Alibaba supera il suo record di vendita, ma quanta merce è contraffatta?

Questo articolo è una traduzione parziale di un testo pubblicato online il 13 novembre 2015 su Xinlu Duwu, un blog cinese con sede negli Usa.

 

Forse non conoscete la festa cinese del Giorno dei Single, o del Doppio Undici, celebrata l’11/11. È anche nota come ‘festa dello shopping online cinese’. Alibaba ha raggiunto un nuovo record di vendita in questo giorno: 91,2 miliardi di yuan (13,4 miliardi di euro); un aumento del 60 per cento dallo scorso anno.

Questo ha sicuramente fatto felice Alibaba, e stupito il resto del mondo. Molti miei amici non hanno potuto trattenersi e si sono dati allo shopping selvaggio. Ma altri mi hanno detto che non vi avrebbero partecipato, perché eventi come questo sono creati apposta dai rivenditori online, e da essi pubblicizzati.

Molti dei cosiddetti sconti sono fasulli – mi hanno spiegato – dato che i prezzi delle merci scontate sono stati aumentati poco prima della vendita. In più, molte delle merci scontate si dice siano dei falsi. In altre parole la Festa dello Shopping del Giorno dei Single non sarebbe altro che la sagra delle merci contraffatte.

I media hanno infatti riportato casi di prodotti fasulli fin dal giorno dopo. Un uomo del distretto di Qinyang, città di Chengdu, aveva comprato un hard disk per 339 yuan su Tmall.com l’11/11, ma ha invece ricevuto 5 piastrelle di ceramica. Le chiamate al venditore non hanno portato a nulla. Il dipartimento che gestisce il rapporto con i clienti ha rifiutato la richiesta di rimborso. Hanno insistito di aver inviato l’oggetto giusto e suggerito che il prodotto dev’essere stato «scambiato» durante la spedizione. Ho sentito molte altre storie di persone che hanno ricevuto merci contraffatte o di scarsa qualità, ma ricevere delle mattonelle di ceramica al posto di un hard drive è nuova.

Si è parlato molto della quantità di prodotti fasulli che vengono venduti nella piattaforma di shopping online di Alibaba. L’economista Zou Lan sostiene siano il 40 per cento della totalità dei prodotti. Alcuni miei amici ritengono sia sopra il 50 per cento.

Un mio amico che fa sempre shopping online, mi ha detto che persino i prodotti autentici venduti online l’11/11 erano fatti male. Inoltre non c’è garanzia di ricevere prodotti autentici ben fatti e di qualità, nemmeno se si fa shopping nei negozi. I clienti sono interessati solo al prezzo, dice. In altre parole, con così tanta merce contraffatta e possibilità così basse di restituire la merce al negozio, i clienti devono ingoiare il rospo.

Nel vedere la mia espressione sorpresa, il mio amico mi ha chiesto di parlarmi dei prodotti contraffatti negli Stati Uniti. Ho pensato per un bel po’ ma non mi è venuto in mente nemmeno un caso di prodotto fasullo in cui mi sono imbattuto negli Usa. Quando si dà indietro un prodotto, negli Usa, non c’è bisogno di fornire una ragione. Si dà semplicemente indietro l’oggetto, assieme alla ricevuta – entro il limite temporale specificato, di solito 1-3 mesi – anche nel caso in cui il pacco originale sia stato aperto.

For the online Chinese shopping festival Singles Day in 2015 young man from Chengdu bought a computer hard drive and received four ceramic tiles instead. He was unable to get a refund. (newssc.org)
Per la festa dello shopping online cinese, il Giorno dei Single, un uomo di Chengdu ha comprato un hard disk e ha ricevuto invece delle piastrelle di ceramica. E non riesce a ricevere un rimborso (newssc.org)

Il sistema funziona molto bene per tenere a freno e punire le aziende che vendono prodotti contraffatti. Può portare a una indagine da parte di agenzie governative e persino all’essere inseriti in una lista nera. In più ci sono varie organizzazioni presso le quali i consumatori possono sporgere lamentela o dare inizio a una class action. Questo può portare a grandi risarcimenti e persino spingere le cattive imprese alla bancarotta.

Parlando della lista nera degli Usa, la Notorious Markets List, Alibaba era una volta al suo interno e probabilmente quest’anno ci entrerà di nuovo. La United States Trade Representative (Ustr) pubblica ogni anno una lista di piattaforme che vendono merci false o pirata. Taobao, una piattaforma di e-commerce gestita da Alibaba, era in questa lista.

Per essere inclusa nella Borsa degli Usa, Alibaba ha licenziato il suo amministratore delegato e il suo direttore operativo durante lo scandalo del 2001 sulla catena di fornitura fraudolenta, e Alibaba ha fatto grandi sforzi per affrontare le lamentele dei proprietari del brand.

Nel 2012. Taobao è stata rimossa dalla lista nera dell’Ustr. Tuttavia, l’anno scorso il gigante online ha ricevuto di nuovo molte lamentele dalle aziende.

All’inizio di quest’anno, Kering SA ha denunciato Alibaba a New York per violazione del marchio.

Una delle associazioni anti-contraffazione più note in Spagna, l’Andema, ha anch’essa criticato Alibaba per gli sforzi inadeguati nel rimuovere le merci ritenute contraffatte.

A inizio ottobre, la American Apparel & Footwear Association (Aafa) ha richiesto formalmente che l’Ustr inserisse di nuovo Taobao nella Notorious Markets List, affermando la «non volontà di fare serie riforme» da parte di Alibaba.

Anche i mercati statunitensi hanno reagito con forza allo scandalo dei prodotti falsi di Alibaba. Sebbene il volume di vendite dell’11/11 abbia raggiunto cifre astronomiche, le azioni di Alibaba negli Stati Uniti di recente sono in caduta libera e il loro valore è sceso sotto gli 80 dollari.

Chanos, fondatore della Kynikos Associates, ha parlato pubblicamente in modo pessimistico su Alibaba. Più di un anno fa, Chanos aveva promesso di vendere allo scoperto la compagnia bio farmaceutica Valeant. Ora le azioni di Valeant sono scese di quasi la metà. E ora Chanos ha puntato gli occhi su Alibaba; e sembra aver toccato un nervo sensibile nel mercato.

Negli Stati Uniti, i rivenditori che forniscono beni contraffatti vengono puniti duramente dai consumatori, dalle agenzie di supervisione e infine dal mercato stesso. L’esperienza di Alibaba è un ottimo esempio del funzionamento di questo sistema.

Ma i consumatori cinesi, in generale, trovano difficile proteggersi dai beni contraffatti. L’uomo di Chengdu che ha ricevuto piastrelle di ceramica al posto di un hard disk, ha solo incontrato problemi quando ha cercato di far valere i suoi diritti. Il venditore ha insistito di aver fatto tutto regolarmente, affermando implicitamente che il consumatore stesse mentendo. Nonostante l’uomo abbia filmato tutto, dall’arrivo del facchino alla sua porta, fino all’apertura del pacco, non ha comunque ricevuto un rimborso ed è stato costretto a recarsi alla polizia di Qingyang. Chissà quante altre persone avranno incontrato esperienze simili.

 

 

 

 
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