Nel contesto di un’ondata senza precedenti di offerte pubbliche d’acquisto ostili, la Banca d’Italia ha invitato gli istituti di credito a non smarrire la finalità principale dei processi di aggregazione: rafforzare la qualità dell’offerta di prodotti creditizi e strumenti di risparmio a vantaggio della clientela.
Durante la presentazione della relazione annuale a Roma, il governatore Fabio Panetta ha evidenziato come un percorso di consolidamento possa contribuire ad allineare il sistema bancario italiano agli standard degli altri principali Paesi europei.
Negli ultimi mesi, l’assetto del comparto è stato scosso da diverse operazioni, tra cui il tentativo di UniCredit — secondo gruppo bancario italiano — di acquisire Banco Bpm. L’operazione, al centro di un contenzioso con il governo, è stata contestata dal gruppo bancario davanti ai giudici, con riferimento alle condizioni poste da Roma per concedere il via libera.
Secondo Panetta, le fusioni bancarie devono essere «ben strutturate e finalizzate esclusivamente alla creazione di valore». Creare valore, ha spiegato, significa offrire a famiglie e imprese finanziamenti adeguati per entità e costi, strumenti di risparmio trasparenti ed efficaci a condizioni eque, e servizi qualificati e innovativi, coerenti con le esigenze di sviluppo del Paese.
Il ruolo della Banca d’Italia, ha aggiunto, è garantire che gli istituti risultanti da operazioni straordinarie siano solidi sul piano patrimoniale, dispongano di una liquidità adeguata e presentino una governance dei rischi efficace. Le altre autorità, sia italiane che estere, intervengono nell’ambito delle rispettive competenze previste dalla legge.
Il governo italiano, nel frattempo, appare intenzionato a mantenere un margine di intervento sulle operazioni bancarie per motivi di sicurezza nazionale, una posizione che ha generato tensioni con le istituzioni dell’Unione Europea. Tra i casi sotto esame, oltre alla proposta di UniCredit, rientra anche il progetto di alleanza nel risparmio gestito tra l’assicuratore Generali e la banca francese Bpce. Secondo Panetta, saranno le dinamiche di mercato e le decisioni degli azionisti a determinare, in ultima analisi, l’esito di queste operazioni.