L’istituzione di un fondo unico nel prossimo bilancio dell’Ue «è più che un’ipotesi, diciamo è una certezza. Un cambiamento che ci vede profondamente contrari perché politiche cruciali come quella di coesione, quella agricola e il fondo sociale europeo hanno bisogno di risorse dedicate per rispondere alle sfide che abbiamo di fronte». Lo dichiarano in una nota gli eurodeputati del Partito democratico (Pd) Stefano Bonaccini, Camilla Laureti, Dario Nardella, commentando la risposta fornita dalla Commissione europea all’interrogazione da loro presentata sul bilancio della Politica agricola comune (Pac) e sul quadro finanziario pluriennale 2028-2034.
«Un fondo e un programma unico nazionale rischiano di creare una sperequazione di finanziamenti fra i diversi ambiti, danneggiando settori che sono invece strategici», aggiungono gli eurodeputati Pd. Nell’interrogazione si chiedeva un chiarimento sul “piano per ciascun Paese”, facendo riferimento a un unico fondo gestito a livello nazionale, che la Commissione Ue cita nella comunicazione. «Nella sua risposta, la Commissione Ue conferma che si prevede un piano per ciascun Paese con le riforme e gli investimenti chiave, incentrato sulle priorità comuni dell’Ue», prosegue la nota. «La Commissione Ue sta intraprendendo una strada sbagliata che sarà oggetto di una valutazione politica di fondo quando, il 16 luglio, l’esecutivo Ue presenterà la proposta sulla nuova Pac post 2027, insieme a quella sul prossimo bilancio pluriennale», concludono.
