Ex presidente polacco: Niente può fermare il movimento di dimissioni dal Pcc

Fino ad aprile oltre 200 milioni di cinesi hanno aderito al Tuidang, un movimento in crescita dedicato alle dimissioni dal Partito Comunista Cinese e dalle sue organizzazioni affiliate, la Lega della Gioventù Comunista e i Giovani Pionieri. È segno che un cambiamento si sta verificando silenziosamente in Cina. 

L’ex presidente della Polonia Lech Walesa, che ha condotto il suo Paese fuori dal comunismo, si è espresso con una lettera in favore di questo movimento e della tavola rotonda che si è tenuta l’11 giugno presso il Centro Tuidang di Kiev in Ucraina.

«Il comunismo, come sistema senza valori umani, è incompatibile con il progresso della civiltà, e fin dal suo inizio è predestinato prima o poi al fallimento», ha detto Walesa.

«La caduta di questo sistema antiumano non è soltanto l’effetto della giustizia storica, non è solo il risultato della resistenza d’intere generazioni – ha detto – è anche, o meglio tanto per cominciare, l’effetto della fede e dell’affidamento di una nazione alla volontà di Dio».

Per Walesa il viaggio della Polonia verso l’indipendenza non è avvenuto solamente attraverso la mobilitazione della sua società, ma anche attraverso la spiritualità.

Nel 1988 a Varsavia, papa Giovanni Paolo II, aveva dichiarato: «Lasciate che il vostro spirito scenda quaggiù e cambi il volto di questa Terra, di questa Terra!»

«Nel tempo in cui queste parole furono pronunciate nessuno credeva nella caduta del comunismo», ha detto Walesa. Ma secondo Walesa niente può fermare l’aspirazione di un popolo per la libertà, la democrazia e il rispetto dei diritti umani. Appena un anno dopo che Giovanni Paolo II fece il suo discorso, il comunismo in Polonia è crollato.

E con questa storia che riecheggia nella sua mente, Walesa crede che il movimento Tuidang seguirà un percorso simile.

«Questo movimento, questo tsunami della storia, come lo ritengo fortemente, niente potrà più fermarlo», ha detto. «Nessuno può fermare lo spirito della libertà e della verità».

«Proprio come un tempo Dio mi ha messo a capo di un movimento che ha rovesciato il comunismo in Polonia e in Europa, oggi mi mette di fronte il compito di sostenere tutti coloro la cui lotta non è ancora terminata».

LA ‘DECOMUNISTIZZAZIONE’ DELL’UCRAINA

Il governo ucraino ha recentemente approvato diverse leggi per quella che definisce la ‘decomunistizzazione’ del suo Paese, leggi che sono state promulgate il 15 maggio dal presidente ucraino Poroshenko.

«Sono state approvate quattro leggi che rendono criminale il comunismo a un livello fondamentale. Quindi, come azione supplementare all’approvazione di tale legislazione, abbiamo fatto lo sforzo di andare oltre e tenere questa tavola rotonda», ha detto in una’intervista telefonica David Tompkins, direttore delle pubbliche relazioni del Centro Tuidang.

La tavola rotonda del Tuidang in Ucraina ha ricevuto il sostegno di alcuni personaggi importanti. L’evento è stato chiamato I crimini del comunismo e il processo di decomunistizzazione dell’Ucraina, della Cina e di tutto il mondo.

Tra i partecipanti c’era Oleksandr Mosiyuk, sindaco di Kiev al tempo del crollo dell’Unione Sovietica, che ha dichiarato: «Il comunismo è la malattia del nostro pianeta».

Tompkins ha riferito che Edward McMillan-Scott, politico britannico ed ex vice presidente del Parlamento europeo, aveva pianificato di partecipare all’evento ma il governo britannico gli ha sconsigliato di recarsi in Ucraina poiché il suo nome è sulla lista nera della Russia.

«Quello che secondo me risalta da questa tavola rotonda è che la gente in Ucraina comprende profondamente ciò che è realmente il comunismo e gli orrori che comporta», ha detto Tompkins.

«Quando si parla di un Paese come l’Ucraina, dove i comunisti hanno attuato una politica genocida che ha comportato l’eliminazione di un quarto o di un terzo della popolazione attraverso la carestia, le persone comprendono ciò che è il comunismo», ha detto.

Tra i partecipanti alla tavola rotonda, oltre a Tompkins, figuravano anche il dottor Sen Nieh, professore dell’Università Cattolica d’America, il dottor Charles Lee, ex prigioniero di coscienza in Cina e la dottoressa Anna Maliar, avvocato di Kiev ed esperta in crimini politici.

Articolo in inglese: ‘Nothing Can Stop China’s Quit Communism ‘Tsunami,’ Says Former Polish President Lech Walesa

 
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