L’Ue stanzia 150 miliardi di spese militari

di Redazione Eti/Tom Ozimek
28 Maggio 2025 9:46 Aggiornato: 28 Maggio 2025 16:18

L’Unione Europea ufficialmente approvato un ambizioso programma di finanziamento per la difesa da 150 miliardi di euro, destinato a potenziare l’armamento del continente, rafforzare l’industria militare europea e ridurre la dipendenza dagli Stati Uniti.
Il programma, denominato Azione di sicurezza per l’Europa, è stato finalizzato sotto la presidenza di turno della Polonia al Consiglio dell’Ue e annunciato il 27 maggio. Si tratta del più ingente investimento militare congiunto mai realizzato dall’Ue, che consentirà agli Stati membri di accedere a prestiti a lungo termine a tassi competitivi per finanziare l’acquisto di equipaggiamenti in settori strategici come artiglieria, droni, difesa informatica e sistemi missilistici, inclusi quelli con capacità di attacco di precisione a lunga gittata.

«Questo strumento senza precedenti rafforzerà le nostre capacità di difesa e sosterrà la nostra industria militare», ha dichiarato Adam Szlapka, ministro polacco per gli Affari europei, in una nota. «Più investiamo nella nostra sicurezza e difesa, meglio scoraggiamo chi intende minacciarci».
Il programma, che entrerà in vigore il 29 maggio, permetterà all’Ue di intensificare il sostegno militare all’Ucraina includendola negli acquisti congiunti con i Paesi dell’Ue e altri partner, favorendo l’approvvigionamento di armi e consolidando i legami con il settore europeo della difesa. Oltre all’Ucraina, il nuovo progetto di riarmo europeo apre alla partecipazione di Paesi extra-Ue che hanno accordi di difesa con l’Ue, come il Regno Unito, ma la piena adesione di questi Stati richiederà accordi separati.

Il progetto approvato rappresenta la prima fase del ReArm Europe voluto dalla von der Leyen, che punta a investire oltre 840 miliardi nella difesa attraverso indebitamento e attrazione di investimenti privati. «Viviamo un’era di riarmo, e l’Europa è pronta ad aumentare massicciamente le sue spese per la difesa, sia per rispondere all’urgenza immediata di agire e sostenere l’Ucraina sia per investire a lungo termine, assumendoci una maggiore responsabilità per la nostra sicurezza» ha infatti dichiarato la von der Leyen lo scorso marzo.

L’urgenza del nuovo progetto di difesa riflette anche l’allarme che hanno fatto scattare le recenti operazioni militari della Russia: nella scorsa fine settimana, Mosca ha lanciato quello che Kiev ha descritto come il più grande attacco aereo dall’inizio della guerra, con centinaia di droni e missili diretti contro obiettivi non militari in tutta l’Ucraina. L’attacco è avvenuto poche ore prima di un nuovo scambio di prigionieri e mentre l’amministrazione Trump tenta va di mediare il cessate il fuoco.

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