La Cina sta creando un database globale del Dna

Di Andrew Thornebrooke

Il regime comunista cinese sta raccogliendo Dna in massa per creare un database genetico globale per produrre armi e nuove forme di sorveglianza.

Le rivelazioni sulla portata delle ambizioni genomiche della Cina sono apparse il 7 marzo nel corso di un’audizione del Comitato ristretto della Camera statunitense sulla concorrenza strategica con il Partito Comunista Cinese (Pcc) sul tema della bioeconomia e della sicurezza nazionale.

Il presidente della Commissione Mike Gallagher (R-Wis.) ha spiegato che il regime cinese sta tentando di creare un database del materiale genetico di ogni persona sulla Terra: «Il Pcc ha fatto del dominio nelle scienze biotecnologiche e genetiche una priorità nazionale da 9 miliardi di dollari. Si sta attuando un piano per costruire un database del Dna di ogni uomo, donna e bambino del pianeta. Il database include americani, di cui stanno raccogliendo il Dna con grandi attacchi informatici, acquisizioni aziendali e altri metodi per ottenere anche il Dna di 8 milioni di donne incinte in tutto il mondo».

Gallagher si riferiva alla società cinese di genomica Bgi, che mantiene legami con l’esercito cinese e offre test di screening prenatale alle donne di tutto il mondo.

Questo test raccoglie il Dna sia della madre che del feto e invia i dati in Cina, dove le autorità del Pcc possono accedervi.

Secondo Gallagher, l’ala militare del Pcc, l’Esercito Popolare di Liberazione (Pla), sta tentando di sfruttare i dati genetici per progettare nuove armi e tecnologie di sorveglianza: «Le armi geneticamente modificate sono già un argomento di tendenza nei circoli militari del Pla».

A tal fine, Raja Krishnamoorthi (D-Ill.), membro democratico del comitato di classificazione, ha affermato che altri sforzi del Pcc includono la costruzione di dispositivi per misurare e influenzare le onde cerebrali dei funzionari del Partito, così come altri tipi di modificazione genetica: «Il Pcc sta conducendo esperimenti sugli esseri umani per sviluppare soldati [migliori, ndr]».

«Secondo alcuni rapporti, sta addirittura effettuando ricerche su software di lettura del pensiero per garantire che i funzionari del Pcc rimangano fedeli al Partito».

Krishnamoorthi si riferiva alle informazioni dell’intelligence americana, rese pubbliche nel 2021, secondo cui il Pcc era impegnato nello sviluppo di «armi per il controllo cerebrale». Si ritiene che tale tecnologia includa tentativi di modifica genetica e processi di interfaccia cervello-macchina progettati per rendere le persone più fedeli al Pcc e all’ideologia comunista.

Allo stesso modo ci sono prove che il regime ha cercato di potenziare artificialmente i suoi soldati utilizzando la sperimentazione genetica.

Secondo Krishnamoorthi, consentire alla Cina di dominare la bioeconomia equivarrebbe a consentire al Pcc di imprimere l’ideologia del comunismo nell’umanità stessa: «Non si può permettere al Pcc di imporre i suoi valori al tessuto genetico stesso del genere umano. Se perdiamo, dovremo affrontare un futuro tetro di soldati superumani e bambini griffati».

Tara O’Toole, membro senior di In-Q-Tel, una società di venture capital che sostiene le agenzie di intelligence statunitensi, ha testimoniato che il Pcc considera le biotecnologie un fronte essenziale nel suo tentativo di risolvere le crisi economiche, sanitarie e di scarsità alimentare, così come di «superare il potere e l’influenza degli Stati Uniti». «La Cina ha esplicitamente promesso di dominare la biorivoluzione e sta perseguendo aggressivamente strategie globali e ambiziose per raggiungere questo obiettivo. Dobbiamo presupporre che ogni azienda cinese sia collegata al Pcc e possibilmente al Pla se sta svolgendo ricerche rilevanti per l’esercito».

Gallagher ha definito gli sforzi degli Stati Uniti volti a «stabilire le regole della strada» nel campo della biotecnologia, come «una battaglia morale ed etica» contro la Cina. «Mentre il settore avanza a un ritmo astronomico, il Paese che vincerà la gara sarà in grado di stabilire standard etici su come verranno utilizzate queste tecnologie».

 

Versione in inglese: China Creating Global DNA Database for Weapons, Surveillance Development: Rep. Gallagher

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