I consigli di Benjamin Franklin per gli studenti di oggi

di Redazione ETI/Jeff Minick
23 Settembre 2025 15:05 Aggiornato: 23 Settembre 2025 15:05

La scuola è iniziata e studenti di tutte le età ricevono consigli dai genitori su come ottenere voti alti e concentrarsi nello studio. Maestri e professori iniziano a svolgere i programmi, e presidi e direttori ricordano agli studenti che l’istruzione è un privilegio e li esortano a fare buon uso del tempo trascorso a scuola. Quindi, tranne alcune differenze, niente di nuovo: da sempre genitori e insegnanti ribadiscono l’importanza dell’istruzione e il modo in cui essa può plasmare una persona e una vita.

Alcuni padri fondatori dell’America erano, naturalmente, grandi sostenitori della scuola e dell’istruzione. Thomas Jefferson, ad esempio, fondò l’Università della Virginia, e Abigail Adams ha promosso l’istruzione delle donne, scrivendo al marito John durante la guerra d’indipendenza: «Se vogliamo avere eroi, statisti e filosofi, dovremmo avere donne istruite». E George Washington è stato uno dei numerosi padri fondatori che chiesero la creazione di un’università nazionale, che avrebbe istruito i giovani nella «scienza del governo».

Benjamin Franklin (1706-1790) ricevette un’istruzione ufficiale molto modesta, frequentando la scuola per un anno, studiando con un tutore per un altro anno e abbandonando definitivamente gli studi all’età di dieci anni per andare a lavorare. Eppure, tra tutti quei primi patrioti, fu il più ardente promotore dei libri e degli studi e colui che più sottolineò l’importanza cruciale dell’istruzione, in particolare in una repubblica.

E ancora oggi Franklin ha ottimi consigli da dare agli studenti.

Nel 1749 Franklin scrisse e pubblicò un opuscolo intitolato Proposte relative all’istruzione dei giovani della Pennsylvania. Nella prima parte delle Proposte, Franklin scrisse: «Da tempo si deplora come sia una sfortuna per i giovani di questa provincia il fatto che non abbiamo un’ACCADEMIA in cui possano ricevere una formazione regolare». Questa affermazione fu determinante per la fondazione dell’Accademia di Filadelfia, che nel 1791 si fuse con l’Università dello Stato della Pennsylvania per diventare l’Università della Pennsylvania. Il testo del manuale è chiaro e conciso e facilmente comprensibile dai lettori moderni. Le fonti citate da Franklin in Proposte  comprendono scritti di John Milton e John Locke, nonché opere di autori meno noti all’epoca per i loro scritti sull’istruzione.

Il fatto che un uomo con una scarsa istruzione scolastica come Franklin potesse leggere così tanto e scrivere così bene la dice lunga sulla sua voglia di imparare, sia dai libri che dall’esperienza. Fin dall’adolescenza lavorò duramente per sviluppare il suo stile di scrittura. Più o meno in quel periodo iniziò a lavorare come tipografo, attività di cui andò fiero per tutta la vita: lo istruì in materia di attualità e letteratura e migliorò le sue capacità ortografiche e di lettura. Grazie a questa incessante autoformazione, Franklin è diventato un celebre scienziato e inventore, autore di un’autobiografia considerata una delle migliori mai scritte da un americano, statista e personaggio pubblico onorato sia negli Stati Uniti che in Europa. Il filosofo Immanuel Kant ha definito quest’uomo con scarsa istruzione formale il «Prometeo dei tempi moderni».

Per gli studenti di oggi il suo insegnamento è: il vecchio monito «Istruisciti» è assolutamente vero. Qualunque scuola, istituto o università tu frequenti, se segui l’esempio di Franklin e persegui con determinazione un’istruzione, la otterrai. E come Franklin, puoi scegliere di continuare a studiare per tutta la vita.

ESERCIZIO FISICO E MANGIARE BENE

In Proposte Franklin raccomandava agli studenti di mangiare «in modo semplice, moderato e frugale» e «per mantenersi in salute, rafforzare e rendere attivi i loro corpi, di esercitarsi frequentemente nella corsa, nel salto, nella lotta e nel nuoto». Nelle note citava l’educatore e filosofo scozzese George Turnbull: «L’esercizio fisico rinvigorisce l’anima oltre che il corpo».

Franklin metteva in pratica quello che raccomandava: era un nuotatore esperto e all’età di undici anni progettò un paio di pinne, suo primo tentativo di invenzione, e da adulto insegnò anche ad altri a nuotare. Ecco quindi la seconda lezione di Franklin: l’alimentazione e l’esercizio fisico sono importanti.

STUDIARE LA STORIA

Composizione inglese, lingue straniere, geometria, oratoria e astronomia erano alcune materie consigliate, ma Franklin considerava chiaramente la Storia come la regina di tutte le discipline. La sua visione di questa materia era molto ampia, comprendendo geografia, religione, natura, commercio e altro ancora. Aveva capito che la Storia ha da insegnarci molto di più che date e nomi. Scriveva: «In effetti, la propensione naturale generale per la lettura di buona Storia deve essere quella di fissare nella mente dei giovani profonde impressioni della bellezza e dell’utilità di ogni tipo di virtù, dello spirito pubblico, della forza d’animo».

Questo per i giovani è un consiglio solido come una roccia: seguite qualche corso di Storia e immergetevi nel passato, e ne trarrete beneficio sia come cittadini che come studenti della natura umana.

IL MONDO È LA VOSTRA AULA

Le Proposte di Franklin sono precorritrici del metodo educativo Montessori, dal momento che sosteneva la necessità di integrare le attività extrascolastiche con lo studio dei libri, e che egli stesso praticava da sempre l’apprendimento attraverso l’azione. Ad esempio, durante l’adolescenza, dopo aver scoperto The Spectator – una rivista britannica che pubblicava alcuni dei migliori scritti dell’epoca – trasformò i saggi che vi trovava in una sorta di laboratorio di scrittura. Analizzava paragrafi e frasi per scoprirne il fascino, poi cercava di ricreare lo stesso effetto nella sua prosa. Applicò questo stesso metodo alla stampa, alle sue invenzioni e allo studio dell’elettricità e delle correnti oceaniche. E lo adottò ugualmente nel rivolgersi agli studenti: nelle Proposte raccomandava di scrivere lettere, redigere riassunti delle letture con parole proprie e di «raccontare o scrivere storie lette di recente, con espressioni proprie». Agli studenti di Storia naturale consigliava di «imparare e praticare un po’ di giardinaggio, coltivazione, innesto e altre cure», e di visitare le migliori fattorie della zona. Gli studenti di Meccanica dovevano esaminare le immagini delle macchine, che poi dovevano copiare.

Ogni studente può fare lo stesso. Se ad esempio state studiando la guerra civile, potreste visitare i luoghi di una battaglia o guardare uno dei tanti documentari disponibili online. Se volete migliorare la vostra scrittura e affinare il vostro talento potreste tenere un diario, scrivere i messaggi in modo corretto e studiare lo stile dei grandi scrittori.

Nel paragrafo conclusivo di Proposte, Franklin riassume lo scopo finale dell’istruzione: «L’idea di che cosa sia “vero merito” dovrebbe essere spesso presentata ai giovani, spiegata, per imprimerla nelle loro menti, come qualcosa che consiste in un’inclinazione unita alla capacità di servire l’umanità, il proprio Paese, gli amici e la famiglia; tale capacità (con la benedizione di Dio) può essere acquisita o notevolmente accresciuta dal vero apprendimento e dovrebbe essere il grande obiettivo e il fine di tutto l’apprendimento».

Ecco l’essenza delle Proposte di Franklin per gli studenti di oggi: se non avete un’idea chiara di dove state andando, non arriverete da nessuna parte. Se invece avete ben chiaro l’obiettivo e lo scopo dell’apprendimento, è probabile che eccellerete nei vostri studi – e nella vita.

A Franklin viene spesso attribuito il seguente adagio: «Se un uomo svuota il proprio borsellino nella propria testa, nessuno potrà portarglielo via. Un investimento nella conoscenza paga sempre i migliori interessi». Istruendovi, accumulate dividendi per tutta la vita.