Campagna internazionale chiede il rilascio degli aderenti al Falun Gong perseguitati in Cina

Di Danella Perez Schmieloz

I legislatori europei e giapponesi hanno chiesto il rilascio di un cittadino cinese arrestato in Cina perché praticante del Falun Gong, una pratica spirituale pesantemente perseguitata dal Partito Comunista Cinese (Pcc) dal 1999.

Secondo il Falun Dafa Information Center, il ​​12 maggio nello Shandong, Ding Yuande e sua moglie, Ma Rumei, sono stati illegalmente imprigionati insieme a circa 70 praticanti nel corso della campagna di arresti di massa per il 24° anniversario della Giornata mondiale della Falun Dafa che si celebra annualmente il 13 maggio.

Il loro figlio, Ding Lebin, residente a Berlino, aveva immediatamente avviato una campagna per il rilascio dei suoi genitori.

La Società Internazionale per i Diritti Umani, un’organizzazione non governativa con status consultivo presso il Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite, ha scritto all’ambasciatore cinese in Germania, all’ex ministro degli Esteri cinese e ai funzionari del Pcc, chiedendo il rilascio della coppia. Inoltre, i volontari dell’Organizzazione Mondiale per Indagare sulla Persecuzione del Falun Gong (Woipfg) hanno telefonato al centro di detenzione, chiedendo che la coppia fosse liberata.

La pressione internazionale ha apparentemente portato al rilascio della signora Ma il 24 maggio, ma il marito Ding Yuande rimane in detenzione ed è stato formalmente arrestato il 20 luglio dal Dipartimento di polizia del distretto di Donggang nella città di Rizhao, provincia dello Shandong. Secondo il Falun Dafa Information Center, è «a rischio di tortura e di prigionia a lungo termine».

Il Falun Gong, noto anche come Falun Dafa, è una disciplina spirituale che prevede esercizi meditativi e insegnamenti morali basati su tre principi fondamentali di verità, compassione e tolleranza. La pratica ha iniziato a diffondersi in Cina nei anni novanta raggiungendo dai 70 a 100 milioni di aderenti entro la fine del decennio.

Il 20 luglio 1999, tuttavia, il regime comunista ateo ha avviato una vasta campagna ancora in corso, per sradicare la pratica, temendo che il numero di praticanti potesse rappresentare una minaccia al suo controllo autoritario. Da allora, secondo il Falun Dafa Information Center, milioni di persone sono state imprigionate in carceri, campi di lavoro e altre strutture, e centinaia di migliaia di persone sono state torturate durante la detenzione.

Appello per il rilascio di Ding Yuande

«La pressione internazionale può portare un cambiamento per mio padre», ha spiegato Ding Lebin all’edizione tedesca del Centro informazioni della Falun Dafa. «Proprio come ha salvato mia madre».

La campagna per il rilascio dei genitori prevede l’invio di lettere all’ambasciatore cinese in Germania e ai funzionari cinesi.

I membri dei parlamenti europeo, tedesco, belga e della Repubblica ceca hanno scritto all’ambasciatore cinese in Germania, chiedendo il rilascio di Ding Yuande.

Nel frattempo, l’ex presidente del Consiglio nazionale slovacco Frantisek Miklosk e il membro del parlamento regionale di Berlino Ronald Gläser hanno inviato lettere al segretario comunale del partito della città di Rizhao, dove Ding è imprigionato.

In entrambe le lettere, i legislatori sottolineano che la persecuzione del Falun Gong da parte del Pcc ha violato i diritti umani fondamentali sanciti dalla Costituzione cinese.

Hanno inoltre esortato il segretario del partito di Rizhao a «liberare immediatamente e incondizionatamente Yuande Ding, a porre fine alla persecuzione della coppia cinese e a concedere loro i documenti di viaggio per raggiungere il figlio in Germania».

Anche i consiglieri giapponesi hanno partecipato, chiedendo nella loro lettera al regime cinese di rilasciare Ding poiché è a rischio non solo di subire torture ma anche di prelievo forzato di organi.

Nel 2019, il China Tribunal, un gruppo di esperti indipendente, ha concluso che da anni il regime cinese esegue il prelievo forzato di organi da prigionieri di coscienza, e «su scala sostanziale».

Il Tribunale ha inoltre concluso che i praticanti del Falun Gong imprigionati erano probabilmente la fonte primaria di tali organi. Anche gli uiguri e le altre minoranze perseguitate nel nord-ovest della Cina sono a rischio, insieme ai tibetani e ai cristiani indipendenti.

I consiglieri giapponesi hanno esortato il regime cinese a proteggere i diritti umani dei praticanti del Falun Gong e delle altre minoranze religiose ed etniche perseguitate in Cina, e a rilasciare immediatamente i detenuti nei campi di concentramento e in altre strutture e a fermare del tutto il prelievo forzato di organi.

Ding Lebin sostiene che «ogni lettera di protesta non solo aiuterà a liberare i miei genitori, ma contribuirà anche a porre fine alla persecuzione in corso del Falun Gong in Cina. Il Partito Comunista Cinese ha paura che sempre più persone all’estero conoscano la vera situazione dei praticanti del Falun Gong in Cina».

 

La campagna per il rilascio di Ding Yuande continua ancora.

Suo figlio invita le persone a partecipare stampando una cartolina o una lettera, firmandola e inviandola all’ambasciatore cinese in Germania o al nuovo segretario municipale del Partito della città di Rizhao, Li Zaiwu. Ha fornito un modello di lettera a cui è possibile accedere tramite il codice Qr riportato di seguito.

Articolo in inglese: International Campaign Seeks the Release of Persecuted Falun Gong Adherent in China

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