L’economia in declino porta il Pcc ad addolcire i toni

Il nuovo ministro degli Esteri della Cina Qin Gang sta dimostrando al pubblico uno stile diplomatico ‘soft’ che è palesemente estraneo al tono predatorio dei suoi recenti predecessori.

I critici ritengono che il netto cambiamento nell’approccio del Partito Comunista Cinese (Pcc) alla politica estera potrebbe essere un tentativo da parte dell’amministrazione di Xi Jinping di affrontare l’attuale recessione, andando in punta di piedi con gli Stati Uniti per evitare la vergogna di essere completamente isolati dal punto di vista economico e tecnologico.

L’economia cinese è da lungo tempo intrappolata in una dilemma e adesso è affondata nel suo punto più basso, secondo l’opinione di Frank Tian Xie, presidente della John M. Olin Palmetto e professore di economia all’University of South Carolina Aiken.

«Il Pcc non ha alcun modo di ritirarsi se non quello di alterare la sua diplomazia da guerriero-lupo», ha affermato Xie.

Il nuovo 56enne ministro degli Esteri sarà promosso a leader di livello statale nel Consiglio di Stato alle ‘due sessioni’ del Partito il prossimo marzo, secondo un articolo del 21 gennaio di Sing Tao Daily con sede a Hong Kong.

Qin è stato eletto dal Comitato Centrale al Ventesimo Congresso del Partito nell’ottobre 2022, quando Xi ha ristabilito il suo terzo ‘mandato’ come leader del Pcc. Due mesi dopo, Qin è susseguito a Wang Yi come nuovo ministro degli esteri della Cina.

La nuova posizione diplomatica del Pcc

In una brusca inversione di marcia rispetto alla precedente diplomazia bellicosa, il modo di fare di Qin sembra essere atto a promuovere un tono più amichevole, con il suo ‘profilo basso’ e la sua ‘morbidezza’, come osservato dai media esteri alla fine dello scorso anno.

Il 4 gennaio, il Washington Post ha pubblicato un articolo di Qin mentre abbandonava il suo incarico come ambasciatore della Cina per gli Stati Uniti e ritornava in patria come nuovo ministro degli Affari Esteri. Qin ha affermato di aver costruito delle«solide relazioni lavorative» con i funzionari degli Usa, tali da poter gestire efficacemente questioni spinose come Taiwan.

Lo schieramento del Pcc con la Russia, quando ha lanciato la sua guerra contro l’Ucraina, e le sue mosse militanti verso Taiwan, hanno suscitato forti preoccupazioni nella comunità internazionale sulla sicurezza dell’isola.

Qin ha scritto che «Le relazioni Cina-Usa non dovrebbero essere un gioco a somma zero in cui una parte supera l’altra o una nazione prospera a scapito dell’altra. Il mondo è abbastanza grande perché la Cina e gli Stati Uniti prosperino».

L’approccio soft di Qin è stato anche esposto durante una partita di Nba, in cui la federazione ha riprodotto un video preregistrato dal funzionario cinese per gli auguri del Nuovo Anno Cinese. Il suo messaggio ha quindi raggiunto centinaia di migliaia di persone il 21 gennaio. Secondo Xie, questo è un esempio dell’influenza del Pcc su organizzazioni come la Nba in cambio dell’accesso concesso al mercato cinese.

«Xi, dovendo affrontare svariati guai interni, esteri ed economici, ha bisogno di calmare le tensioni con gli Stati Uniti ed i suoi alleati nella speranza che questi Paesi abbassino la guardia verso gli obiettivi espansionistici del Pcc», ha spiegato Xie.

Xi si vuole basare sulla diplomazia degli eufemismi e dei gesti miti di Qin per raggiungere ciò. «[Il Pcc] deve abbassarsi per alleggerire la pressione dagli Stati Uniti», ha aggiunto.

Qin ha rimpiazzato Cui Tiankai come undicesimo ambasciatore della Cina per gli Stati Uniti nel luglio 2021.

Portavoce del Ministro degli Affari Esteri Zhao Lijian prende una domanda all’incontro stampa quotidiano a Pechino, 8 aprile 2020. (AFP via Getty Images)
Il portavoce del ministro degli Affari Esteri Zhao Lijian all’incontro quotidiano con la stampa a Pechino, 8 aprile 2020. (AFP via Getty Images)

Tuttavia, la nuova posizione diplomatica ‘soft’ di Qin non segnala nessun cambiamento sostanziale nella politica estera del Pcc.

Quando gli è stato domandato a riguardo della riallocazione dell’ex portavoce, Zhao Lijian, il ministro degli Esteri ha dichiarato il 10 gennaio che è stato «in accordo con le necessità del suo lavoro», ribadendo che la politica estera della Cina rimane invariata.

Simbolo della diplomazia del Pcc da lupo guerriero, Zhao non è apparso in pubblico da inizio dicembre dello scorso anno.

La diplomazia ‘morbida’ deriva da un’economia debole

Oltre a Qin, il vicepresidente Liu He ha dichiarato al World Economic Forum il 17 gennaio che «le porte della Cina saranno solo aperte sempre di più» accogliendo «molti investimenti stranieri».

Xie crede che il declino economico della Cina potrebbe essere uno dei principali motivi per cui il Pcc ha adottato un atteggiamento più mite verso gli Stati Uniti.

«L’economia cinese lenta, insieme alla guerra tra Russia e Ucraina e il blocco degli Usa sui prodotti cinesi ad alta tecnologia, ha lasciato il Pcc a scontrarsi con dei venti contrari senza precedenti nell’ambito globale», ha precisato Xie.

Altri elementi critici sono state le politiche irrazionali ‘zero-Covid’ del Pcc, che hanno spinto l’economia cinese indietro di 20 anni al livello in cui era prima che la Cina si unisse al Wto.

«In questo caso il Pcc ha un bisogno disperato di capitali Usa e dei suoi mercati», ha aggiunto Xie.

Decrescita economica

L’economia cinese sta continuando il suo declino a spirale. Secondo i dati rilasciati dall’Ufficio Statistiche il 18 gennaio, le vendite totali al dettaglio dei beni di consumo sociali sono cadute del 0.2 percento nel 2022 rispetto all’anno precedente, compreso un ribasso del 1.8 lo scorso dicembre in confronto all’anno prima.

In aggiunta, il settore immobiliare, un importante motore dell’economia nazionale, è rimasto in declino nel 2022. Dati ufficiali rilasciati il 17 gennaio indicano che il 2022 ha visto una caduta del 10 percento negli investimenti immobiliari e una riduzione del 9.5 in investimenti residenziali.

Le costruzioni di case sono diminuite del 7.2 nel 2022 paragonate all’anno prima. La quantità di aree per la costruzione di abitazioni recentemente progettate è diminuita ancora di più: del 39.4 su base annua; le costruzioni residenziali sono diminuite del 39.8. In termini di vendite, le proprietà commerciali si sono ridotte del 26.6 percento nel 2022, mentre le vendite delle proprietà residenziali sono diminuite del 28.3 percento.

Tuttavia, i dati ufficiali della Cina non sono attendibili, data la storia di falsificazione dei numeri del Pcc per ingannare il pubblico. In questo momento, è probabile che i dati ufficiali stiano oscurando il fatto che l’intera economia è in recessione.

Un esempio recente è che il Pil della Cina è cresciuto del 2.9 percento tra il 2022 e 2021, nel quarto trimestre del 2022, in base a quanto pubblicato dall’Ufficio Statistiche della Cina – una cifra dello 0.4 maggiore di quella nel secondo trimestre.

Ji Da, esperto sulla Cina che risiede negli Usa ha messo in discussione l’accuratezza dei dati ufficiali, riferendo ad Epoch Times il 25 gennaio che nel secondo trimestre del 2022, solo la città di Shanghai era in quarantena, mentre a ottobre, vi era in pratica una rotazione di lockdown per tutta la Cina che è durata fino al 7 dicembre, quando il Partito Comunista ha revocato la sua politica zero-Covid.

Nel quarto trimestre, ancora più attività commerciali nelle città e nelle regioni hanno terminato le operazioni.

«Come è possibile?» ha domandato Ji, riferendosi al fatto che il Pil ufficiale sarebbe in crescita. Non c’è che da concludere che i dati siano falsi.

 

I punti di vista espressi in questo articolo sono le opinioni dell’autore e non riflettono necessariamente quelli di Epoch Times.

Articolo inglese: Deteriorating Economy Sees China Adopt Softer Diplomatic Tone

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