Video: Reuters
Lunedì 15 settembre, mentre le operazioni militari israeliane continuavano, i palestinesi sfollati si sono diretti verso sud, nella Striscia di Gaza.
Alcuni a piedi e altri in auto, le persone hanno trasportato i propri averi mentre attraversavano la zona costiera di Gaza centrale dalla città di Gaza.
Israele ha distrutto una ventina di edifici nella città di Gaza, uccidendo almeno 16 palestinesi, secondo quanto riferito lunedì dalle autorità sanitarie locali, mentre il ministro Marco Rubio discuteva della guerra con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a Gerusalemme.
La visita di Rubio ha coinciso con un vertice di emergenza in Qatar degli Stati arabi e islamici, alcuni dei quali stretti alleati degli Stati Uniti, convocato in risposta all’attacco israeliano della scorsa settimana contro i leader di Hamas che risiedono nello Stato del Golfo.
Testimoni oculari hanno riferito che gli attacchi aerei e di terra hanno colpito diverse zone, seminando il panico e spingendo migliaia di persone a fuggire dagli accampamenti allestiti nelle strade e nelle aree aperte.
Israele afferma che l’offensiva per prendere il controllo della città di Gaza fa parte di un piano per sconfiggere definitivamente Hamas e che ha avvertito i civili di dirigersi a sud verso una zona umanitaria designata.
Tuttavia, l’Onu e numerosi Paesi sostengono che questa ‘tattica’ equivalga a uno sfollamento di massa forzato e che le condizioni nella zona umanitaria siano disastrose, con scorte alimentari insufficienti.
Secondo le autorità locali, la campagna di Israele contro Hamas, durata quasi due anni, ha causato la morte di oltre 64.000 persone a Gaza. Essa è stata provocata dall’attacco del gruppo militante contro Israele nell’ottobre 2023, in cui, secondo i dati israeliani, sono state uccise 1.200 persone e altre 251 sono state prese in ostaggio.