Disastro di Tianjin: autorità sospettate di nascondere la morte di decine di pompieri

A otto giorni di distanza dalle esplosioni a Tianjin, cosa sia successo ai primi soccorritori è tuttora sconosciuto. Secondo quanto riferito, alle 22:50 sono arrivati sul luogo dell’esplosione un gruppo di vigili del fuoco, per lo più giovani e relativamente inesperti. La prima delle due enormi esplosioni – che ha mandato in frantumi le finestre degli edifici residenziali nel raggio di un chilometro e mezzo – è avvenuta alle 23:30.

A questo punto, la sequenza degli eventi e il fatto che non si siano ancora avute notizie definitive su questi pompieri, indica che potrebbero essere morti nelle esplosioni. Secondo quanto riportato dalle notizie e dalle testimonianze dei familiari, infatti, risultano dispersi tra i trenta e i quaranta i pompieri della Squadra 4, e venticinque della Squadra 5, le prime due squadre che si sono recate sul luogo del disastro. Attualmente sono stati contati solo cinque/sei morti della Squadra 4 e il bilancio ufficiale complessivo è di 31 vigili del fuoco deceduti.

Non avendo le autorità cinesi rilasciato alcuna dichiarazione, chiara e formale, su che fine abbiano fatto questi pompieri, i loro familiari hanno gridato allo scandalo per un possibile insabbiamento dei decessi. Inoltre, un recente e dettagliato articolo pubblicato dal Paper, giornale online finanziato dallo Stato, è stato recentemente eliminato dalla rete. L’articolo riportava le esperienze dei familiari.

In Cina su internet si è diffuso un senso di frustrazione e cinismo. Un editoriale molto letto del giornalista di Shanghai Jia Jia, ha attaccato il Tianjin Daily, il quotidiano statale della città. Il giornalista ha accusato Tianjin Daily per aver pubblicato dieci pagine, ampie e commoventi, perlopiù sui tentativi di soccorso, ma senza parlare di violazioni della legge o di cause dell’esplosione.

«Tutte le pagine enfatizzavano ‘l’essere toccati emotivamente’, nient’altro», ha scritto Jia Jia. «Con i ringraziamenti al Governo per aver preso il controllo dei soccorsi, i ringraziamenti ai vigili del fuoco, i ringraziamenti ai medici e agli infermieri… Ma perché ogni volta che accade una tragedia, viene trattata come una celebrazione?» osserva Jia Jia.

Il gruppo di pompieri nominato nell’articolo del Paper, in particolare la Squadra 4, appartiene alla Brigata dei Vigili del Fuoco del porto di Tianjin. Nella prima conferenza stampa del 13 agosto, i funzionari hanno dichiarato di essere «ignari» riguardo alla sorte del gruppo e che la vicenda fosse «poco chiara». Il gruppo è una delle sei brigate dei vigili del fuoco che presenziano stabilmente il porto di Tianjin, un’area che occupa 120 chilometri quadrati e che costituisce il più grande porto marittimo della Cina settentrionale.

Due giorni dopo l’esplosione, non si avevano ancora notizie. Il 15 agosto, i familiari adirati hanno bloccato l’ingresso alla conferenza stampa del Tianjin City Hall, urlando: «Vogliamo solo una risposta, vivi o morti. Ditecelo chiaramente!». Si sono anche lamentati per non essere stati informati della conferenza stampa che stava per essere tenuta.

Sono coinvolti trenta o quaranta membri della Squadra 4, secondo quanto affermano gli intervistati che hanno parlato con il Paper e con la rivista Phoenix. Sono stati ritrovati solamente sei di loro, il che aumenta la possibilità che tra i 24 e i 34 pompieri siano rimasti uccisi nell’esplosione. Le autorità non hanno chiarito il numero esatto dei membri della Squadra 4.

Verso le 23, il pompiere Ma Chao (uno pseudonimo) ha notato il principio d’incendio su due file di container, così come ha avvertito un «crepitio» sul tetto di un dormitorio a circa trecento metri di distanza, da quello che sarebbe poi diventato l’epicentro dell’esplosione. Ma e il suo collega hanno pensato che si fosse verificato un incidente in un magazzino di fuochi d’artificio.

Wu Wei, anche lui membro della Squadra 4, ha dichiarato di aver notato l’incendio poco prima, alle 22:50 e poi di essersi precipitato al piano di sotto. «La prima reazione alla vista del fuoco è sicuramente quello di combatterlo», ha raccontato al giornale nell’attesa delle direttive da parte del comando su come reagire alla situazione.

Wu è stato fortunato a uscirne vivo. L’allarme è iniziato a suonare e si sono affrettati a uscire per affrontare le fiamme. Wu doveva trovare un idrante e ha dovuto sfondare un cancello di ferro per collegare il tubo dell’acqua. «C’è qualcosa che non va. Ritiratevi tutti immediatamente», ha detto il capitano alla radio. In quel momento si è verificata la prima esplosione. Wei è stato scaraventato nel garage vicino ed è rimasto intrappolato sotto grandi massi. «Una verga d’acciaio è volata alla mia destra passandomi di fianco al collo. E mi ha quasi trafitto», ha raccontato.

Ci sono altri due membri sopravvissuti della Squadra 4: Lin Ming, che quella notte non era in servizio ed è stato svegliato dalla potente esplosione, e un membro 19enne dell’equipaggio che Lin ha raggiunto sul posto dove si era precipitato per aiutare i feriti. In seguito, hanno poi riscontrato che erano solamente sei i membri rimasti della Squadra 4.

Il 14 agosto, Xinhua, l’agenzia di stampa ufficiale, ha riferito che sei vigili del fuoco si erano «sacrificati» per lottare contro l’incendio, tuttavia nessun membro della Squadra 4 era presente nella lista. Ma Chao, nella sua intervista con il Paper, ha dichiarato di non essere a conoscenza che ci fossero dei prodotti chimici esplosivi immagazzinati in quel luogo.

Secondo il Southern Weekend, un giornale del Guangdong noto per i suoi articoli taglienti, non si sarebbe dovuto utilizzare dell’acqua per combattere l’incendio. Secondo quanto  dichiarato il giornale, l’ingegnere chimico ha affermato che il buonsenso suggerisce di non utilizzare dell’acqua per spegnere un incendio generato da sostanze chimiche. «Senza contare che il cianuro, che nel momento in cui entra a contatto con l’acqua, esplode come un’arma chimica», prosegue l’articolo parafrasando l’ingegnere. «È una sostanza come il carburo di calcio: miscelarla con l’acqua equivale a generare un’esplosione».

 

Per saperne di più:

Cina, esplode un magazzino: decine di morti, centinaia di feriti, dispersi i pompieri (+Video)

Disastro Tianjin, magnate cinese attacca le autorità per incompetenza

Disastro di Tianjin, sotto inchiesta alto funzionario e dirigenti del Partito

Articolo in inglese: ‘Chinese Authorities Face Scorn Over Dozens of Firefighters Feared Dead

 
Articoli correlati