L’uso frequente di cosmetici e prodotti per la cura della pelle può aumentare del 19% il pericolo di sviluppare asma in età adulta. È la conclusione di uno studio condotto negli Stati Uniti su quasi 40 mila donne, monitorate per oltre un decennio. Pubblicato su Environment International, la ricerca pone l’accento sui rischi degli interferenti endocrini presenti in articoli comuni come rossetti, fard, creme per cuticole e unghie artificiali, rilanciando il dibattito sulla loro sicurezza.
L’asma, spesso associata all’infanzia, colpisce in realtà più adulti, con un impatto maggiore sulle donne. Le cause non sono del tutto chiare, ma cresce l’attenzione sull’esposizione femminile a sostanze chimiche che alterano il sistema ormonale, abbondanti nei prodotti di bellezza. Lo studio, parte dello Sister Study, ha coinvolto 39.408 donne tra i 35 e i 74 anni, tutte con una sorella colpita da cancro al seno. Circa 1.800 di loro hanno sviluppato asma in età adulta, un rischio legato all’uso regolare di cosmetici. L’utilizzo di fard, rossetto, unghie artificiali, creme per cuticole e pomate per capelli più di cinque volte a settimana ha mostrato la correlazione più forte. Questi articoli contengono spesso ftalati, parabeni e composti fluorochimici (Pfas), noti come “sostanze eterne”. Gli ftalati migliorano fragranze e consistenza, i parabeni prevengono la crescita microbica, mentre i Pfas garantiscono spalmabilità, resistenza all’acqua e lucentezza. Anche gli imballaggi in plastica possono rilasciare queste sostanze.
Secondo gli esperti queste sostanze possono compromettere la salute respiratoria: imitando o bloccando gli estrogeni, favoriscono infiammazioni e allergie che aggravano l’asma; indeboliscono la risposta immunitaria; causano stress ossidativo, danneggiando le vie respiratorie; o alterano i geni legati a infiammazione e immunità. Tuttavia, questi effetti, osservati principalmente in laboratorio, richiedono conferme da ulteriori studi.
Rispetto a chi usa raramente questi prodotti, le utilizzatrici moderate o frequenti presentano un rischio di asma maggiore del 19%, che sale al 22% per le assidue consumatrici di cosmetici, con trend simili per prodotti igienici e per la pelle. Per ogni 100 donne con uso sporadico che sviluppano asma, si contano tra 119 e 122 casi tra le utilizzatrici frequenti. Fattori come obesità, fumo passivo, basso reddito o familiarità con l’asma possono aver influito.
Negli Stati Uniti, le autorità sanitarie hanno vietato gli ftalati nei giocattoli per bambini e ne hanno limitato l’uso in alcuni cosmetici, ma giudicano insufficienti le prove per un divieto totale, anche per i parabeni. In Italia e nell’Unione Europea, invece, il Regolamento sui cosmetici impone restrizioni più severe su ftalati e parabeni, basate su rischi endocrini. Entrambe le regioni hanno ristretto l’uso di ftalati negli imballaggi alimentari, eliminando alcune tipologie. A differenza dei farmaci, i cosmetici non richiedono autorizzazione preventiva: negli Stati Uniti i produttori garantiscono sicurezza ed etichettatura corretta, in Italia devono registrare i prodotti sul portale europeo e rispettare norme stringenti.
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