Asteroide 2013 TX68, remota la possibilità d’impatto sulla Terra

Gli astronomi stanno seguendo il piccolo asteroide di circa 30 metri di diametro 2013 TX68: due anni fa ha sfrecciato tranquillamente a una distanza di circa 2 milioni di chilometri, ma il 5 marzo si avvicinerà alla Terra con traiettoria indefinita, e per il 28 settembre 2017 esiste una remota possibilità d’impatto col nostro pianeta.

«Durante il prossimo avvicinamento del 5 marzo, l’asteroide 2013 TX68 potrebbe volare a 14 milioni di chilometri dalla Terra, con uno scarto di 17 mila chilometri. La variazione delle possibili distanze di massimo avvicinamento è dovuta alla vasta gamma di possibili traiettorie di questo oggetto», ha comunicato la Nasa il 2 febbraio.

L’asteroide è stato scoperto dai ricercatori del progetto Catalina Sky Survey il 6 ottobre 2013, mentre si avvicinava alla Terra sul lato notturno. Dopo tre giorni di monitoraggio, l’asteroide è passato nel cielo diurno e non è stato possibile osservarlo. Poiché non è stato tracciato per molto tempo, gli scienziati non possono prevedere la sua orbita intorno al Sole in modo preciso: «L’orbita di questo asteroide è molto incerta, e sarà difficile prevederla», ha detto Paul Chodas, direttore del Centro di Studio di Oggetti Vicini alla Terra (Cneos), spiegando che si aspetta di osservarlo con i telescopi quando volerà davanti a noi il prossimo mese.

Gli scienziati del Cneos presso il Laboratorio di Propulsione di Pasadena, in California, hanno identificato una possibilità estremamente remota che questo piccolo asteroide possa colpire la Terra durante l’avvicinamento del 28 settembre 2017, con una probabilità di non più di una su 250 milioni. Altre due date ‘preoccupanti’ per gli astronomi della Nasa sono nel 2046 e 2097, quando il 2013 TX68 tornerà a passare intorno al Sole, ma con una probabilità ancora più bassa d’impatto.

Per tranquillizzare la popolazione, Paul Chodas ha detto che «le possibilità di collisione durante una delle tre future date di avvicinamento sono troppo esigue per essere di qualsiasi preoccupazione reale». E ha inoltre aggiunto: «Mi aspetto eventuali osservazioni future per ridurre ulteriormente questa probabilità».

In confronto all’asteroide che si è disintegrato nell’atmosfera sopra Chelyabinsk, in Russia, tre anni fa, causando più di 1000 feriti di cui molti gravi, l’asteroide 2013 TX68 è più grande, «Se un asteroide delle dimensioni del 2013 TX68 dovesse entrare nell’atmosfera terrestre, probabilmente produrrebbe una raffica d’aria di circa due volte l’energia di quello caduto a Chelyabinsk», ha informato la Nasa.

Nel seguente video, il momento d’impatto del meteorite di Chelyabinsk:

L’astronomo e ricercatore russo Leonid Elenin ha spiegato su un social media che sarà possibile chiarire l’orbita più precisa dell’asteroide uno o due giorni prima del 5 marzo, con una visibilità molto migliore rispetto a quello esploso su Chelyabinsk. Per lo scienziato russo «è più probabile che la distanza [del 2013 TX68, ndr] sarà di 500 mila chilometri dalla Terra». Tutti e due gli asteroidi si avvicinano alla Terra dopo aver orbitato intorno al Sole. Il problema è che «sono troppo piccoli e viaggiano a grande velocità».

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