Video: Reuters
Nelle prime ore del 10 ottobre, secondo quanto riferito dalle autorità, un importante attacco russo nella capitale ucraina Kiev ha provocato un incendio in un grattacielo residenziale e ha preso di mira siti energetici, interrompendo l’erogazione di energia elettrica in alcune zone della capitale.
Il sindaco di Kiev Vitali Klitschko ha dichiarato che nove persone sono rimaste ferite, cinque delle quali sono state trasportate in ospedale. Ha aggiunto che le interruzioni di corrente e dell’approvvigionamento idrico hanno colpito i quartieri sulla riva orientale del fiume Dnipro che attraversa la città. Il ministro dell’Energia Svitlana Grynchuk ha affermato che «gli esperti di energia stanno adottando tutte le misure necessarie per ridurre al minimo i danni».
Con l’avvicinarsi dell’inverno, in una guerra che dura da oltre tre anni e mezzo, le forze russe si stanno concentrando sulle infrastrutture energetiche dell’Ucraina. La scorsa settimana un massiccio attacco con missili e droni ha colpito diversi impianti principali di produzione di gas dell’Ucraina, causando danni considerevoli. Tymur Tkachenko, capo dell’amministrazione militare di Kiev, ha dichiarato che nell’assalto alla capitale, avvenuto dopo la mezzanotte, sono stati utilizzati sia droni che missili, e che i vigili del fuoco hanno domato un incendio provocato da un drone. Le fiamme hanno distrutto alcuni appartamenti di un grattacielo nel quartiere centrale di Pecherskyi. Nella città sud-orientale di Zaporizhzhia, i droni hanno colpito diversi obiettivi, ferendo tre persone e provocando almeno un incendio in un’abitazione.
