsung è stata uno dei principali espositori e sponsor del Mwc di Barcellona, la più grande fiera del settore mobile al mondo.

Li Yuanhua, esperto di Cina ed ex professore associato di storia dell’educazione presso la Capital Normal University di Pechino, ha riferito a Epoch Times il 3 luglio che l’astensione di Samsung dal Mwc Shanghai 2023, un evento organizzato da Pechino, è probabilmente una risposta diretta al presunto furto di tecnologia da parte di Boe.

«I chip e i display di Samsung venivano esportati in Cina in grandi quantità, ma Pechino ha rubato la sua tecnologia, ha iniziato a produrli internamente e ha smesso di importarli, danneggiando direttamente le entrate di Samsung», ha dichiarato Li. «La causa intentata da Samsung contro Boe indica un cambiamento nella tolleranza verso queste pratiche».

 

Articolo inglese: Samsung Fights Back Against Beijing’s Tech Theft, Sues Chinese Firm Boe Over Patent Infringement

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