L’Eni ha appena siglato un accordo per l’acquisto di gas naturale liquefatto dagli Stati Uniti, secondo quanto annunciato in una nota del 16 luglio: «Eni acquisterà 2 milioni di tonnellate annue di Gnl per un periodo di 20 anni, con le forniture che inizieranno entro la fine del decennio». Il gas sarà fornito dalla prima fase del terminale Gnl CP2 di Venture Global, con sede in Virginia. «L’impianto, situato nella parrocchia di Cameron, in Louisiana, è attualmente in fase di sviluppo e avrà una capacità di produzione massima di 28 milioni di tonnellate annue», ha precisato Eni.
L’accordo rappresenta «un passo significativo nella strategia di Eni per ampliare e diversificare la propria presenza globale nel settore del Gnl». Si tratta del primo contratto a lungo termine per la fornitura di Gnl dagli Stati Uniti per l’azienda italiana. Secondo un comunicato di Venture Global del 16 luglio, il progetto CP2 Gnl è il terzo dell’azienda, e la prima fase ha già generato vendite per circa 13,5 milioni di tonnellate annue di Gnl.
«L’Italia è un alleato e partner commerciale fondamentale per gli Stati Uniti, e siamo grati per la fiducia che Eni, nostro nuovo cliente, ha riposto in noi», ha dichiarato Mike Sabel, amministratore delegato di Venture Global. Recentemente, Venture Global ha anche siglato un accordo con Securing Energy for Europe GmbH (Sefe), società con sede in Germania; l’intesa prevede una modifica a un contratto di compravendita firmato nel 2023, con Venture che fornirà un ulteriore 0,75 milioni di tonnellate annue di Gnl dal terminale CP2 alla controllata di Sefe.
A metà aprile, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, aveva dichiarato che l’Unione Europea dovrebbe acquistare gas statunitense per miliardi di dollari per riequilibrare la bilancia commerciale tra le due aree. Secondo un aggiornamento del Consiglio europeo del 12 giugno, nel 2024 l’Ue ha registrato un surplus commerciale di 50 miliardi di euro nei confronti degli Stati Uniti, considerando sia beni che servizi. Per i soli beni, il surplus europeo ammonta a 198 miliardi di euro.
Questi accordi per la vendita di Gnl si inseriscono nel contesto degli estenuanti negoziati commerciali tra gli Stati Uniti e l’Unione Europea. Trattative che, ha dichiarato proprio ieri il Donald Trump, potrebbero però sbloccarsi a breve. E il nuovo contratto siglato dall’Eni potrebbe essere un segno.