Eric Trump, vicepresidente esecutivo della Trump Organization e figlio del presidente Donald Trump, ha affermato che una recente visita a uno stabilimento Ford ha rafforzato la sua convinzione nella capacità produttiva degli Stati Uniti. In una recente intervista, ha descritto la catena di montaggio degli F-150 — il pickup più venduto in America da oltre 40 anni — che produce un veicolo ogni 57 secondi. «L’unica cosa che ho pensato è che l’America può farlo meglio della Cina, dell’Asia, di chiunque altro», detto il figlio del presidente. Secondo Eric Trump, nonostante la Cina abbia un’economia e una popolazione grandi, la produttività statunitense resta superiore. Eric Trump ha riconosciuto, tuttavia, che decenni di delocalizzazione hanno indebolito l’industria americana (come quella europea), facendo perdere non solo fabbriche ma anche competenze e conoscenze che un tempo sostenevano il primato manifatturiero degli Stati Uniti.
Eric Trump ha spiegato che la sua fiducia nella manifattura americana deriva da esperienze personali. Ha raccontato di aver lavorato nei cantieri fin da bambino, guadagnando il salario minimo accanto a muratori ed elettricisti. «Ho passato un’intera estate a tagliare tondini con la torcia acetilenica. So usare qualsiasi scavatore. Ogni estate della mia vita l’ho trascorsa così e i calli sulle mie mani lo dimostrano». Quegli anni, ha aggiunto, hanno plasmato i suoi valori e la sua visione della forza lavoro americana. Ha ricordato che il padre lo spingeva a lavorare fin da giovane per comprendere davvero il settore dell’edilizia. La moglie Lara, racconta, ha paura quando lo vede riparare le prese elettriche in casa, ma per Eric Trump «è importante educare i giovani così»: le nuove generazioni, osserva, sono prive di competenze pratiche: «Non sanno nemmeno appendere un quadro al muro. È imbarazzante».
Trump ha collegato queste riflessioni alla critica verso le politiche che hanno spostato la produzione all’estero. Dall’ingresso della Cina nell’Organizzazione mondiale del commercio, quasi 25 anni fa, l’industria manifatturiera americana ha subito cambiamenti drastici. Sono state colpite duramente le piccole città del Midwest e della Rust Belt che dipendevano dalle fabbriche locali. Ha ricordato i comizi tenuti in fabbriche dismesse, circondate da recinzioni, senza luci, che un tempo erano il cuore dell’industria americana, con acciaierie e fonderie straordinarie, ora ridotte a edifici di mattoni senza vita, commentando: «non è accettabile». Eccessi normativi e tasse elevate, ha detto Trump Jr., hanno penalizzato le imprese statunitensi per anni, ma ora è necessario riportare la manifattura negli Stati Uniti.
La Casa Bianca sta puntando su tagli fiscali, riduzione della burocrazia, dazi e attrazione di investimenti nazionali ed esteri per rilanciare la produzione interna. Resta però il problema della mancanza di manodopera qualificata. Eric Trump ha evidenziato la necessità di un cambio culturale nel modo in cui i giovani percepiscono i lavori manuali rispetto all’università: «Molti inseguono lauree prestigiose, ma ci sono lavori che rendono centinaia di migliaia di dollari l’anno, carriere straordinarie spesso ignorate». Uno studio Deloitte del 2024 stima che entro il 2033 si apriranno 3,8 milioni di nuovi posti nel settore manifatturiero, ma solo la metà sarà coperta per mancanza di competenze adeguate, in particolare nei campi della robotica, dell’intelligenza artificiale e della stampa 3D. La scorsa primavera, Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo per modernizzare i programmi di formazione al lavoro. «Decenni di leadership politica fallimentare hanno imposto un approccio unico, promuovendo l’università per tutti», ha dichiarato la Casa Bianca, osservando che solo metà dei laureati trova impieghi che richiedono effettivamente una laurea.
Oltre al ritorno alla produzione industriale, le aziende che investono nell’economia americana stanno sviluppando programmi di formazione tecnica, soprattutto nei settori ad alta tecnologia. «Dobbiamo essere in grado di costruire, produrre, creare», ha affermato Eric Trump.