Esperti del clima criticano la retorica allarmistica sulle temperature estive

«Estremo», «infernale», «bollente» e «mortale». Queste parole, e altre ancora, sono state usate da politici e media per descrivere le temperature estive.

«Il mese più caldo si è appena concluso. Abbiamo assistito a caldo torrido, eventi meteorologici estremi, incendi e gravi conseguenze per la salute», ha dichiarato Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), su X, precedentemente noto come Twitter.

«È un forte richiamo all’urgente necessità di un’azione collettiva per affrontare il cambiamento climatico. Usiamo questa allarmante pietra miliare per alimentare la nostra determinazione per un’azione coraggiosa sul clima. Insieme, possiamo alzare il tiro sulle soluzioni sostenibili e creare un mondo più fresco e resiliente per le generazioni a venire».

Myron Ebell, direttore ed esperto del Center for Energy & Environment, ha dichiarato che mentre giugno e luglio sono stati caldi in molte località, altri luoghi hanno registrato temperature inferiori alla media. A Los Angeles, ad esempio, si è registrato il 10 giugno più fresco mai registrato, secondo la National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa).

«Sì, giugno è stato caldo, luglio è stato caldo, a livello globale, ma non alle stelle», ha dichiarato Ebell a Epoch Times. «Il pianeta non sta bollendo. L’Europa meridionale è stata molto calda. Ma non ovunque si registrano temperature record».

Un cartellone pubblicitario indica la temperatura prevista di 115 gradi Fahrenheit a Phoenix, in Arizona, il 16 luglio 2023. (Brandon Bell/Getty Images)
Un cartellone pubblicitario indica la temperatura prevista di 115 gradi Fahrenheit a Phoenix, in Arizona, il 16 luglio 2023. (Brandon Bell/Getty Images)

Phoenix, in Arizona, ha avuto un luglio particolarmente caldo, con dati preliminari che mostrano una temperatura media elevata di 46 gradi. La temperatura media elevata dal 1991 al 2020 è stata invece di 41 gradi. Le letture della temperatura sono registrate all’aeroporto internazionale di Phoenix-Sky Harbor, secondo il National Weather Service (Nws) della Noaa.

Houston, in Texas, ha registrato una temperatura di 10 gradi superiore alla media nel mese di luglio, secondo i dati del Nws. La stazione di Houston Intercontinental ha registrato una temperatura media giornaliera di 36°C per il mese di luglio.

Tuttavia, nelle città rurali del Texas come Water Valley, gli sbalzi di temperatura non sono stati così estremi. La temperatura media di luglio è stata di 37°C, rispetto alla media precedente di 36°C.

John Christy, climatologo e professore di scienze atmosferiche presso l’Università dell’Alabama e direttore dell’Earth System Science Center, ha affermato che per l’accuratezza delle temperature a lungo termine è meglio seguire le stazioni rurali con almeno 100 anni di registrazioni.

«A livello regionale, l’Ovest ha registrato il maggior numero di estati calde negli ultimi 100 anni, mentre la Valle dell’Ohio e l’Alto Midwest ne hanno registrate di meno», ha dichiarato Christy a Epoch Times.

«Per gli Stati Uniti nel loro complesso, gli ultimi 10 anni hanno prodotto solo un numero medio di record. Gli anni ’30 sono ancora i campioni»,  per aver prodotto il maggior numero di giorni con temperature superiori a 100 in un anno.

La prima tempesta di polvere della stagione dei monsoni si abbatte su Camelback Mountain, nel sobborgo di Paradise Valley a Phoenix, il 17 luglio 2023. (Rob Schumacher/USA Today Network via Reuters)
La prima tempesta di polvere della stagione dei monsoni si abbatte su Camelback Mountain, nel sobborgo di Paradise Valley a Phoenix, il 17 luglio 2023. (Rob Schumacher/USA Today Network via Reuters)

Il metodo principale del Noaa per la raccolta dei dati sulle temperature minime e massime è rappresentato dalle stazioni della Global Historical Climatology Network (Ghcn). Si tratta di stazioni terrestri e di superficie che misurano i dati climatici in tutto il mondo e sono spesso situate in aree ad alta densità di popolazione e di infrastrutture.

Ebell ha detto che le letture della temperatura sono influenzate da ciò che si trova intorno al termometro, comprese le infrastrutture e le persone. Per ottenere una lettura veramente accurata della temperatura, è necessario esaminare i dati satellitari.

Temperature registrate

Le aree ad alta densità di popolazione e di infrastrutture registrano temperature più elevate, che a loro volta influenzano le temperature medie delle aree su larga scala, perché la maggior parte dei Ghcn si trova dove le persone vivono e lavorano, ha dichiarato Roy Spencer, climatologo, ex scienziato della Nasa e ora ricercatore principale presso l’Università dell’Alabama a Huntsville. Questo effetto, secondo Spencer, è chiamato «isola di calore urbana».

«Man mano che ci spostiamo verso stazioni più popolose, scopriamo che l’effetto di riscaldamento diventa più grande», ha riferito Spencer il 13 luglio.

Ebell è d’accordo: «Se si crede al consenso degli scienziati del clima, l’effetto dell’isola di calore urbana non è poi così importante. Ma in realtà è importante. E anche luoghi abbastanza piccoli con l’asfalto subiscono questo effetto».

Per ottenere una lettura più accurata delle fluttuazioni della temperatura superficiale della Terra in generale, Spencer e Christy hanno sviluppato una serie di dati sulla temperatura globale a partire dai dati a microonde osservati dai satelliti. Hanno iniziato il loro progetto nel 1989 e hanno analizzato i dati fino al 1979.

«Con la copertura globale dei satelliti, abbiamo potuto calcolare la vera temperatura media globale dell’aria», ha dichiarato Christy alla Commissione Ambiente e Lavori Pubblici del Senato degli Stati Uniti nel 1997. «Due strati specifici si sono prestati a misurazioni accurate: 1) la bassa troposfera, ovvero i 7 km di aria più bassi vicino alla superficie, e 2) lo strato tra i 17 e i 21 km, ovvero la bassa stratosfera».

Nel 1991, Christy e Spencer sono stati insigniti della medaglia della Nasa per gli eccezionali risultati scientifici ottenuti grazie al loro lavoro.

Nel 1996 hanno ricevuto un premio speciale dall’American Meteorological Society «per aver sviluppato una registrazione globale e precisa della temperatura terrestre… facendo progredire in modo fondamentale la nostra capacità di monitorare il clima».

Christy ha dichiarato che le recenti rilevazioni satellitari globali hanno misurato il luglio più caldo degli ultimi 45 anni, ma solo di circa un quarto di grado Fahrenheit. E ha aggiunto che un «forte e improvviso El Niño» è stato uno dei «fattori principali» dell’aumento. Inoltre, l’eruzione dell’Hunga Tonga nel 2022 ha inviato vapore acqueo nella stratosfera, che potrebbe aggiungere ulteriore riscaldamento.

«Fa caldo in alcuni luoghi e non in altri», ha osservato Christy. «A livello globale, le temperature continuano a salire, ma si noti che il XIX secolo è stato uno dei più freddi degli ultimi 10 mila anni, quindi ci aspettiamo che Madre Natura si riprenda, aiutata un po’ dai gas serra extra il cui aumento indica fondamentalmente che sempre più persone vivono più a lungo e meglio».

In generale, dal 1979 la temperatura terrestre è aumentata a un ritmo costante di 0,23 gradi Fahrenheit ogni 10 anni, secondo i dati satellitari globali, secondo quanto ha dichiarato Spencer sul suo sito web.

Le sorelle Olivia, 10 anni, ed Evelyn Black, 12 anni, giocano nelle fontane Gateway del parco Discovery Green per sfuggire al caldo torrido di Houston, Texas, il 18 luglio 2023. (Adrees Latif/Reuters)
Le sorelle Olivia, 10 anni, ed Evelyn Black, 12 anni, giocano nelle fontane Gateway del parco Discovery Green per sfuggire al caldo torrido di Houston, Texas, il 18 luglio 2023. (Adrees Latif/Reuters)

Retorica sul clima

Il 27 luglio, il presidente Joe Biden ha tenuto un discorso in cui ha affermato: «Le temperature record (e intendo record) stanno colpendo più di 100 milioni di americani. Il mese scorso Porto Rico ha raggiunto un indice di calore di 125 gradi [Fahreneit. Equivalenti a 52°C, ndt]. San Antonio ha raggiunto il mese scorso un indice di calore record di 117 gradi [47 gradi Celsius, ndt]».

Nei dati citati, Biden ha parlato della misurazione dell’indice di calore (che combina la temperatura dell’aria e l’umidità relativa) anziché la temperatura vera e propria.

A Porto Rico, il giorno in cui l’indice di calore ha raggiunto i 52°C, la temperatura effettiva era di 35 gradi Celsius, secondo il Nws.

San Antonio ha raggiunto un indice di calore di 47 gradi a giugno, grazie a tre giorni di temperature effettive di 41°C il 19, 20 e 21 giugno, secondo il Nws.

Biden ha dichiarato che la sua amministrazione considera il cambiamento climatico come una «minaccia esistenziale».

«Dopo questa estate, credo che nessuno possa più negare l’impatto del cambiamento climatico», ha dichiarato: «Il killer numero uno legato alle condizioni atmosferiche è il caldo: ogni anno muoiono 600 persone a causa dei suoi effetti».

Nel 2022, il Noaa ha riferito che 148 persone sono morte per problemi legati al caldo negli Stati Uniti.

In tutto il mondo, tuttavia, il freddo continua a uccidere ogni anno più persone del caldo. Secondo il Breakthrough Institute, il freddo è responsabile ogni anno di 4,6 milioni di morti in eccesso in tutto il mondo. Il caldo ne causa 500 mila.

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden parla nell'Eisenhower Executive Office Building, adiacente alla Casa Bianca a Washington il 25 luglio 2023. (Mandel Ngan/AFP via Getty Images)
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden parla nell’Eisenhower Executive Office Building, adiacente alla Casa Bianca a Washington il 25 luglio 2023. (Mandel Ngan/AFP via Getty Images)

Biden ha dichiarato che la sua amministrazione intende intraprendere ulteriori iniziative per «rendere la nostra nazione più resistente alle future ondate di calore».

I suoi piani includono l’aumento delle ispezioni nei settori «ad alto rischio» come l’edilizia e l’agricoltura, una sovvenzione di 1 miliardo di dollari da parte del Servizio Forestale degli Stati Uniti per piantare alberi nelle città e la direzione del Dipartimento per gli Alloggi e lo Sviluppo Urbano per garantire che gli edifici siano più «efficienti» e «resistenti al calore».

Biden ha dichiarato che la sua amministrazione ha stanziato «la cifra record di 50 miliardi di dollari per la resilienza climatica, per ripristinare le zone umide, gestire gli incendi, aiutare gli americani in ogni Stato a resistere al caldo estremo».

Christy ha risposto a una domanda su come vengono presentate le temperature di giugno e luglio da Biden: «Ogni estate vedrà temperature eccezionalmente calde da qualche parte. […] Tuttavia, un’analisi approfondita della frequenza degli estremi più caldi indica una scarsa relazione con il graduale riscaldamento della Terra, almeno per gli Stati Uniti, dove abbiamo le migliori osservazioni per testare queste affermazioni».

Un cartello di avviso di calore viene mostrato lungo l'autostrada statunitense 190 durante un'ondata di caldo nel Death Valley National Park nella Death Valley, in California, il 16 luglio 2023. (Ronda Churchill/AFP via Getty Images)
Un cartello di avviso di calore viene mostrato lungo l’autostrada statunitense 190 durante un’ondata di caldo nel Death Valley National Park nella Death Valley, in California, il 16 luglio 2023. (Ronda Churchill/AFP via Getty Images)

Ebell è stato meno diplomatico: «Gli allarmisti climatici vogliono spaventarci per farci adottare politiche costose e inutili».

Ritiene che l’amministrazione Biden e gli allarmisti climatici non «ottengono quello che vogliono» perché la popolazione generale non sostiene il loro programma estremo di energia verde e di crisi climatica. Di conseguenza, appesantiscono la retorica.

«Esagerano gli effetti del riscaldamento globale, le storie di paura sulle tempeste e sul caldo, e poi minimizzano i costi, cercando di spiegare che in realtà non costerà nulla perché il governo pagherà per questo», ha dichiarato Ebell.

«Si tratta di una sorta di battaglia tra energia convenzionale ed energia rinnovabile. E le energie rinnovabili non sono commercialmente redditizie. Quindi, la gente viene costretta a usarle, a comprarle, e ci sono vari modi per costringerli a farlo».

Ebell ha affermato che i sondaggi mostrano che l’americano medio è disposto a pagare tra i 5 e i 10 dollari al mese per famiglia per sostenere la transizione verso un’energia più «verde». Ma se il costo diventa più elevato, il sostegno diminuisce. E ha aggiunto che la gente paga già di più per l’energia.

Ebell afferma che dal 2000 il mondo ha speso circa 6500 miliardi di dollari per abbandonare petrolio, carbone e gas. Il risultato è che la dipendenza dai combustibili fossili si è ridotta dall’82% all’81%.

«Le emissioni degli Stati Uniti sono diminuite. Il nostro uso del carbone è diminuito. Ma la domanda globale di carbone è ai massimi storici», ha spiegato Ebell. Le emissioni cinesi sono ora superiori a quelle di Stati Uniti, Unione Europea, Regno Unito, Giappone, Canada e Australia messi insieme».

Ebell ritiene che il cambiamento climatico sia reale, ma non nel modo in cui lo intende l’amministrazione Biden.

«Vogliono intendere che stiamo entrando in questo nuovo, spaventoso mondo di crisi meteorologiche e climatiche. Ma è tutta fantasia», ha affermato.

«Il clima cambia continuamente e gli esseri umani hanno qualcosa a che fare con questo. Siamo in un periodo di riscaldamento (si è riscaldato un po’) ma è stato per lo più benefico».

 

Articolo inglese: IN-DEPTH: Climate Experts Criticize Alarmist Rhetoric Over Summer Temperatures

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