Persecuzione Falun Gong, conduttore radio muore in carcere a 30 anni

Di Dorothy Li

Sulle labbra, ancora segnate dal sangue secco, i segni della violenza. Il petto ricoperto di lividi e cicatrici, le gambe martoriate.
«Il mio amico è stato picchiato a morte nella prigione del Partito Comunista Cinese. Si chiama Pang Xun, 30 anni, un giovane molto solare e bello», ha twittato di recente un utente, postando il video del corpo di Pang.

Pang Xun in un giorno di lavoro

Il video del cadavere del ragazzo, la cui autenticità è stata confermata in seguito da Epoch Times, fa immaginare le violenze subite dal giovane in una prigione cinese.

Pang Xun, un conduttore radiofonico e praticante del Falun Gong, è morto nelle prime ore del mattino del 2 dicembre 2022, mentre scontava una pena detentiva puramente a causa del suo credo (perseguitato in Cina) nel sud-ovest della Cina, secondo quanto riferisce una persona molto vicina all’uomo. Pang è stato arrestato nel luglio 2020 per la sua fede nel Falun Gong.

I parenti di Pang pretendono ora spiegazioni dalle autorità del carcere di Leshan, nella provincia di Sichuan, sulle cause della morte del loro caro; vorrebbero che sia eseguita sul corpo un’autopsia indipendente, secondo quanto riferito dalla fonte, che ha parlato a condizione di anonimato per timore di ritorsioni da parte del regime comunista.

I funzionari della prigione hanno attribuito la morte del giovane a ‘ipertiroidismo’. Nonostante le ripetute telefonate, non è stato possibile contattare la prigione di Leshan per avere un commento.
Ma i numerosi lividi che ricoprono il corpo di Pang rendono una tale affermazione priva di fondamento e non convincono nessuno, soprattutto alla luce della persecuzione del Falun Gong in Cina.

«Era imprigionato perché praticava il Falun Gong […] questo non è assolutamente un motivo per cui il Partito Comunista Cinese possa ucciderlo!», ha scritto il suo amico.

veglia Falun gong
Praticanti del Falun Gong partecipano a una veglia a lume di candela per commemorare il 20° anniversario della persecuzione del Falun Gong in Cina, sul prato ovest del Campidoglio americano il 18 luglio 2019. (Samira Bouaou/The Epoch Times)

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una pratica spirituale che consiste in insegnamenti morali basati sui principi di verità, compassione e tolleranza, insieme a una serie di esercizi meditativi. Da quando è stata introdotta in Cina nel 1992, la pratica ha attratto persone di ogni estrazione sociale, dai funzionari di alto rango agli abitanti dei villaggi rurali, portando a una stima di 70-100 milioni di aderenti in tutto il Paese verso la fine del decennio.

La sua crescente popolarità, tuttavia, è stata considerata dal regime comunista come una minaccia al suo controllo sulla società. Nel 1999, l’allora leader del Partito Comunista Cinese (Pcc) Jiang Zemin ha ordito una campagna a tappeto per sradicare il Falun Gong, con il risultato che milioni di praticanti vengono ancora rinchiusi in strutture di detenzione, dove subiscono il lavaggio del cervello, la tortura e persino l’uccisione per i loro organi.

Morte improvvisa e richieste di autopsia

Dopo oltre due decenni di persecuzione, gli abusi non sono diminuiti. L’anno scorso, almeno 7.331 aderenti al Falun Gong sono stati molestati, arrestati e sono ora imprigionati in varie strutture; nello scorso anno sono state accertate almeno 172 morti, secondo Minghui, un sito web con sede negli Stati Uniti dedicato a documentare la persecuzione del Falun Gong. Ma questa cifra è probabilmente solo la punta dell’iceberg, data la pesante censura delle notizie in Cina.

Intorno alle 8 del mattino del 2 dicembre 2022, ora locale, i genitori di Pang hanno ricevuto una telefonata: il loro figlio imprigionato era in condizioni critiche.

Ma meno di due ore dopo, mentre i parenti di Pang si stavano precipitando alla prigione di Sichuan, che dista oltre 800 chilometri dalla loro casa nella provincia di Hunan, sono stati informati che Pang era morto, secondo quanto ha riferito la fonte.

Con questa morte improvvisa, i parenti e gli amici di Pang si sono insospettiti, dato che Pang era in buona salute prima della sua incarcerazione.

«Pang Xun deve essere stato picchiato, perché durante l’ultima visita erano visibili dei grossi lividi», ha riferito la fonte, descrivendo l’aspetto di Peng durante una visita alla prigione sei mesi prima della sua morte.

La famiglia di Pang ha chiesto personalmente a un odontologo forense di Pechino di accompagnarli alla prigione. Ma il 3 dicembre, quando finalmente sono arrivati nella città di Leshan, le autorità carcerarie hanno rifiutato di permettere all’odontologo di vedere il corpo di Pang.

Inoltre, i funzionari hanno detto loro che Pang doveva essere cremato entro 10 giorni.

I genitori e la zia di Pang, che sono riusciti a esaminare i resti del ragazzo, sono rimasti scioccati nel vedere un gran numero di piaghe sul suo petto, sulla spalla, sulla schiena, sulla vita e sulle gambe. «Il corpo di Pang Xun, proprio come mostra il video, era coperto di lividi», riferisce ancora il conoscente.

«Naturalmente le famiglie chiedono spiegazioni», ha aggiunto la fonte. I parenti di Pang non vogliono cremarlo prima di aver ottenuto un’autopsia indipendente, ha fa sapere la fonte, aggiungendo che hanno chiesto aiuto agli avvocati per i diritti umani.

Pang Xun

Pang lavorava come conduttore radiofonico presso la Sichuan Radio And Host, una radio locale, dopo essersi laureato presso l’Università di Comunicazione della Cina, la più importante università di radiodiffusione del Paese.

«È molto puro e solare», ha raccontato la fonte, che conosceva Pang dai tempi dell’università, parlando di lui ancora al presente. Ha voluto sottolineare che Pang era diverso da quanto sostenuto dalla propaganda del Pcc.

Il Pcc ha infatti lanciato una vasta campagna di propaganda volta a demonizzare il Falun Gong e i suoi praticanti, col fine di ottenere il sostegno dell’opinione pubblica cinese per la persecuzione. La disinformazione è stata diffusa persino attraverso il sistema educativo e i media statali.

Per contrastare i diffamatori del regime, i praticanti del Falun Gong hanno formato una massiccia resistenza pacifica per denunciare la persecuzione della pratica spirituale. La resistenza pacifica consiste nel distribuire materiale informativo sulla pratica e sulla persecuzione e nel parlare direttamente con i cittadini ingannati dalla propaganda del Partito.

Nel luglio 2020, mentre Pang affiggeva manifesti informativi insieme a un’altra praticante del Falun Gong, un’anziana signora, la polizia li ha individuati attraverso le telecamere di sorveglianza.

Il 27 luglio, Pang è stato arrestato.

Pang è stato poi condannato a cinque anni di carcere per la sua pratica ed è stato mandato nella prigione Jiazhou di Leshan, una delle prigioni più brutali del Paese per gli aderenti al Falun Gong, secondo un articolo di Minghui.

Articoli precedenti sul sito web hanno descritto le condizioni terribili della prigione di Jiazhou. Gli ex prigionieri di coscienza hanno raccontato di essere stati frequentemente picchiati, di aver subito scosse elettroniche, di essere stati costretti a stare in piedi per oltre 12 ore al giorno per diversi giorni e di aver avuto meno di 15 secondi per consumare i pasti. Le guardie spruzzavano anche acqua al peperoncino nel naso e negli occhi e impedivano loro di lavarsi il viso.

Il 12 febbraio, un caro amico di Pang ha condiviso su Twitter le foto del giovane mentre insegna ai bambini in una classe: «È la persona più semplice e gentile che conosca».

«Purtroppo la sua giovane vita è finita per sempre all’inizio di dicembre, nella prigione del Pcc», ha aggiunto.

Il calvario di Pang ha scatenato l’indignazione online.

«”È tragico. [Il Pcc, ndr] tratta le persone come spazzatura. Chi osa essere sicuro che questo tipo di tragedia non accadrà a noi? Più ci penso e più ho paura», ha commentato un utente su Twitter.

 

Articolo in inglese: 30-Year-Old Chinese Radio Host Dies in Prison After Being Jailed For His Belief

 
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