Rossi-Marquez, team coordinator Michele Conti: un evento mediatico

Il team coordinator dell’italo svizzera MTR MotoGP team Michele Conti, parla di Sepang. La direzione gara ha deciso tre punti di penalizzazione a Rossi per aver violato l’art.1.21.2 del regolamento, che fa riferimento al mantenere una guida «responsabile» che non causi pericolo agli altri piloti. Rossi, secondo la Direzione Gara, sarebbe di proposito andato largo alla curva 14 costringendo Marquez all’esterno, «col quale è entrato in contatto causandone la caduta».

Un commento su quello che è accaduto a Sepang tra Rossi e Marquez

«I commenti hanno passato ogni limite diciamo, soprattutto veder commentare chi non dovrebbe commentare; è diventato più un evento mediatico che un fatto sportivo, secondo me si è passato il limite anche del buon senso su quello che dovrebbe essere la comunicazione. L’unica cosa positiva è che sta parlando di motociclismo anche il panettiere del paese [sorride, ndr], per il resto si sperava che fosse per altri motivi ma se deve essere così va bene, nel senso che molta gente non sa quello che sono le corse, e con i social network da una parte stanno veramente esagerando, dall’altra sono uscite fuori anche molte vignette simpatiche, però dobbiamo ricordarci comunque che stiamo parlando di un campionato del mondo, di sport, e si sta passando forse un po’ la riga. Quello che doveva succedere forse erano delle decisioni diverse da parte della direzione gara, verso tutta la gara: verso Rossi, verso Marquez, verso Lorenzo (che ha contestato la direzione gara), tante cose successe che bisognava gestire in modo diverso».

Dal punto di vista tecnico, cosa è accaduto?

«Il problema è che purtroppo bisogna aver chiari i regolamenti: c’è stata una condotta di gara strana di Marquez, e di conseguenza si è vista una reazione forse eccessiva di Valentino. Ma io penso sia stata poi la sfortuna che ha fatto cadere Marquez, perché sicuramente uno come Valentino Rossi non pensa neanche minimamente di poter far cadere l’altro pilota. C’è stato un contatto strano, di cui Marquez ha continuato la traiettoria che forse avrebbe potuto evitare, e di conseguenza il tocco del manubrio e forse della leva del freno di Marquez lo ha fatto cadere; basterebbe far vedere le telemetrie delle moto per vedere cosa è successo realmente. Intanto dal mio personale giudizio quello che è stato il movimento della gamba di Valentino non è stato intenzionale, perché si può vedere bene che c’è stato un primo contatto da parte di Marquez, e la reazione naturale a un contatto con un altro pilota è quella, come è stato, di allontanare con la gamba, come in altre situazioni quando c’è un contatto tra due piloti si allargano i gomiti per non agganciarsi con le moto; la sfortuna vuole che Marquez è caduto e di conseguenza adesso se ne parla».

La tattica di Marquez era quella di sorpassare Rossi per poi rallentarlo?

«Questo è quello che dice Valentino e che sembrerebbe dai tempi: Marquez ne aveva comunque di più e sembra che abbia voluto a tutti i costi dar fastidio a Valentino, poi purtroppo nella testa delle persone non si può ancora andare; Marquez dice il contrario ma analizzando i fatti si potrebbe parlare per anni di queste cose».

Dal punto di vista del regolamento è ammesso quello che ha fatto Marquez?

«Dal punto di vista del regolamento uno può fare quello che vuole durante la gara, uno può considerare una tattica di gara di aspettare, farsi passare, farsi ripassare, nel regolamento non si dice che tu devi andare sempre al tuo 100 per cento, anche tutti i sorpassi che ci sono stati nessuno li vieta, anzi, tra virgolette sarebbe quello il bello delle gare. Il fatto è che analizzando i tempi, quando Marquez sorpassa Valentino, poi rallenta, vuol dire che sicuramente lo aspetta e lo attende, non si sa se è perché voleva dargli fastidio, se voleva risparmiar le gomme… Son tante le ipotesi, perché ovviamente Marquez non ammetterà mai qualcosa che potrebbe dargli contro».

Correrà Valentino a Valencia?

«Io credo che al 99 per cento sarà presente, sicuramente a caldo i pensieri viaggiano molto più in fretta anche perché c’è un’adrenalina abbastanza particolare in gara e post gara, quindi deve metabolizzare tutto quello che è successo. Vedremo: dovrà partire ultimo, perché per regolamento con questi tre punti persi sulla patente, sulla licenza, più il punto precedente, con 4 punti dovrà partire ultimo, vedremo cosa succede, se piove sarà da ridere».

Riguardo a quella notizia che alcuni piloti vorrebbero far passare avanti Valentino a Valencia?

«Penso che siano più voci da Facebook che fatti reali, perché ormai anche lì, i commenti sono abbastanza allucinanti dal mio punto di vista, dovrebbero mettere i commenti a pagamento così sarebbero tutti più ponderati nelle parole».

Cosa ci dici del tuo pilota, Fabio Di Giannantonio?

«Con Di Giannantonio abbiamo finito secondi il campionato italiano per tre punti, siamo stati in testa quasi per tutto il campionato e purtroppo l’ultimo weekend al Mugello avevamo una doppia gara, gara 1 sabato e gara 2 domenica, e nella gara di sabato abbiamo avuto un problema elettrico alla moto e c’è stato il ritiro, che è stato molto pesante, e la domenica c’è stata una gara incredibile… Incredibile, bellissima, tra Di Giannantonio e Bezzecchi che si giocavano il titolo, avrebbe vinto il campionato chi arrivava prima, e ha vinto Bezzecchi, purtroppo per via di una moto onestamente superiore. Ho dovuto fare tutti i nostri complimenti a Di Giannantonio perché ha guidato e ha dimostrato di avere una guida incredibile ma sul rettilineo non c’era niente da fare, pagavamo quasi 15 km/h di velocità massima, contro una Mahindra praticamente ufficiale, e non c’è stato nulla da fare, si è difeso come ha potuto e ha dimostrato di averne sicuramente di più, però è stato come non si sperava. Comunque siamo contenti anche se abbiamo finito secondi, l’anno scorso avevamo vinto con Pagliani, ma è stata comunque una bellissima gara, da vedere».

 

 

 
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