Lasciate perdere il baratro fiscale; la Cina va incontro a un baratro ‘reale’

La Cina è pericolosamente vicina a una crisi politica, economica e sociale, secondo uno studioso cinese, che cita il crescente divario nei redditi come un grave indicatore di crisi.

Secondo due recenti relazioni, il coefficiente di Gini della Cina, che misura le disuguaglianze nei redditi, è stato superiore a 0,6 negli ultimi due anni, eccedendo di molto il livello di allarme internazionale che é 0,4.

Una relazione, pubblicata il 9 dicembre del Centro Sondaggi Finanziario Familiare Cinese dell’Università di economia e finanza sud-occidentale di Chengdu (Sufe) ha citato un coefficiente di Gini di 0,61 basato su un sondaggio del 2010 fatto a 8.438 famiglie cinesi.

L’articolo ha anche detto che un tale enorme divario dei redditi nella Cina di oggi è una rarità al mondo. Le Nazioni Unite stimano che un coefficiente di Gini di 0,4 o al di sopra può portare ad agitazioni sociali.

Un altro articolo pubblicato dalla rivista Cheng Ming di Hong Kong a novembre ha detto che il coefficiente di Gini della Cina era 0,613 durante la prima metà del 2012.

L’indice di Gini della Cina potrebbe essere persino più alto di 0,613, secondo il dott. Tianlun Jian, specialista di economia cinese e commentatore per Epoch Times. “Sappiamo tutti che la società cinese è profondamente polarizzata [tra ricchi e poveri]”, ha detto alla New Tang Dynasty (NTD) Television.

Il dott. Frank Xie, che insegna business alla University of South Carolina, Aiken, ha detto in un articolo recente che si aspetta che l’indice di Gini cinese continuerà a crescere a che raggiungerà rapidamente il record mondiale di 0,7 del Sudafrica.

Il divario dei redditi è solo uno dei segnali che suggeriscono una prossima crisi cinese, secondo Xie.

Xie stima che ci siano stati più di 200 mila incidenti di massa in Cina nel 2012. “Mentre il mondo ha osservato attentamente il “baratro fiscale” degli Usa, la gente dovrebbe comprendere che la Cina sta correndo verso il precipizio di un baratro reale di crisi politiche, economiche e sociali”, ha detto Xie. “Ciò significa grossi problemi per il mondo”.

Le autorità cinesi hanno smesso di pubblicare il coefficiente di Gini della Nazione a partire dal 2001, citando i dati incompleti o i gruppi ad alto reddito come motivazione principale.

Diversamente da altri problemi economici che possono essere corretti con le decisioni appropriate, una volta che l’indice di Gini supera il 6, è quasi impossibile da portare indietro e può solo peggiorare, secondo il professor Chen Zhifei, che insegna economia presso la New York City University. Questo pone la più grande minaccia al Partito comunista ed è per questo che non hanno più pubblicato l’indice di Gini, secondo quanto Chen ha detto a NTD Television.

DISUGUAGLIANZA E DISOCCUPAZIONE

La disuguaglianza tra campagne e città è stata da lungo tempo riconosciuta come un fattore chiave nel divario dei redditi tra i Cinesi. Non solo il livello dei redditi in campagna è molto più basso di quello in città, ma la disuguaglianza nei redditi è anche più evidente all’interno delle regioni rurali. La relazione della Sufe riferisce che il divario tra i guadagni sia più grande nelle aree rurali, con un coefficiente di Gini di 0,60, rispetto allo 0,56 nelle aree urbane.

Un altro fattore importante è l’alto tasso di disoccupazione. Lo studio della Sufe suggerisce che il tasso di disoccupazione nazionale cinese fosse dell’otto per cento a luglio 2011, suggerendo una popolazione di disoccupati di 27,7 milioni, quasi il doppio di quanto abbiano ammesso le autorità. Il tasso di disoccupazione è doppio per chi ha 51-55 anni, raggiungendo il 16,4 per cento, ed è attribuito a fusioni e bancarotte standardizzate di imprese statali nei primi anni del 2.000.

Sorprendentemente, il tasso di disoccupazione per la fascia d’età tra 21 e 25 anni con titoli universitari o superiori è sempre del 16,4 per cento, lo stesso del gruppo d’età 51-55 anni. Per contrasto, il tasso di disoccupazione dei lavoratori immigrati scarsamente istruiti nelle aree rurali è solo del 3,4 per cento. Una mancanza di lavoro a basso costo ha colpito alcune industrie cinesi chiave nell’esportazione, come quelle dell’abbigliamento e dell’elettronica, specialmente sulla costa est.

Ma la causa alla radice della disuguaglianza economica e di vari altri problemi economici cinesi può essere trovata nel sovrasfruttamento della ricchezza sociale da parte del regime cinese, secondo Winifred Tung, un avvocato e commentatore di Taiwan.

Lo sfruttamento è stato realizzato soprattutto attraverso politiche preferenziali che favorivano imprese statali e con la soppressione del settore privato, secondo quanto Tung ha dichiarato a NTD Television, citando dati recenti che mostrano come il Pil delle grandi imprese statali costituisca il 60 per cento dell’intero Pil cinese. Tuttavia, tra i maggiori evasori fiscali in Cina, queste grandi imprese statali sono al primo posto, con il 26-28 per cento del totale.

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