Leone XIV contro i nazionalismi politici

di Redazione ETI/Reuters
8 Giugno 2025 16:02 Aggiornato: 8 Giugno 2025 16:05

Domenica, durante la messa per la Pentecoste, papa Leone XIV ha criticato l’ascesa dei movimenti politici nazionalisti, definendoli un fenomeno «sfortunato», ma senza fare riferimento a un Paese o a un leader nazionale specifico.  Durante la messa celebrata in piazza San Pietro davanti a decine di migliaia di fedeli, il pontefice ha invocato l’intervento divino affinché «si aprano i confini, si abbattano i muri e si dissipi l’odio».

«Non c’è spazio per i pregiudizi, per le cosiddette “zone di sicurezza” che ci separano dai nostri vicini, né per quella mentalità escludente che, purtroppo, vediamo ora emergere anche nei nazionalismi politici».

Leone XIV, prima di diventare papa, sembra abbia criticato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, condividendo negli ultimi anni numerosi messaggi di disapprovazione su X, rivolti sia a Trump sia al vicepresidente JD Vance, ma il Vaticano non ha mai confermato ufficialmente che l’account X con l’handle @drprevost appartenesse al nuovo papa. E il profilo è stato disattivato dopo l’elezione di Leone.

Ma anche Bergoglio era un fermo oppositore di Trump. A gennaio, aveva definito «una vergogna» il piano del presidente statunitense di espellere milioni di migranti durante il suo secondo mandato. In precedenza, nel 2016, rispondendo a una domanda su Trump, Francesco aveva dichiarato: «Una persona che pensa solo a costruire muri, ovunque essi siano, e non a edificare ponti, non è cristiana».


Iscriviti alla nostra newsletter - The Epoch Times

Consigliati