Hacker cinesi contro Epoch Times e Ntdtv

NEW YORK— Nelle giornate del 25 e 26 gennaio, il quartier generale dell’Epoch Media Group a New York è stato colpito da continui attacchi hacker.

A partire da dicembre dell’anno scorso, l’emittente in lingua cinese New Tang Dynasty Television (che fa parte, con Epoch Times, dell’Epoch Media Group) ha subito continui attacchi hacker che presentano i segni caratteristici delle operazioni condotte dal regime cinese. L’attacco più breve è durato qualche ora; il più lungo, prima del periodo più recente, era durato più di 10 ore.

L’ultimo attacco, cominciato il 23 gennaio, è durato per la bellezza di 50 ore e più: un record. Lo racconta Mark Li, un tecnico programmatore che lavora per New Tang Dynasty Television (Ntd):
«Gli hacker hanno continuato a cambiare i loro metodi di attacco: dal controllo dei personal computer, ai box tv, ai server pubblici infettati con i virus – racconta – Abbiamo tracciato l’attacco, e in base ai metodi usati e all’ampiezza dello stesso, abbiamo capito che non è stato il lavoro di un singolo individuo».

Gli attacchi avevano lo scopo di rubare il codice sorgente e altre informazioni sensibili, oltre che di interferire con la produzione di notizie di Ntd, riferisce Li. I responsabili hanno però mancato entrambi gli obiettivi.
«Gli attacchi hacker non sono riusciti a interferire con gli affari di Epoch Times», afferma Stephen Gregory, caporedattore dell’edizione in lingua inglese del giornale. «Continueremo a offrire ai lettori i migliori approfondimenti sugli sviluppi in Cina».

L’edizione cinese di Epoch Times è stata fondata nel 2000 da John Tang, Ceo dell’Epoch Media Group. Il giornale ha la missione di fornire notizie sulla Cina che siano libere dalla censura. L’edizione inglese di Epoch Times è stata lanciata sul web nel 2003 e su carta nel 2004.

Ntd è invece nata nel 2001, e ha corrispondenti in tutto il mondo. L’emittente copre temi che vengono censurati dal regime cinese, come i diritti umani e la persecuzione del Falun Gong. Oltre a fornire notizie sulla Cina non censurate, la compagnia si pone la missione di promuovere la cultura tradizionale cinese.

Ntd e l’edizione cinese di Epoch Times sono attualmente tra i media cinesi all’estero più influenti e popolari; i loro siti web sono rispettivamente al 2.074° e al 1.869° posto tra le pagine più visitate al mondo, secondo l’azienda Alexa.

Per comprendere gli attacchi hacker, va fatto notare che entrambi i media sono completamente indipendenti dall’influenza delle autorità della Propaganda cinese. Gli addetti alla propaganda del Partito e l’apparato del ‘fronte unito’ del regime influenzano le comunità cinesi all’estero, comprese le compagnie mediatiche, per assicurarsi che la versione dei fatti del regime rimanga dominante. Ntd e Epoch Times, tuttavia, resistono attivamente e continuano a riportare le notizie cinesi in modo indipendente.

La storia delle pressioni cinesi e dell’interferenza del regime contro Ntd e Epoch Times è piuttosto lunga, e include minacce nei confronti degli inserzionisti o dei potenziali inserzionisti, interruzione di eventi pubblici e pressioni su altri governi per limitare lo spazio entro cui il media opera.

«Questo attacco hacker è una continuazione della repressione del regime cinese», afferma Samuel Zhou, vice presidente esecutivo di Ntd. «Questo avviene perché Ntd è un media indipendente fondato da cinesi all’estero, e ha sempre fornito liberamente delle vere notizie ai cinesi nel mondo».

Zhou ha spiegato come il canale abbia seguito con costanza i temi della corruzione e delle violazioni dei diritti umani in Cina nell’ultimo decennio, e ha aggiunto: «Non cambieremo i nostri principi solo per un attacco hacker»

Articolo in inglese ‘Cyberattack From China Targets Epoch Times and New Tang Dynasty Television

 
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