Cina, nuovo obiettivo dell’anticorruzione: il Partito stesso

La Commissione centrale di Disciplina e di Ispezione cinese (Ccdi) è considerata la più segreta e potente unità di indagine interna del Partito Comunista. La Commissione è la protagonista delle purghe che negli ultimi due anni hanno colpito alti funzionari locali, i boss del petrolio e i dirigenti delle società statali. È arrivato ora il momento di avventurarsi nelle viscere del Partito stesso.

Il 31 marzo la Ccdi, in una breve nota pubblicata sul suo sito web, ha fatto sapere: «negli ultimi giorni, la Ccdi ha istituito sette nuove squadre per indagare sull’Ufficio Generale, il Dipartimento Centrale per l’Organizzazione, il Dipartimento Centrale di Propaganda, il Dipartimento Centrale per il Fronte Unito, il Congresso nazionale del Popolo, l’Ufficio Generale del Consiglio di Stato e la Conferenza Consultiva politica del Popolo cinese».

Nella nota è stato aggiunto che: «questa è la prima volta, nella storia del Partito Comunista Cinese, che la Ccdi ha inviato delle squadre investigative presso questi dipartimenti».

La maggior parte dei dipartimenti citati sono i più sensibili, potenti e segreti all’interno del Partito Comunista. Il Dipartimento Centrale per l’Organizzazione controlla le decisioni del personale e conserva ampi dossier sul corpo del Partito; il Dipartimento Centrale di Propaganda ha il compito di garantire che le masse siano ideologicamente ricettive della propaganda del Partito e di alimentare la linea del Partito verso il pubblico; l’Ufficio Generale è un’agenzia di controllo che gestisce i flussi di lavoro di ufficio ai vertici più alti del regime, tra cui i programmi, gli incontri e la sicurezza.

La nota ha specificato che i sette direttori, a capo delle squadre appena create, «hanno dichiarato che rimarranno uniti al Partito centrale sotto il segretariato generale Xi Jinping, concentrandosi sul corretto comportamento del Partito, su un governo pulito e sulla lotta alla corruzione».

Nella breve comunicazione non sono state delineate le specifiche riguardo a come verranno condotte le ispezioni, nonché le procedure che i funzionari sospettati di illeciti si troveranno ad affrontare.

Zhong Weiguang, un ricercatore indipendente residente in Europa, ha detto che questa azione «dimostra che la lotta all’interno del Partito si è intensificata». Ha precisato che «in una organizzazione mafiosa come il Partito Comunista Cinese, la lotta politica interna e le purghe non terminano mai. È la natura del suo sistema».

Zhong ha anche aggiunto che le azioni della Ccdi, chiamata a indagare su altri dipartimenti del Partito, è qualcosa che tecnicamente va al di là del suo ruolo istituzionale. Mostra chiaramente una natura autocratica del processo in atto.

«Xi Jinping può farlo perché ha l’appoggio dell’esercito e tiene in pugno le forze della sicurezza. Usa la sua gente per controllare l’apparato del Partito e l’apparato del Partito per controllare le masse».

Articolo in inglese: China’s Anti-Corruption Investigators Turn on Communist Party

 
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