La Pelosi furiosa per i risultati del processo di impeachment

Di Allen Zhong

La presidente della Camera Nancy Pelosi ha affermato di non essere interessata al censuring [un atto formale di rimprovero da parte di un corpo statale nei confronti di un individuo appartenente alle istituzioni, ndr] dell’ex presidente Donald Trump dopo che il Senato lo ha assolto dal secondo processo d’impeachment.

Ha insinuato che un tale atto contro Trump sarebbe stato come dare «un piccolo schiaffo sul polso. Noi censuriamo le persone che usano articoli di cancelleria per lo scopo sbagliato. Non quelli che incitano a un’insurrezione che uccide le persone in Campidoglio».

Queste affermazioni della Pelosi, sono pervenute nella conferenza stampa al termine del processo al Senato. Sembrava furiosa per il risultato dei processi di impeachment: ha battuto più volte la mano sul tavolo e ha criticato i senatori che hanno votato contro la condanna chiamandoli un «gruppo di repubblicani codardi».

Il Senato ha votato per assolvere Trump con 57:43. Tutti i democratici e sette repubblicani hanno votato per condannarlo. I repubblicani che hanno votato contro Trump includono i senatori Richard Burr (RN.C.), Susan Collins (R-Maine), Bill Cassidy (R-La.), Mitt Romney (R-Utah), Ben Sasse (R- Nab.), Lisa Murkowski (R-Alaska) e Pat Toomey (R-Pa.).

Dopo la sua assoluzione Trump ha dichiarato che sosterrà sempre lo Stato di diritto: «Sono sempre stato e sempre sarò un paladino dell’incrollabile Stato di diritto, degli eroi delle forze dell’ordine e del diritto degli americani di discutere pacificamente e onorevolmente le questioni del giorno senza malizia e senza odio», annunciando ancora una volta che il movimento Make America Great Again è appena iniziato: «Il nostro storico, patriottico e bellissimo movimento per rendere l’America di nuovo grande è appena iniziato. Nei prossimi mesi ho molto da condividere con voi, e non vedo l’ora di continuare il nostro incredibile viaggio insieme per raggiungere la grandezza americana per tutto il nostro popolo. Non c’è mai stato niente di simile!».

Il Senato è stato in grado di andare avanti nel processo di impeachment nonostante una richiesta inaspettata di testimoni da parte dei responsabili dell’impeachment della Camera. Il responsabile dell’impeachment della Camera, Rep. Jamie Raskin (D-Md.) aveva dichiarato all’inizio della giornata di voler chiamare a testimoniare una testimone di una presunta telefonata tra il leader repubblicano della Camera Kevin McCarthy (R-Calif.) e Trump il 6 gennaio. Secondo la deputata Jaime Herrera Beutler (la testimone in questione), infatti, durante la violazione del Campidoglio del 6 gennaio, Trump avrebbe esitato a chiedere lo stop della rivolta nonostante la richiesta di McCarthy.

Trump – pare – credeva che fosse stata Antifa a violare il Campidoglio inizialmente: «Bene Kevin, immagino che queste persone siano più arrabbiate per le elezioni di quanto lo sia/siate tu/voi [la parola “you” indica sia “tu” che “voi” e il contesto non è sufficiente, ndt]», avrebbe detto a McCarthy dopo che lo stesso avrebbe confutato la teoria di Antifa.

Epoch Times non ha potuto verificare indipendentemente se la dichiarazione della Beutler corrisponda a verità, e gli uffici di Trump e McCarthy non hanno risposto a una richiesta di informazioni.

 

Articolo in inglese: Pelosi Furious About Impeachment Trial Results, Rules Out Censuring Trump

 
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