Iran accusato di ‘pulizie’ segrete di un sito nucleare

Sull’accordo con l’Iran molti avevano espresso sia dubbi che speranze. Sul lato dei dubbi qualcosa, purtroppo, si muove.

I servizi di intelligence americani, basandosi su delle immagini via satellite, temono che l’Iran abbia cercato di ‘ripulire’ un sito nucleare prima dei controlli internazionali. I controlli fanno parte dell’accordo raggiunto tra la Nazione islamica e i Paesi del 5+1, ma possono essere negati dall’Iran di volta in volta.

Un’immagine satellitare mostra mezzi pesanti di costruzione nell’area del sito nucleare di Parchin. Tuttavia, secondo un funzionario veterano dell’intelligence americana, citato dalla Cnn, è molto difficile che l’Iran possa nascondere importanti tracce: «[L’International Atomic Energecy Agency] ha familiarità con questi tentativi di sanitizzazione e la comunità internazionale si fida delle capacità tecniche dell’Iaea». Se davvero l’Iran stesse nascondendo qualcosa, è probabile che l’Agenzia se ne accorga.

Ad alimentare ulteriormente i dubbi, l’Iran ha negato agli ispettori delle Nazioni Unite di fare domande agli scienziati e ai funzionari chiave sull’ipotesi che la Nazione islamica abbia un programma nucleare segreto, riporta il Wall Street Journal.

Per Antonio Stango, osservatore per i diritti umani ed esperto di Iran, la Nazione islamica ha fin dagli anni 90 interesse a sviluppare armi atomiche e potrebbe facilmente utilizzare l’accordo per svilupparle segretamente. Per esempio, rifiutando i controlli.

«Nel momento in cui l’Iran rifiutasse dei controlli in alcuni impianti di arricchimento dell’uranio, turbìne e altri elementi che servono per la produzione di armi nucleari – diceva Stango in una precedente intervista – in quel momento si inizierebbe un complesso procedimento di richiesta di revisione o di sospensione dell’accordo. Ma intanto fra una cosa e l’altra passano anni. E intanto molte sanzioni saranno state abolite. Intanto in alcuni degli impianti, quelli tenuti sostanzialmente segreti, può andare avanti l’arricchimento in misura sufficiente a poter produrre testate nucleari, e il regime in questo modo cerca di consolidare la propria egemonia sull’area, in gran parte gabbando gli Stati partner di questo accordo».

Per saperne di più:

Nel prossimo mese il Congresso americano dovrà esprimersi sul ratificare o meno l’accordo con l’Iran. Il dibattito è acceso e Obama ha persino evocato il fantasma di una guerra futura, nel caso l’accordo non venga siglato. L’alleanza con l’Iran è vista come chiave sia in funzione anti-Isis che di un processo di pace a lungo termine tra i due nemici storici.

 
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