Donald Trump e la sua battaglia contro la tratta di esseri umani

Una delle ultime azioni del presidente Donald Trump nel 2018, è stata proclamare il mese di gennaio 2019 «mese della prevenzione della schiavitù nazionale e della tratta di esseri umani».

Il 31 dicembre, in un lungo comunicato, Trump ha affermato che non basta soltanto condannare queste orribili violenze, ma si deve «lavorare attivamente per prevenire e per mettere fine a questo barbaro sfruttamento di vittime innocenti».
«La tratta di esseri umani è una forma moderna di schiavitù – ha aggiunto il presidente – Siamo moralmente obbligati a confrontare e sconfiggere la ripugnante pratica della tratta di esseri umani, e io mantengo la mia promessa di agire con decisione e fermezza».

I dati dell’Indice del Landmark Global Slavery Report del luglio 2018 hanno messo in luce che una persona su 800 cittadini degli Stati Uniti vive in condizioni di ‘schiavitù moderna’: il termine è usato in generale per descrivere le vittime di lavori forzati, di sfruttamento o schiavitù sessuale, dei matrimoni forzati e di altri tipi di abusi.

Trump aveva scelto la lotta alla tratta di esseri umani come punto focale della sua amministrazione durante i passati due anni. A febbraio 2018, aveva firmato un ordine esecutivo per smantellare le organizzazioni criminali transnazionali che trafficano e sfruttano le persone. A gennaio 2018, aveva inoltre firmato una dichiarazione simile a quella attuale, per quel mese.

Nella dichiarazione del 31 dicembre, ha collegato il blocco della tratta di esseri umani alla costruzione del muro ai confini: «Avevo posto come massima priorità la completa sicurezza del nostro confine sud-est, includendo la costruzione di mura fisiche, in modo tale da fermare la tratta di esseri umani e sradicare il flusso di droghe mortali e criminali verso il nostro Paese».

Ad aprile, il presidente americano aveva anche firmato un disegno di legge che ha facilitato l’azione legale contro gli individui che usano siti web per favorire il traffico sessuale, aiutando contemporaneamente le vittime a reagire e a combattere contro i siti che guadagnano dal loro sfruttamento.   

Nello stesso mese, l’Fbi ha chiuso il sito Backpage, il più grande sito web del traffico sessuale di bambini negli Stati Uniti. Quasi tre quarti dei casi presentati al National Center for Missing and Exploited Children sono collegati alle pubblicità postate su Backpage.com.

Secondo il National Center, le segnalazioni sui sospetti traffici sessuali di bambini sono aumentate dell’846 per cento tra il 2010 e il 2015, soprattutto a causa dell’uso di internet. La legge firmata ad aprile ha già portato alla chiusura dell’87 per cento dei siti usati per la tratta di esseri umani online.

L’azione della Giustizia

Molti dipartimenti e agenzie, sotto la direzione di Trump, hanno cercato di usare al massimo delle loro capacità il potere della nuova legge che governa la tratta di esseri umani, ottenendo il risultato di portare a termine l’arresto di numerosi criminali.

Nel 2017, il Dipartimento di Giustizia ha assicurato la condanna di 500 imputati per casi di tratta di esseri umani. Contemporaneamente, nello stesso anno, l’Fbi ha smantellato più di 42 enti criminali coinvolte nel traffico sessuale di bambini. Il Dipartimento di Sicurezza Nazionale ha inoltre avviato più di 800 casi di tratta di esseri umani, con il risultato di un minino di 1.500 arresti e 530 condanne. L’agenzia nazionale statunitense Health and Human Services ha modernizzato la linea telefonica nazionale per il traffico di esseri umani, mentre il Dipartimento dei trasporti ha recentemente istituito un comitato consultivo sulle migliori pratiche per combattere la tratta.

Trump ha dichiarato: «Sotto la mia amministrazione, il Governo Federale continuerà a giocare un ruolo guida nel combattere la tratta di esseri umani, ma tutti gli americani possono aiutare riconoscendo gli indicatori chiave che potrebbero potenzialmente salvare una vita».

Il miliardario ha inoltre affermato che «non riposerà» prima di aver sradicato completamente la tratta di esseri umani, descritta come «una rovina per l’umanità e un affronto ai nostri valori fondamentali». Nel comunicato afferma infatti che «come Paese apprezziamo e sosteniamo l’idea che tutte le persone siano state create con una dignità intrinseca e abbiano diritto alla vita, alla libertà e al perseguimento della felicità; la tratta di esseri umani e la schiavitù hanno privato le vittime di questi doni di Dio».

 
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