L’Ue “avvisa” Zelensky: trasparenza e onestà sono condizioni imprescindibili

di Artemio Romano
15 Novembre 2025 10:12 Aggiornato: 15 Novembre 2025 10:18

L’Unione Europea ha rinnovato i propri avvertimenti a Kiev sull’importanza di proseguire la lotta alla corruzione in Ucraina, a seguito dell’enorme scandalo nel settore energetico appena scoppiato.

Mentre Guillaume Mercier, portavoce della Commissione europea per l’allargamento, le partnership internazionali e il Mediterraneo, ha riconosciuto che l’emersione del presunto sistema di tangenti dimostra l’efficacia degli sforzi anticorruzione ucraini, ha sottolineato come sia essenziale rafforzare ulteriormente il controllo per consentire al Paese di realizzare le proprie aspirazioni di adesione. «Vorrei sottolineare che la lotta alla corruzione è fondamentale per un Paese che aspira a entrare nell’Ue» ha aggiunto Mercier parlando alla stampa.
Alla stessa conferenza stampa, la portavoce della Commissione, Paula Pinho, ha detto che la von der Leyen resta in stretto contatto con  Zelensky, su cui la pressione è aumentata con l’intervento del cancelliere tedesco Friedrich Merz, che il 13 novembre ha discusso della questione al telefono col presidente ucraino.

Zelensky ha poi riferito che sono stati avviati processi di revisione contabile nelle aziende pubbliche e che concorda sulla necessità di condurre rapidamente le verifiche e di trasmetterne i risultati alle forze dell’ordine e agli organismi anticorruzione, al fine di garantire «la trasparenza nelle imprese pubbliche e l’eliminazione di ogni sistema illecito».

Venendo al fatto, secondo l’Ufficio nazionale anticorruzione ucraino, i fornitori di Energoatom sarebbero stati costretti a versare tangenti ai membri dell’organizzazione criminale per mantenere il proprio status e impedire il blocco dei loro prodotti e servizi.
Secondo quanto emerso dall’inchiesta dell’Ufficio anticorruzione ucraino, il caso di corruzione legato a Energoatom, l’azienda statale che gestisce le centrali nucleari ucraine, sarebbe uno dei più gravi mai registrati nel Paese, e prevedeva che i fornitori di Energoatom fossero costretti a corrispondere tangenti pari al 10-15% del valore di ogni contratto ai membri di un’organizzazione criminale, per poter rimanere fornitori regolari e evitare che i loro prodotti e servizi fossero bloccati. In sostanza – dice l’anticorruzione ucraina – chi non pagava rischiava di essere escluso, e veniva minacciato di revoca delle certificazioni, il che avrebbe generato il caos e la crisi la cui gravità è facile immaginare, considerando che l’Ucraina è da quasi quattro anni sotto l’assedio dell’esercito russo.

Questa rete di corruzione è stata indagata con oltre mille ore di intercettazioni e 70 perquisizioni e tocca alti funzionari pubblici e privati, inclusi ex ministri di Giustizia ed Energia, dirigenti e consulenti di Energoatom. Fra i nomi principali coinvolti figura Timur Mindich, uomo d’affari vicino a Zelensky, attualmente accusato di essere il regista dell’intero sistema. Mindich è co-proprietario di Kvartal 95 Studio, la casa di produzione che ha realizzato la serie televisiva “Servitore del popolo” in cui recitava Volodymyr Zelensky (che, com’è noto, nasce attore).

Le intercettazioni diffuse dall’Anticorruzione ucraina hanno raccolto conversazioni in codice in cui si discutono tangenti, minacce a fornitori e persino la riluttanza a costruire strutture difensive per le centrali nucleari. Alcune di queste attività criminali avrebbero perfino approfittato di una normativa in vigore durante la legge marziale che impedisce ai fornitori di rivalersi legalmente sulle imprese strategiche, facilitando ulteriormente gli illeciti.

A seguito dell’inchiesta cinque persone sono state arrestate, Mindich risulta latitante. Le accuse sono di corruzione, appropriazione indebita e arricchimento illecito. La gravità dello scandalo ha indotto alle dimissioni i ministri dell’Energia e della Giustizia.

Zelensky ha dichiarato il proprio massimo impegno a garantire trasparenza nell’azienda energetica statale e a punire con fermezza la corruzione, evidenziando come Energoatom sia fondamentale per la produzione energetica nazionale, specie in un momento in cui milioni di civili ucraini soffrono – a causa degli attacchi russi – blackout continui e problemi di riscaldamento.


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