Il presidente della Petroleum Association of Japan, Shunichi Kito, ha invitato i raffinatori giapponesi a diversificare le fonti di approvvigionamento, ricordando che il 95 per cento del greggio importato dal Paese proviene dal Medio Oriente. Durante una conferenza stampa tenuta oggi, Kito ha però avvertito che il petrolio canadese, per le sue caratteristiche pesanti, sarebbe difficile da trattare nelle raffinerie del Paese asiatico. La provincia canadese di Alberta sta valutando investimenti nel settore della raffinazione in Giappone, per ridurre la dipendenza dagli Stati Uniti. L’ipotesi è la creazione di una joint venture per finanziare la costruzione di un’unità di coking che consenta di processare il greggio pesante estratto dalle sabbie bituminose dell’Alberta. Kito, che è anche presidente di Idemitsu Kosan, ha definito improbabile la probabilità di investimenti in nuove infrastrutture in un contesto di calo annuo della domanda interna di circa il 2 per cento, sottolineando che eventuali decisioni spettano comunque alle singole aziende.

Bandiere nazionali giapponesi, Tokyo, Giappone, 22 febbraio 2016. Foto: REUTERS/Toru Hanai/File Photo
Giappone: grandi raffinatori cauti sull’ipotesi di importare greggio canadese
18 Settembre 2025 16:25 Aggiornato: 18 Settembre 2025 16:25