Fate, gnomi ed elfi in un fascicolo del Corpo Forestale dello Stato

L’universo è pieno di misteri che sfidano le nostre conoscenze. Nella sezione ‘Ai confini della realtà: Viaggio nei misteri della Scienza’ Epoch Times raccoglie storie che riguardano questi strani fenomeni per stimolare l’immaginazione e aprire possibilità ignote. Se siano vere o no, sei tu a deciderlo.

Fate, gnomi dei boschi, elfi e altri personaggi fiabeschi riempiono libri con leggende e racconti popolari. Tuttavia sembrerebbe che queste creature non appartengano soltanto alla tradizione. A conferma di questo, l’Adnkronos ha testimoniato dell’esistenza di un fascicolo – aperto 15 anni fa dal Corpo Forestale dello Stato – dal nome ‘Gnomi e fate dei boschi’.

Questa «cartellina verde» apparterrebbe al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e conterrebbe le testimonianze dirette, le segnalazioni, le informazioni e il materiale fotografico raccolto in questi anni in merito a questo mistico mondo.

La cosa più intrigante è che questi avvistamenti sono concentrati in una particolare zona della penisola italiana: l’Appennino tosco-romagnolo, tra cui i comuni di Bagno di Romagna e San Piero in Bagno, riporta l’Adnkronos.

Per saperne di più:

Tra le testimonianze si accenna alla fotografia scattata da un banchiere di Cesena, che era intento a raggiungere la propria baita presso la Foresta della Lama, nell’Appennino forlivese. Sceso dall’auto per montare le catene da neve, il signore avrebbe visto una creatura dalle sembianze umane, a carponi, intenta a mangiare della neve. La cosa incredibile è che il soggetto in questione è stato proprio classificato come «elfo» per le sue orecchie allungate. Tuttavia la foto è sfocata, il negativo non è mai stato consegnato e comunque che sia veramente un elfo è ancora da verificare. Ci sarebbe anche un’altra teoria per la quale si tratti invece di un poltergeist, lo spirito di un bambino ucciso anni prima in un mugnaio della zona, che si aggirerebbe ancora da quelle parti.

Un’altra storia, forse più divertente, è quella del signor Pierluigi, il cui verbale di dichiarazioni – datato 2 agosto 2011 – riporta dell’avvistamento di «un essere alto circa 25 centimetri» che egli ritiene «essere uno ‘gnomo’ dei boschi», riporta Adnkronos. La descrizione è molto dettagliata: lo gnomo infatti portava un cappello rosso, una barba bianca, stivali beige, pantaloni marroni e una casacca azzurra, secondo quanto dice il signor Pierluigi.

Ma queste storie ci sono sempre state, ancor prima che ci fosse qualcuno che le catalogasse. Ora però «alla Forestale arrivano segnalazioni di tutti i generi», ad esempio «allo gnomo si associa un guardiano della natura, così come al Corpo Forestale dello Stato si riconosce il ruolo di tutela ambientale», afferma Stefano Cazora, capo ufficio stampa del Corpo Forestale dello Stato, intervistato da Adnkronos.

Immagine del bosco concessa da Shutterstock.

 
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