«I fattori demografici influenzano i saldi di finanza pubblica e il debito pubblico». Lo ha detto Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia e delle Finanze, durante l’audizione davanti alla Commissione parlamentare sugli effetti economici e sociali della transizione demografica. Giorgetti ha spiegato che secondo i dati dell’Unione europea «per effetto delle sfide demografiche il contributo alla crescita dalla forza lavoro sarà negativo dal 2030», aggiungendo che la denatalità «costituisce una delle principali problematiche strutturali del nostro Paese, come di tanti altri Paesi, con implicazioni di lungo periodo per la sostenibilità finanziaria».
Giorgetti ha evidenziato poi come la programmazione economica nazionale debba ora includere la variabile demografica: «Anche per questo abbiamo scelto di includere la variabile demografica nella programmazione economica nazionale: perché ciò che non si misura, spesso non si governa». Il ministro ha tuttavia avvertito che «non possiamo illuderci che bastino pochi anni per cambiare una tendenza alimentata da decenni», sottolineando la necessità di un approccio pragmatico e di lungo periodo.
