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Golden Globe, il discorso di Ricky Gervais accusato di essere «di destra»

Ha fatto molto discutere il discorso del comico britannico Ricky Gervais, all’apertura dei Golden Globe 2020.

Tutto è iniziato quando il reporter di Vanity Fair Mark Harris, il 6 gennaio, ha condannando Gervais per «aver richiamato» le celebrità a «non usare il loro tempo sul palco per fare discorsi politici durante i ringraziamenti».

Harris ha scritto infatti su Twitter: «Ecco il mio problema con Ricky Gervais: l’idea che le celebrità siano non solo dei bambini viziati, ma anche degli ipocriti che causano i problemi stessi che denunciano nei loro discorsi e che quindi dovrebbero solo stare zitti e recitare / cantare / essere grati, è un’idea di destra, e soprattutto un’idea stupida».

«Non si tratta di dire la verità al potere o di coraggio nell’attaccare persone famose. È un modo pigro di zittire delle persone rimproverandole perché non ti piace cosa dicono; e dire che sta ‘denunciando’ i super privilegiati è praticamente la stessa cosa detta in modo diverso».

«Non si andrà mai in rovina terminando una notte attaccando le celebrità e dicendo “Sbronzatevi, drogatevi, andatevene a […]”, che penso siano state le sue ultime parole nello show. Ci saranno sempre persone che diranno: “Sì! Diglielo!”. Ma dire cosa? “Andatevene a […]” non è un punto di vista. È uno scatto d’ira».

Gervais, che ha condotto l’evento di quest’anno, ha risposto alle critiche su Twitter condividendo una foto di sé stesso mentre ospitava la cerimonia di premiazione, ed ha cinguettato: «Come […] è che prendere in giro le grandi aziende e le persone più ricche e privilegiate del mondo è considerato di destra?».

In precedenza, il comico aveva ringraziato i fan per il loro sostegno al suo monologo di apertura e aveva ammesso di sentirsi sollevato che la cerimonia di quest’anno fosse finita: «Grazie per tutti i vostri fantastici commenti sul mio monologo Golden Globes. La migliore reazione di sempre e questo significa molto per me».

«Grazie, mi sono divertito molto, […] è finita, quindi posso tornare al mio vero lavoro di editing di #AfterLife2 e di tour #SuperNature. Fate battute, non guerre».

Durante il suo monologo di apertura di otto minuti all’evento che si è tenuto il 4 gennaio, un impertinente Gervais aveva preso di mira le celebrità presenti sulla loro presunta amicizia con il molestatore sessuale Jeffrey Epstein: «So che era vostro amico ma non m’interessa. Andavate a trovarlo sul suo aereo, vero?».

Lo scrittore e regista ha aperto il suo intervento riferendosi all’attrice Felicity Huffman e allo scandalo sulle ammissioni al college che coinvolge lei e sua figlia: «Sono venuto anch’io qui in limousine e la targa è stata fabbricata da Felicity Huffman», ha scherzato il comico.

L’ex star di The Office della Bbc ha anche criticato i vip di Hollywood per aver sostenuto alcune cause ma chiuso un occhio sulle società che li pagano. Se l’è presa in particolare con Apple: «Apple ha prodotto la serie televisiva The Morning Show, un film drammatico sull’importanza della dignità e sul fare la cosa giusta, realizzato da una società che sfrutta i lavoratori in Cina».

«Bene, dite di esserne ‘consapevoli’ ma le aziende per cui lavorate, in Cina sono famose. Apple, Amazon, Disney. Se l’Isis fondasse una piattaforma di streaming, chiamereste il ​​vostro agente, vero?».

Gervais ha anche accusato scherzosamente la Hollywood Foreign Press Association, che decide chi vince l’ambito premio Golden Globes, di essere «molto, molto razzista».

Concludendo il suo discorso, il comico ha detto ai vincitori di quest’anno che dovrebbero evitare di parlare di politica quando fanno i loro discorsi di ringraziamento, in quanto «non sono in grado di insegnare nulla al pubblico».

«Non sapete nulla del mondo reale. La maggior parte di voi ha trascorso meno tempo a scuola di Greta Thunberg».

Nonostante i suoi ‘consigli’, alcuni degli oratori e i vincitori del premio all’evento di quest’anno, tra cui attori e attrici Russell Crowe, Patricia Arquette e Michelle Williams, hanno lanciato dei messaggi politici.

La Arquette, per esempio, ha affermato che gli Stati Uniti sono «sull’orlo della guerra» con l’Iran e ha invitato il pubblico a «votare nel 2020», ma senza nominare uno specifico candidato.

 

Articolo in inglese: Ricky Gervais Responds to Criticism That His Golden Globes Speech Was ‘Right-Wing’

 
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