Grossi: l’Iran potrebbe riprendere la produzione di uranio arricchito in pochi mesi

di Redazione ETI/Reuters
29 Giugno 2025 14:31 Aggiornato: 29 Giugno 2025 14:39

L’Iran potrebbe riprendere la produzione di uranio arricchito nel giro di pochi mesi. Lo ha dichiarato domenica Rafael Grossi, direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica. «Le capacità tecnologiche dell’Iran sono intatte», ha spiegato Grossi in un’intervista concessa a Cbs News. «Nel giro di pochi mesi, o forse anche meno, potrebbero attivare diverse cascate di centrifughe per produrre uranio arricchito». Commentando l’esito degli attacchi, Grossi ha aggiunto: «A essere sinceri, non si può affermare che tutto sia stato distrutto e che non rimanga nulla», secondo quanto riportato da Reuters.

Grossi ha sottolineato che gli attacchi ai siti di Fordow, Natanz e Isfahan hanno significativamente rallentato la capacità dell’Iran di convertire e arricchire l’uranio, ma la perdita di esperti o infrastrutture può rallentare il programma, non cancellare dei risultati già raggiunti. Il know-how rimane insomma: «L’Iran è un Paese estremamente avanzato in termini di tecnologia nucleare – ha dichiarato Grossi – non si può disfare ciò che è stato appreso né eliminare le competenze acquisite». Interrogato su notizie secondo cui l’Iran avrebbe trasferito le sue riserve di uranio altamente arricchito prima degli attacchi statunitensi, Grossi ha chiarito che non è ancora chiaro dove si trovi quel materiale: «Parte di esso potrebbe essere stata distrutta durante l’attacco, ma una parte potrebbe essere stata spostata altrove».

Il presidente degli Stati Uniti ha dichiarato venerdì che non esclude nuovi bombardamenti qualora Teheran riprendesse l’arricchimento dell’uranio.


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