«Vergognosa la posizione dei dem Casati e Piloni in tema di fotovoltaico sui terreni agricoli, forse si sono dimenticati di avere in tasca la tessera di un partito – il Pd – che in Europa ha sostenuto questo scempio votando il Green Deal, appoggiando ogni iniziativa sulla mobilità elettrica e sull’istallazione di impianti fotovoltaici. Tutte iniziative che hanno messo in ginocchio il mondo agricolo così come l’occupazione e la produzione dell’automotive».
Lo dichiara Giovanni Malanchini, consigliere regionale della Lega membro della Commissione ‘Agricoltura, montagna e foreste’ di Regione Lombardia e responsabile del Dipartimento ‘Agricoltura’ della Lega Lombarda. «Un’incoerenza che sembra una barzelletta – aggiunge – prima di dare lezioni alla giunta regionale e alla Lombardia si guardino in casa propria e si mettano d’accordo con sé stessi, loro che hanno come capogruppo in Consiglio regionale (e che avrebbero voluto alla guida di Regione Lombardia) un ex parlamentare europeo che ha votato queste politiche dannose per il nostro territorio».
Per il consigliere leghista, il PD «manca totalmente di onestà intellettuale. La loro idea è sempre stata quella di chiudere le stalle e porre fine all’agricoltura intensiva per mettere in tavola il cibo sintetico; radical chic che pensano di dare da mangiare alla gente coltivando fragoline sul balcone in centro città. Non possiamo accettare lezioni da persone che in Europa votano ogni misura che penalizza il mondo agricolo e che vanno a braccetto con Greta Thunberg e le più ideologiche associazioni ambientaliste e animaliste». La giunta regionale «sta facendo quanto in proprio potere nonostante le norme vincolanti di Bruxelles che danno ristretti margini di azione sia alle Regioni sia al Governo, norme che qualche smemorato ha votato. Non la Lega, l’unica forza all’interno del panorama politico italiano che si è sempre opposta, e continua a farlo, alle follie del Green Deal voluto dalla Von Der Leyen e dai suoi fiancheggiatori che sul territorio parlano con gli agricoltori e poi li tradiscono votano contro di loro» conclude Malachini.