Intervista a Mike Pompeo: «Il vero volto del Partito Comunista Cinese è stato svelato»

Di Samuel Allegri and Jan Jekielek

In un’intervista con il programma di Epoch TimesAmerican Thought Leaders’, il segretario di Stato americano Mike Pompeo ha fatto luce sugli sforzi del governo Trump per riportare l’America moderna alle sue origini fondamentali basate sui diritti conferiti all’umanità da Dio, e ha descritto l’attuale politica estera statunitense come tesa a proteggere l’America dalla minaccia globale del comunismo.

All’inizio dell’intervista, il conduttore Jan Jekielek ha chiesto a Pompeo perché ci sia voluto così tanto tempo prima che gli Stati Uniti sanzionassero il Partito Comunista Cinese per le gravi violazioni dei diritti umani contro i praticanti del gruppo di meditazione del Falun Gong. Al che Pompeo ha risposto: «Bisogna tornare indietro fino a piazza Tiananmen. Abbiamo conosciuto la natura di questo regime, e francamente, [lo stesso vale per, ndr] le persone amanti della libertà in tutto il mondo che hanno conosciuto la natura dei regimi autoritari nel corso della storia. […] Eppure l’abbiamo ignorata».

Pompeo ha spiegato che la noncuranza per le gravi violazioni dei diritti umani da parte del Pcc (Partito Comunista Cinese) è stata in gran parte dovuta alla convinzione che se gli Stati Uniti si fossero impegnati in maniera equa e reciproca nel commercio e nella cooperazione, la situazione sarebbe migliorata. Tuttavia, la realtà ha dimostrato che si trattava di un’idea «del tutto falsa».

Trump ha però compreso il fallimento di quella politica di cooperazione fin dall’inizio del suo mandato e ha cambiato radicalmente la posizione americana. Tuttavia, sottolinea Pompeo, non sono stati solo gli Stati Uniti a cambiare la propria visione della Cina, ma l’intero Occidente: «Anche guardando all’Europa e all’Australia e al Sudest asiatico, loro sanno, sanno che il Partito Comunista Cinese non è buono».

Un ulteriore problema è stato il fatto che, mentre i dissidenti cinesi inviavano informazioni e avvertimenti sulle malefatte del Pcc, gli Stati Uniti erano coinvolti in operazioni antiterrorismo molto importanti che hanno contribuito a distogliere la loro attenzione dal Pcc: «Abbiamo distolto lo sguardo da questa enorme minaccia e ora è su di noi. Ora è dentro le porte, il Partito Comunista Cinese è qui in America, e il governo Trump ha iniziato a girare la nave nella giusta direzione in ogni settore, per far sì che l’America faccia ancora una volta la cosa giusta e si difenda da questa minaccia comunista della Cina».

Il conduttore Jan Jekielek ha poi chiesto a Pompeo per quale motivo abbia dedicato molta attenzione alla difesa della libertà religiosa nel mondo, come nessun altro segretario di Stato prima di lui: «È al centro di ogni civiltà – ha risposto Pompeo – questa idea che l’essere umano ha una dignità intrinseca per la sua umanità. E se non si capisce questo, ne scaturiscono cose brutte».

Pompeo ha dichiarato che sotto il governo Trump, gli Stati Uniti hanno posto molta enfasi sulla libertà religiosa (non solo in Cina), anche se il Pcc è tra i principali responsabili delle violazioni della libertà religiosa nel mondo: «Abbiamo visto cosa stanno facendo agli uiguri nella parte occidentale del Paese. Abbiamo visto cosa hanno fatto ai tibetani. Ora li vediamo fare la stessa cosa ad altre minoranze etniche, compreso il popolo della Mongolia e della parte settentrionale della Cina. E poi ai cristiani in tutto il Paese».

«Queste cose che sono un affronto fondamentale alla dignità umana sono un segno distintivo dei regimi autoritari e il segretario generale Xi Jinping non fa eccezione. Sa di dover esercitare un potere e un controllo sempre maggiore per mantenere la sua capacità di governare. E questo preclude l’importante spazio che la libertà religiosa dovrebbe avere per ogni essere umano nel mondo».

Secondo Pompeo, l’attuale governo americano ha fatto del suo meglio per far luce su queste violazioni. Il segretario di Stato è sicuro che «il mondo continuerà a battere questo tamburo, chiedendo semplicemente che il Partito Comunista Cinese permetta alle persone di esercitare i diritti che Dio ha dato loro, di praticare o non di praticare la propria fede nel modo che scelgono».

Il segretario ha quindi spiegato perché ha anche enfatizzato la differenza tra il Partito Comunista Cinese e il popolo cinese, spiegando che le persone che vivono in Cina sono buone, ma sono purtroppo «sotto il piede di un regime autoritario».

«I cinesi che vivono in tutto il mondo, anche qui negli Stati Uniti d’America, vogliamo onorarli e li ammiriamo. E speriamo che anche loro si uniscano alla mobilitazione per cambiare la natura di come questo regime si comporta nelle sue attività internazionali».

Inoltre, Pompeo ha sottolineato che le persone di tutto il mondo stanno vedendo più chiaramente che il Pcc non sta facendo nulla di buono: «Sono convinto che questa pressione che ora viene esercitata sul Partito Comunista Cinese sia reale. E non solo perché i leader [dei Paesi, ndr] lo dicono, ma perché la gente di tutto il mondo può vederlo, il vero volto del Partito Comunista Cinese è stato svelato».

Commerciare con la Cina in modo equo o avere studenti cinesi negli Stati Uniti non è un problema – ha aggiunto – a patto che non infrangano regole che potrebbero compromettere la sicurezza o la libertà americana.

Pompeo ha anche spiegato meglio il motivo della sua diffidenza nei confronti del Pcc: «Ogni esperienza che ho avuto, nei sei anni in cui sono stato membro del Congresso, nei quattro anni di servizio nel governo Trump, suggerisce che tutto ciò che viene dal Partito comunista cinese è un inganno. Hanno infranto una promessa dopo l’altra».

Nell’ultima parte dell’intervista, è stato chiesto al segretario di Stato quale sia l’importanza della Commission on Unalienable Rights [Commissione per i diritti inalienabili, ndt], istituita nel luglio 2019 dal Dipartimento di Stato americano. E Pompeo ha risposto che il suo scopo è quello di ricollegarsi all’idea su cui si fondano gli Stati Uniti: i diritti intrinseci e naturali sono conferiti all’uomo da Dio. I Padri Fondatori ne hanno riconosciuto l’esistenza, ma non sono stati loro a crearli: «Ci ricorda della grandezza dell’America e di quanto siano stati intelligenti e capaci i nostri fondatori, e perché questo sia così centrale per i successi che la nostra nazione ha ottenuto – ha dichiarato Pompeo – Volevo farci tornare a quella tradizione».

 

Articolo in inglese: Secretary Pompeo: ‘The True Face of the Chinese Communist Party Has Been Exposed’

 
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